Passi pesanti furono l'unico rumore udibile nei corridoi dell'ospedale
Con rabbia e forza la porta della stanza, nella quale la dottoressa alloggiava, venne sbattuta contro il muro<TU>urlò il direttore
Si poteva vedere perfettamente la rabbia trasparire nei suoi occhi, il suo volto era ricoperto di un rosso fuoco mentre la sua mano destra stringeva con forza i poveri fogli su cui abitavano parole sistemate in modo impeccabile
<Signore deve uscire di qui, la paziente non può ricevere visite>fu il richiamo dell'infermiera cercando di accompagnare il direttore fuori ponendo una mano sul suo braccioMa questo gesto fece solo aumentare la rabbia nel corpo dell'uomo che spinse via brutalmente la povera infermiera
<SE NE VADA ALTRIMENTI CHIAMERÒ UN SUO SUPERIORE E LA FARÒ LICENZIARE>Le urlò sbattendola fuori dalla stanza e con un forte tonfo per poi girarsi lentamente verso la dottoressa<tu sporca puttana>disse a denti stretti avvicinandosi lentamente alla ragazza allettata ("costretta" a stare a letto)
<c-che succede di-direttore?>chiese debolmente lei
<Tu mi hai portato solo sfortuna... Cosa avevo in testa quando ti ho assunta>sospirò
<d-di cosa sta pa-parlando?>chiese lei cercando di sistemarsi sul lettino<Tu e le tue "laure" in medicina e in farmacologia, dovevo ascoltare la parte della mia coscienza che mi diceva di non assumerti. Tu sei stata la causa di tutte le morti nella mia struttura, tu sei stata la causa dell'attenzione della polizia e dei giornalisti nel mio manicomio e per colpa tua stava per essere chiusa. Ho licenziato uno dei miei migliori dottori per colpa tua. Tu e la tua irresponsabilità>la prese per il colletto avvicinandola maggiormente al suo volto
<Tu non meriteresti nemmeno di vivere troia-le ringhiò contro-sei licenziata e se osi solamente avvicinarti alla mia struttura ti farò rinchiudere in una delle stanze e ti farò tortura fino a quando non sverrai a terra>la lasciò andare per poi uscire dalla stanza dopo aver lanciato bruscamente quei fogli in faccia alla ragazza
Li prese in mano per poi far scorrere i suoi occhi su quelle righe
E iniziò a ridere
Una risata sguaiata.. Quella risate che gli altri avrebbero pensato fossero di un pazzo<stupido, stupido direttore... Mi avrai anche licenziata,m-ma le tue stupide mi-minacce non mi fan-fanno paura... Ti distruggerò.. Affonderai ins-ieme alla tua barca,come un buon ca-capitano>disse per poi rimuovere un goccio di sangue dal suo naso
<ma-ma prima dovrò occu-parmi di un im-piccio... E sarà mo-molto divert-ente vederli soffrire>sussurrò stracciando i fogli........
<Jimin..Jimin mi stai ascoltando?>
<eh?><jimin stai bene? È da ieri da quando sei tornato in camera che sei molto sovrappensiero>gli chiese Jungkook
<si si, sto bene>rispose loro Jimin
I due si scambiarono uno sguardo preoccupato per poi tornare a guardare l'amico
<non guardatemi come se fossi un cane in fin di vita abbandonato per strada>disse loro Jimin tenendo la testa bassaLa porta venne aperta, catturando l'attenzione di due dei ragazzi
<Kim muoviti hai una radiografia da fare>disse l'infermiere tenendo lo sguardo sul suo blocco
Taehyung fece per ribattere, volendo rimanere accanto al suo amico ma jungkook gli strinse la mano mimando con le labbra "ci penso io"Taehyung annuì per poi alzarsi e seguire l'infermiere, chiudendo la porta dietro di se
Jungkook ne approfittò, notando che l'altro non si fosse mosso dalla sua posizione
Si stese supino(con la pancia rivolta verso l'alto) poggiando la testa sulla coscia di Jimin
<Hey>gli sussurrò
<Hey>rispose Jimin abbattuto<era lui?>chiese poi jungkook ricevendo uno sguardo confuso da Jimin
<il tuo.... Lui>gli fece intendere JungkookJimin non disse nulla, mentre i suoi occhi si riempirono di lacrime
Subito il più piccolo si alzò e lo strinse a se, lasciando che si sfogasse e che rigettasse fuori tutti quei sentimenti contrastanti venissero liberati
Tutti quei sentimenti che erano stati trattenuti da delle catene per tanto tempo e che avevano trovato la loro chiave negli occhi del suo amato e che ora stavano distruggendo il cuore del<Mi manca tanto>singhiozzò contro il petto di Jungkook, che gli accarezzava i capelli in modo da rassicurarlo
STAI LEGGENDO
Madhouse
FanfictionTAEKOOK Due bambini nati e cresciuti nello stesso ospedale psichiatrico Abbandonati a loro stessi Nessuno li avrebbe aiutati se non l'amore che riservavano l'uno per l'altro