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<che schifo>
<che ne facciamo di questo corpo adesso?>
<mandiamolo di sotto e poi diciamo alla famiglia ciò che è successo>
<ci denunceranno, non possiamo permettercelo>
<e chi ti dice che diremo che è colpa nostra? Diremo che in uno scatto di pazzia ha preso una grande quantità di psicofarmaci e che è andata in shock anafilattico>

<e di quei due che ne facciamo?>
<mandali da Kim, non voglio sentire ne vedere più questi due poppanti>
Misero un lenzuolo sul corpo privo di vita della povera ragazza per poi portarla fuori, chiudendo dietro di loro la porta di ferro che divideva quella stanza dal resto della struttura

<L-la mamma è-è... Morta>

Una settimana prima...

<Alzati>disse uno degli infermieri, calciando la povera Minseo addormentata
<ti vuoi alzare?>continuò senza però ricevere una risposta
<ci penso io>disse il collega buttando a terra il corpo della ragazza iniziando a colpirla col suo manganello
<Quando ti diciamo che ti devi alzare tu lo fai chiaro puttana?>lo stesso che l'aveva colpita con quel manganello le strinse forte la mandibola, in modo che lei la guardasse
<e rispondi quando ti parlo>disse buttandola a terra

<su, caricala sulla barella, così la portiamo in sala. Ci stanno aspettando>disse
<perché io, fallo tu>disse l'altro
<io non mi avvicino a quell'essere, tu l'hai picchiata>si giustificò l'altro
<la prendiamo insieme, tu prendila per i polsi io la prendo per le caviglie>disse il collega e così fecero gettando con una delicatezza inesistente sul lettino
<dopo mi lavo con tre litri di alcool, che schifo>commentò uno mentre trascinarono via la ragazza, chiudendo la porta della stanza

Attraversarono i corridoio fino ad arrivare alla fatidica stanza
L'ultima che avrebbe visto purtroppo Minseo
<ecco qui la paziente della stanza 422>comunicò uno dei due
<mettetela su questo letto>disse il chirurgo
<al mio tre... Uno, due e tre>posarono con poca delicatezza il corpo della ragazza sul lettino per poi portare via la barella
<siamo pronti?>chiese il chirurgo e tutti i suoi colleghi annuirono

<bene, allora iniziamo questa operazione>disse sistemandosi meglio i guanti
Ma chi poteva garantire la salvezza dei propri pazienti?
Nessuno.. Esattamente

Agivano alla ceca, se andava bene tiravano un sospiro di sollievo
Se andava male.. Per loro era solo una bocca in meno da sfamare
Quando poi dovevano comunicarlo ai famigliari inventano sempre una storiella affermando che fosse colpa dei loro pazienti, che loro avevano fatto di tutto per fermarli, rischiando le loro stesse vite pur di fermarli

Non veniva nemmeno fatto vedere il corpo
Era morta
E finiva li la storia
Che cosa accadeva al corpo... Nessuno lo sapeva

Nel frattempo nella stanza dove i due bambini giacevano sul lettino Jungkook si era svegliato a causa di un incubo che aveva pervaso il suo delicato sonno
Si stava guardando intorno in cerca della sua mamma che però non era presente

Spalancò i suoi occhioni quando vide una macchia di sangue sul pavimento

<Tata>richiamò l'altro, scuotendolo dal suo lungo sonno
<Mmh.. Kookie che succede? >chiese assonnato Taehyung, portando una sua manina sul suo occhio
<la mamma>disse Jungkook sedendosi sul materasso, indicando poi lo spazio vuoto accanto a loro, dove la sera prima alloggiava la madre

Taehyung spalancò gli occhi non vedendo la figura di Minseo nella stanza
<dov'è mamma?>chiese Jungkook sul punto di piangere
Subito Taehyung, vedendolo in quello stato, lo strinse a se
<shh, kookie non piangere.. La mamma sarà andata da qualche parte, ma sono sicuro che tornerà presto>disse Taehyung cercando di calmare il più piccolo, il quale era stato trovolto dai singhiozzi e dalle lacrime al solo pensiero che la sua mamma lo avesse lasciato lì

<io la voglio ora>pianse Jungkook
Taehyung lo strinse maggiormente a se, lasciando un piccolo bacetto sulla sua fronte
<stai tranquillo kookie, la mamma starà facendo una visita, tra poco tornerà>continuò a ripetergli Taehyung
Ma non sapeva cosa realmente stesse facendo la donna, ne dove ne con chi

La porta venne aperta e tutti e due posarono i loro occhietti su di essa, nella vaga speranza che fosse la loro mamma... Invece era Jin, che era stato mandato da loro per continuare i suoi "esperimenti"

<hey bambin-che succede? Perché stai piangendo Kookie?>chiese preoccupato Jin

Voleva loro bene come se fossero i suoi figli
Cercava di garantire loro la sopravvivenza in un luogo in cui essa era fondamentalmente
<voglio mamma>disse Kookie in lacrime
<la mamma tornerà presto tesoro, te lo prometto>disse Jin mentre accarezzava i suoi capelli corvini
<Jin hyung, sai dove hanno portato la mamma?>chiese innocentemente Taehyung
<non saprei, non l'avete vista stamattina?>chiese lui ma loro negarono con le loro teste
<c'è solo quella macchia>spiegò poi Taehyung indicando la grossa macchia presente sul pavimento

Jin la guardò e spalancò gli occhi

Deve esserci stata un'aggressione nei confronti di Minseo.. Ma per quale motivo?

Jin li prese in braccio e li fece poggiare sulle sue gambe
<come mai siete svegli così presto comunque?>chiese poi, cercando di evitare quell'argomento tanto doloroso per i due bambini

<a me mi ha svegliato Kookie>disse Taehyung
Jin sorrise per il tenero errore grammaticale
<Taehyung, ricordati di non dire "a me mi" puoi dire "mi ha svegliato kookie">lo corresse Jin
<mi ha svegliato kookie>ripeté Taehyung
<kookie come mai eri sveglio?>chiese poi Jin concentrandosi sull'altro bambino

Iniziò a giocherellare con le sue ditina, imbarazzato e impaurito nel raccontare cosa lo avesse spaventato così tanto
<jungkookie non ti devi preoccupare di nulla, non ti giudicheremo, vero Taehyung?>Jin si rivolse al più grande dei due che annuì vigorosamente
<li sistemo io quelli che ti fanno piangere>disse Taehyung facendo scontrare il suo pugno con il palmo della sua mano

<su kookie, che è successo?>chiese Jin
Il piccolo tirò su col naso, mentre tenne la testa bassa, non spiccicando parola
<mi vergogno>sussurrò lui
<non ti devi vergognare di nulla tesoro, noi siamo qui, non lo diremo a nessuno>lo rassicurò Jin
<ho-ho sognato che la mamma e-e Tata se ne andavano via senza di me.. Mi hanno lasciato qui>spiegò Jungkook il suo più grande timore

<Kookie ma io e la mamma non ti lasciamo nemneno se ci dicono che possiamo uscire da qui>disse Taehyung  prendendo il viso del più piccolo

<davvero?>chiese con una vocina fragile jungkook
<certo, non ti lascerò mai>disse Taehyung stringendo a se Jungkook, riempendo il suo volto di piccoli baci

Jin sorrise a quella scena così tenera
Poi un'ipotesi spuntò nella sua mente

<Bambini io torno subito, voi state qui e fate un silenzio assoluto. Fate finta di dormire okay?>chiese loro

I due annuirono e si stessero sul lettino, stretti l'uno all'altro

Li coprì con una coperta e diede loro dei baci sulla fronte per poi uscire di corsa dalla sala, chiudendo la pirta di ferro dietro di se

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