62

594 42 13
                                    

<deve fare molta attenzione alla gamba, cerchi di non caricare il peso su di essa o potrebbe causare la riapertura dei punti. Utilizzi le stampelle e miraccomando disinfetti e cambi le garze due volte al giorno>ci informò la dottoressa
<la ringraziamo infinitamente dottoressa>ci inchinammo e lei sorrise
<è il mio lavoro, venite il 3 per rimuovere i punti. Buona giornata>ci salutò, andandosene via
<pronto?>mi chiese
<non lo so.. E tu?>risposi sospirando
<bella domanda>ridacchiò esausto mentre mi aiutava a rimettermi in piedi. Una volta più vicino al suo corpo passai il mio indice sul suo petto
<ti fa ancora male?>chiesi piano

Non ci aveva nemmeno fatto più caso alle sue costole, erano passate in secondo piano insieme a tutte le sue sofferenze, ponendo prima di tutto la mia salute, ma cosi non andava, non avrebbe dovuto preoccuparsi tanto per me
<non come prima>rispose ed io annuì posando una mano sulla mia guancia, su cui mi coccolai sopra mentre sentivo il suo pollice passò sopra la mia guancia per disegnare dei cerchi immaginari
<sii la mia ancora come hai sempre fatto kookie mio>
<sempre Taehyungie>risposi io sorridente
Avvicinammo i nostri volti all'altro ma quando i nostri nasi si sfiorarono la porta si aprì di scatto

<ragazzi siete pro-fermi... Non ho interrotto nulla vero?>e per un attimo mi era sembrato di sentire la voce di Jimin, lui che era solito entrare nei momenti perfetti, ponendoci la solita frase con fare leggermente imbarazzato e impacciato

Quanto sembravano lontani quei ricordi, quanto dolorosi erano per il mio cuore

<si,jin hyung, siamo pronti>rispose Taehyung
<vi aspetto qui fuori>ci disse chiudendo la porta delicatamente alle sue spalle
<koo->
<devo accettare che ormai jimin se n'è andato, non posso più scappare>dissi lasciandogli un bacio sulla guancia
<d'accordo. Andiamo allora>
Presi le mie stampelle mentre Taehyung recuperava qualche nostro effetto personale e raggiungemmo Jin hyung verso l'uscita, il quale ci sorrise con fare stanco
<i vestiti che vi ho portato vi stanno d'incanto>si complimentò lui
Gli abiti che avevamo addosso erano degli abiti eleganti, come li aveva definiti lui, erano composti da una camicia bianca, una cravatta, una giacca e un pantalone nero, come le scarpe su cui avevo paura di scivolare essendo la suola molto instabile

<grazie... Fosse per un altro evento>sussurrò Taehyung ed io abbassai lo sguardo
<andiamo>disse Jin evitando di rispondere a Taehyung, non sapendo nemmeno lui che parole usare pur di evitare di vederci soffrire
Ma era impossibile, o almeno per ora.. Come si poteva restare calmi dopo una perdita così importante?

Salimmo nella macchina grigia che ci stava attendendo, trovando al posto di guida il medico che ogni volta aveva visitato Taehyung dopo quell'avvenimento
Nessuno di noi due ebbe il coraggio di dire una sola parola, erano tutte morte in gola.. Che strana sensazione.
Lui semplicemente ci sorrise per poi iniziare a partire, rimanendo in silenzio, accompagnato dal leggero vociferare dei due e di quello strano apparecchio posto all'interno della vettura

Il mio sguardo però fu catturato dal mondo circostante che si muoveva veloce al nostro passaggio

Bambini che correvano felici e spensierati mentre i loro genitori sorridevano loro, li abbracciavano, davano loro affetto
E poi c'erano altre persone, vestite come noi mentre tenevano una valigetta fra le loro mani e dei fogli su cui i loro occhi guizzavano, facendo attenzione a non sbattere contro le altre persone
In tutto questo gli uccellini svolazzano tranquilli per i cieli, cinguettando a quella mattina così grigia, i cani passeggiavano insieme ai loro padroni mentre annusavano l'aria fresca che soffiava nella nostra città

Era così bello il mondo esterno, così colorato e così vivo, mentre le sue creature vivevano in armonia tra loro, rispettando i loro spazi e se stessi

Madhouse Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora