Spin-Off: Yoongi e Jimin

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Salve meraviglie
Vi rubo solo qualche secondo per dirvi che le vicende narrate in questo capitolo sono avvvenute prima del ricovero di Jimin al manicomio

Spero che questo Spin-Off possa piacervi

Buona lettura💜

<Oh Yoongi, caro, entra pure, Jimin ti sta aspettando nella sua stanza>mi accolse calorosamente la signora Park come tutti i giovedì pomeriggio, sempre nello stesso luogo, sempre alla stessa ora.

<la ringrazio signora, gentilissima e meravigliosa come sempre>mi complimentai solamente per togliermela di dosso il più velocemente possibile
<così mi lusinghi, a breve la nostra domestica vi porterà qualche cosa da sgranocchiare, purtroppo non possiamo trattenerci per molto in quanto il lavoro chiama>continuò facendo rotolare una ciocca di capelli nell'indice

<già.. Io raggiungo Jimin>dissi facendo un piccolo inchino prima di salire su quelle scale facendo morire quel sorriso che per troppo tempo aveva abitato nel mio volto

I suoi genitori erano quel tipo di genitori che accontentavano i figli per ogni loro capriccio pur di farli chetare e vederli crescere male, senza avere la capacità di risolvere i problemi da soli
Per fortuna jimin non era così, era stato accompagnato per molta della sua infanzia dai suoi nonni, dovendoli lasciare nella sua città natale a causa del lavoro dei suoi, pur di trasferirsi a Seoul

<è permesso?>bussai un paio di volte nella porta bianca della stanza di Jimin
Eppure, quando la porta venne aperta, davanti ai miei occhi non si presentò la figura possente del padre
Con lui non ci avevo mai scambiato più di qualche parola, era sempre impegnato a fare qualcosa o certe volte non si trovava nemmeno in casa

<salve signor Park>feci un piccolo inchino
<Yoongi. Entra pure, mio figlio ti sta aspettando>disse per poi allontarsi senza nemmeno darmi il tempo di rispondere.
Entrai dentro per poi chiudermi alle spalle la porta ma non potei fare nemmeno un passo perché subito la mia figura fu stretta da una forte presa e un profumo di rose inebriò le mie narici
<Finalmente sei arrivato>disse facendo sprofondare il suo volto nell'incavo del mio collo
<perdonami se ci ho messo tanto chim, ero impantanato nel traffico>dissi e lui sollevò il viso sorridendomi

Quel sorriso, non ce n'erano di più belli

<non fa nulla>mi disse lasciandomi un bacio sulla guancia
<come stai?>gli chiesi notando la stanchezza che dipingeva il suo volto
<l'ansia mi sta divorando ogni giorno. Pensa che hanno deciso di organizzare un matrimonio combinato con la figlia di un collega di mio padre non appena avrò compiuto diciotto anni, ma io non voglio... Non voglio che decidano chi devo amare>disse facendo scontrare la sua guancia contro il mio petto sentendo quella zona divenire pian piano umida

<non accadrà, farò in modo che questo non avvenga>dissi accarezzandogli i capelli
<e come Yoongi? come? Loro sono in grado di buttar giù una nazione intera se volessero>disse lui preoccupato
Avevano un grande potere i suoi, arrivando pure ad influenzare i grandi capi della politica
<non importa come farò, ma sta sicuro che ti salverò a costo di rischiare la mia stessa vita>dissi facendo scontrare le nostre fronti

Il nostro silenzio però fu interrotto dal leggero tocco alla porta, che ci portò a separarci immediatamente
<signorino jimin, le ho portato la merenda>la voce delicata della domestica si espanse per tutta la stanza
<A-ah si, lo può lasciare pure sulla scrivania, grazie>balbettò leggermente jimin mentre io appoggiavo la schiena al muro

<bene, se ha bisogno di me sono a pulire le altre stanze. Con permesso>fece un piccolo inchino per poi uscire fuori
<che spavento>sussurrò Jimin mentre io mi avvicinai a lui per poterlo abbracciare da dietro
<andiamocene>dissi e lo sentì sobbalzare contro il mio corpo
<C-cosa? Dove?>mi chiese piano
<ti voglio portare in un posto speciale>dissi facendolo voltare nella mia direzione notando così come i suoi occhi si fossero resi più lucidi

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