6 - 𝐵𝑙𝑜𝑜𝑑𝑠𝑡𝑟𝑒𝑎𝑚

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{Cara, vecchia biblioteca...}

^^

Entrammo nella Biblioteca cercando di fare il meno rumore possibile. Avevamo deciso di tenere soltanto una bacchetta illuminata, la sua, per non attirare troppo l'attenzione di Gazza e del suo gatto malefico. Camminavo al suo fianco cercando di non pensare a quello che mi aveva detto Malfoy, e a come avessi voluto baciarlo, perché non sapevo come sentirmi a riguardo.

Il fatto che non scatenasse in me disgusto al solo pensiero già di per sé mi preoccupava, e credevo che non guardarlo avrebbe evitato l'imbarazzo che stava sorgendo. E questo solo da parte mia, perché lui era tranquillissimo, camminava lentamente con le mani in tasca. I suoi lineamenti erano imperscrutabili, stentorei, immobili.

Forse per lui era una cosa normale andare in giro a dire alle ragazze che erano affascinanti, ma per me non lo era sentirselo comunicare, tantomeno da un essere biondo platinato chiamato Malfoy.

"Vieni," mi fece cenno di seguirlo verso la Sezione Proibita. Gli trotterellai al fianco per non rimanere al buio in quel posto, e allungando la gamba chilometrica scavalcò il cordone che separava tale reparto dalla Biblioteca il cui accesso era consentito. Io feci lo stesso, con un po' più di difficoltà che gli fece comparire sul volto lo spettro di un sorriso.

Ci avvicinammo con cautela ai libri, famosi per contenere nozioni di Magia Oscura. Malfoy lesse velocemente i titoli davanti ai suoi occhi, troppo in alto per me. "Dobbiamo vedere tra le Pozioni," sussurrò, e lo seguii dietro uno scaffale alto che, dovevo ammettere, ero anche contenta di avere di fronte perché ci avrebbe nascosto da eventuali occhi curiosi. O da Gazza.

"Non hai niente per coprirti quei capelli? Sembrano fuoco," disse con una smorfia, e io incrociai le braccia al petto stizzita.

"Senti chi parla—il palo della luce."

"Touché," ridacchiò, sfiorando con la punta delle dita il dorso di un libro, "la prossima volta che usciamo ricordiamoci delle felpe con i cappucci."

La prossima volta che usciamo.

Cinque parole che furono capaci di farmi iniziare a battere il cuore così forte che pensai potesse uscire dalla gabbia toracica. Mi ci portai una mano sopra, d'istinto—dannazione, non l'avevo mai sentito battere così forte—e deglutii.

Malfoy mi guardò, alzando un sopracciglio come al solito, ma non commentò, ritornando a cercare i libri. Sicuramente era abituato alle mie stranezze, e non si chiedeva neanche più il motivo per cui facevo ciò che facevo.

"Pensi che la Piuma di Jobberknoll abbia un qualche effetto oltre quello nelle pozioni di memoria?" chiesi, mettendomi anch'io all'opera una volta ristabilizzato il cuore impazzito.

Annuì. "Magari un effetto annullato da un qualche ingrediente, come vale per la valeriana e l'aconito. Un qualcosa di particolare, che forse si vuole tenere nascosto."

"E pensi che un nostro compagno possa essere così bravo da fare una pozione con un ingrediente simile? Inizia a diventare strano, e davvero complicato," gli feci notare.

Lui sospirò e prese cinque libri dallo scaffale, porgendomene due. "Prima troviamo la pozione che ha utilizzato e meglio è. Una volta che sappiamo tutti gli ingredienti poi possiamo andare da Lumacorno e farci dare un antidoto."

"È un piano terribile," mi lamentai abbattuta. Non avremmo mai trovato niente che sarebbe stato utile e io avrei sempre vissuto nella paura di avere le visioni.

"Weasley," disse con delicatezza prendendo il peso dei libri su una mano e mettendomi l'altra sulla spalla. "So che adesso abbiamo quasi nulla su cui cercare, e può essere scoraggiante, ma sono sicuro che troveremo qualcosa e prenderemo quel bastardo che—"

Give Me Love // Scorose Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora