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Ogni giorno Jin andava sempre a trovare i due bambini e a controllare come stesse Minseo

La stavano imbottigliando di medicinali, in aggiunta alle scosse eletriche e alle docce fredde, stava dando i primi segnali di decadimento

Era sfinita, sia psicologicamente che fisicamente
L'unica ragione per cui rimaneva ancora in vita era per garantire ai suoi figli la possibilità di avere una mamma
Di poter imparare da lei
Di potersi divertire e sentirsi amati

<uno, due, sei, quattro... Dieci. Tataa?>in quel momento i due bambini stavano giocando a nascondino nella stanza e stava a Jungkook cercare

Disse numeri a caso, non sapendo effettivamente contare per poi guardarsi intorno

Non che la stanza fosse grande
Era costituita da due letti, con due materassi malandati e poi i muri grigi e sporchi, con infine una porta in metallo con una minima fessura dove si poteva vedere cosa accadeva sia fuori che dentro la stanza

Ma a loro bastava un po' di immaginazione per poter rendere quel posto un mondo da scoprire e da sfruttare a pieno

<Ecco tata>disse Jungkook trovando Taehyung sotto il letto
<bravo Kookie, ora nasconditi tu e io vado a contare>si complimentò Taehyung dando un bacio sulla guancia del piccolo
<Kookie nasconde>disse il piccolo

Taehyung si girò col volto verso il muro e iniziò a contare mente Jungkook si guardò intorno a se per poi sedersi di fianco al letto dove giaceva Minseo e si mise le manine sulla testa

<Adesso arrivo kookie>disse Taehyung iniziando a cercarlo, anche se lo aveva già visto
<ma dove sta kookie? Non lo riesco a trovare>finse Taehyung guardando sotto il letto

<kookie qui Tata>disse jungkook abbracciandolo
<dove eri? Ti cerco da tanto tempo>finse Taehyung mentre jungkook rise
<io nascosto>disse Jungkook
<bravo jungkook>si complimentò Taehyung dandogli un bacetto sulla fronte
<Kook vuole bene a tata>disse jungkook indicando prima se stesso e poi Taehyung

<anche io ti voglio tanto tanto bene kookie>disse per poi abbracciarlo
Minseo li guardò in silenzio e sorrise

Era sicura che sarebbero stati sempre insieme di fronte ogni difficoltà
Ne era certa

Quattro anni dopo...

<su,alzati>disse un infermiere buttando a terra Minseo, oramai priva di forze

Era arrivata allo stremo, soffriva di deliri, di scatti d'ira
Stava impazzendo
<con loro due che facciamo?>chiese il collega
<mandiamoli da Kim, lui saprà come accudirli>disse l'altro ridacchiando

Seokjin era conosciuto anche come il mietitore
Si diceva che lui torturasse i bambini per usarli per testare i vari farmaci
Ma purtroppo per loro Jin non era cosi
Erano pochi i bambini presenti nel loro manicomio, dato che molti erano morti per la fame, o per malattie causate dal cibo o dalle scosse elettriche o infine a causa della lobotomia* che veniva loro applicata, pensando che avessero ereditato la malattia dai genitori

<forza marmocchi, oggi vi divertirete un po'>disse uno prendendoli per un braccio per poi trascinarli con se
Taehyung continuava a dimenarsi, mentre Jungkook rimaneva in silenzio e si lasciava trasportare come un sacco di patate sul pavimento sudicio

Una volta arrivati davanti all'ufficio, l'infermiere aprì la porta e li scaraventò all'interno
<ecco a te, divertiti Kim>disse sbattendo la porta dietro di se
<Vai a quel paese>sussurrò Taehyung rivolgendosi all'uomo che li aveva portati fin li
<stai bene kookie?>chiese poi rivolgendo l'attenzione al più piccolo
<si, sto bene, solo mi ha fatto male al braccio>disse Jungkook mostrando il suo braccino sul quale era presente il segno della mano dell'uomo sulla sua pelle bianca

<ci penso io a quello>disse Taehyung alzandosi ma Jungkook lo fermò e lo tirò per la maglia
<lascia stare>disse Jungkook guardandolo con i suoi occhioni
Taehyung annuì e poi si girarono verso Jin che era rimasto in disparte a guardarli

<vi hanno fatto tanto male?>chiese avvicinandosi a loro
Jungkook subito si fiondò su di lui e lo abbracciò forte
Lo faceva quando era spaventato
<che c'è Jungkook? Perché tremi così? >chiese jin preoccupato

Anche Taehyung si avvicinò e guardò l'altro
<cosa fanno a mamma?>chiese lui guardando Jin con i suoi occhi lucidi
<non lo so jungkook>sospirò Jin
Voleva tenerli all'oscuro di ciò che facevano agli adulti, già era difficile vivere in un posto del genere, dove le persone venivano trattati come scarti della società, non tenendo conto che fossero anche loro figli di qualcuno, che avessero dei sentimenti e non fossero solo qualcuno che andava allontanato

<su, ora sedetevi lì. Avete mangiato?>chiese Jin preoccupato per la loro salute
<no>rispose Taehyung mentre accarezzava i capelli di Jungkook
Jin prese una barretta di cioccolato e spezzò quattro strisce
Ne diede due a Taehyung e due a Jungkook

<che cos'è?>chiese Taehyung non avendo mai visto una cosa del genere
<si chiama cioccolato, è una cosa dolce. Provatela>disse lui incoraggiando i due bambini

Ne diedero un morso e la masticarono per un po' per poi ingoiare
<è buona>disse Jungkook continuando a sgranocchiarla
Taehyung spezzò un quadratino per poi dare il resto a Jungkook

Lui lo guardò confuso, con le guance gonfie a causa della quantità di cioccolato presente al suo interno
<prendila, a me non va>disse Taehyung
Jungkook portò il suo sguardo fra quel pezzetto di cioccolata e Taehyung

<sul serio kook, prendila>insistette Taehyung
Jungkook la prese e poi la spezzò a metà
<mangia>sembrò quasi un obbligo il suo mentre porgeva la barretta di cioccolata al più grande
<Jungkook sul serio io n-ghf>Jungkook non gli lasciò finire il discorso che mise di forza la barretta di cioccolata dentro la sua bocca per poi portare l'altra metà fra i suoi dentini

In sottofondo jin rise per quell'adorabile scena che gli si presentò davanti agli occhi per poi concentrarsi sulle due fiale che stava preparando

Quando si girò verso di loro subito Taehyung scattò in piedi e si mise davanti a Jungkook, come aveva sempre fatto per proteggerlo

<che vuoi fare con quelle cose?>

Angolo autrice

Lobotomia*=operazione chirurgica a livello del cervello,nel quale consisteva nell'esportazione di una parte di questo. Era una delle pratiche attuate nei manicomi pensando che togliendo una parte del cervello il problema si potesse risolvere. Quello che ottenevano era uno stato vegetativo del paziente, il quale non reagiva agli stimoli esterni.
Stesso risultato si poteva ottenere in conseguenza ad un'alta scossa elettrica

Madhouse Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora