<cosa che dovrete assolutamente evitare è dare al paziente più farmaci contemporaneamente in quanto essi potrebbero anche essere letali. Le varie sostanze chimiche con cui essi sono composti posso...>
Ed eccoci di nuovo in questa lezione così noiosa sull'importanza di non mischiare i farmaci e tante piccolezze che già sapevoPer fortuna a graziare le mie orecchie ci pensò il suono della campana che segnò la fine di questa tortura
<anche oggi il tempo è volato. Prima che voi scappiate volevo avvertirvi che alla fine del mese dovrete presentare un progetto ben elaborato su le ultime cose spiegate a lezione e questo progetto verrà fatto a coppie, potrete trovare la lista nell'email che vi ho inviato qualche sera fa. Per qualunque problema contattatemi subito. Buona serata>ci congedò e finalmente potemmo tornare ai nostri alloggi<Mio dio non finiva più di parlare>commentò Jean, il mio compagno di corso nonché amico
<dai, per fortuna oggi ha finito prima rispetto al solito>dissi io
<chi avrebbe potuto durarlo fino alle nove di sera, lui ci sarebbe arrivato tranquillamente a quell'ora solo per parlare della gravissima pericolosità dei farmaci>disse lui ed io ridacchiai quando però una ragazza non catturò la mia attenzioneEra seduta sotto ad un albero, le ginocchia vicino al petto, strette fra le sue braccia e il volto basso
<hey, chi è quella ragazza?>chiesi al mio amico
<Mh? Ah ti riferisci a lei. Si chiama Kim Minseo, è una tipa strana, non mi avvicinerei sei fossi in te>mi disse, eppure il mio sguardo era fisso su quella fragile ragazzaFragile e impaurita
<Jin io vado, mi aspetta la prossima lezione. Ci si becca>mi salutò lui
<eh? Ah, si ciao jean>lo salutai distrattamente per poi avvicinarmi a passi lenti verso Minseo
<hey>la salutai e la vidi sussultare leggermente, aumentando forte la stretta sulle sue gambe
<i-io mi chiamo Kim seokjin, sono un alunno del corso di medicina generale. Tu invece?>chiesi ma non ottenni risposta
Decisi perciò di sedermi accanto a lei nel silenzio più totale, guardandomi attorno
<perché?>sentì un sussurro liberarsi dalle sue labbra dal suono ovattato a causa della posizione assunta
<cosa?>chiesi confuso dalla sua domanda
<perché mi stai parlando? Nessuno vuole, tutti mi evitano pensando che io sia una pazza... E forse non hanno tutti i torti>finalmente sollevò il suo volto, poggiando il mento sulle sue ginocchia
<per me non sei pazza>dissi sistemandomi nella sua stessa posizione
<lo penserai presto>disse affranta e allo stesso sicura delle sue parole
<quindi mi stai dando una possibilità? >chiesi io e lei mi guardò con fare confuso
<cosa?>chiese infattiMi alzai dalla mia postazione e mi posi davanti a lei
<un mese, un mese che passeremo insieme e poi io ti dirò se penso che tu sia una pazza oppure una ragazza normale, allora? Ci stai?>chiesi porgendole una manoLei però non mi rispose
Si alzò e se ne andò, lasciandomi lì come uno stoccafisso
<VEDRAI CHE TI CONVINCERÒ>le urlai e lei mi rispose con un semplice movimento della mano, scomparendo via nei corridoi dell'istituto
Raccolsi il mio zaino e mi diressi all'interno dei dormitori maschili per poter riposare un po' e pensare a come avrei potuto avvicinarmi a quella ragazza con così poca autostimaIl giorno seguente...
Entrai dentro la mensa dell'istituto, come ogni mattina da quando ero qui e mi diressi a prendere un vassoio
Lo riempì con tutte le pietanze che desideravo e poi andai alla ricerca di un posto a sedereQuesta terminò quando i miei occhi videro la figura solitaria di Minseo che stava torturando un povero acino d'uva con la forchetta
Nessuno si sedeva di fianco a lei, tutti la evitavano oppure facevano finta di non vederla
Era triste, nessuno si meritava un trattamento del genere
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Madhouse
FanfictionTAEKOOK Due bambini nati e cresciuti nello stesso ospedale psichiatrico Abbandonati a loro stessi Nessuno li avrebbe aiutati se non l'amore che riservavano l'uno per l'altro