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<Che ci fai tu qui?!>
<ciao Taehyung>la sua voce così bassa e rassicurante fece destabilizzare per un attimo Taehyung
<non m'importa dei tuoi fottuti "ciao" stronzo, che sei venuto a fare qui? Per vedere come soffrivamo io e Jungkook? Ci avevi promesso che ci avresti prottetto, rischiando persino la tua vita e invece alla prima occasione ti sei levato di cu->

<Lasciami spiegare>
<SPIEGARE?!Spero tu stia scherzando. Che vuoi spiegarmi Seokjin? Che ci hai abbandonato? "io starò al vostro fianco per sempre, non vi abbanderò mai, voi siete come miei figli", tu abbandoneresti i->
<ho detto di smetterla Taehyung, ora siediti su quella sedia e ricordati di portare rispetto per chi è più grande di te>disse Jin calmo, guardandolo dritto negli occhi

Sapeva come gestire Taehyung, conosceva tutto di lui e sapeva anche come farlo stare buono

<Sono venuto qui innanzitutto per vedere come state>disse lui
<una meraviglia guarda, ci danno tanti bacini e fiorellini, ci raccontano la storiella della buonanotte e ci rimboccano le coperte>ironizzò Taehyung
<capisco... E la dottoressa Lim? Vi ha fatto qualcosa?>chiese Jin sospirando

<lei? Assolutamente nulla, non sia mai che lei ci abbia sfiorato con un solo dito>continuò con la sua ironia volendo far sentire in colpa il suo ex dottore
<mi dispiace veramente ta->
<non me ne faccio nulla con i tuoi "mi dispiace". Ora però vorrei capire perché sei venuto qui>incrociò le braccia al petto Taehyung
<Hai detto a Jungkook di sua madre?>domandò schietto Jin ma se ne pentì quando vide il volto dell'altro contorcersi in una smorfia di dolore

<Purtroppo... Non sono stato io a dirglielo>sospirò infatti Taehyung
<ma che c'entra questo con la tua visita?>
<Molto tempo fa..prima che tua madre morisse... Mi ha lasciato due gioielli... Un bracciale appartenente alla madre di Jungkook. Tua madre lo ha preso in modo da fargli avere un ricordo di quella povera donna e ne ha lasciato uno per te Taehyung>spiegò Jin
<Q-quando è successo?>

<Prima che la operassero, mi ha confessato che non ce la faceva più, che avrebbe voluto togliersi la vita, sapendo perfettamente che non avrebbe potuto mai vedervi crescere>
<e ora questi bracciali dove sono?>chiese tremando leggermente
<sono nel mio vecchio ufficio, chiusi a chiave in un cassetto nascosto>
<Sei ancora in possesso di queste chiavi?>

Jin negò con la testa
<sono in possesso della dottoressa Lim>
<E->
<TAEHYUUNG>un urlò interruppe il discorso fra i due
E quell'urlo provenì direttamente da Jimin

<Jimin? Che ci fai qui? Non stavate facendo colazione? E perché sembra che ti abbiano scaraventato da una parte all'altra? >chiese Taehyung stranito nel vedere l'amico nella sala
<Si.. Ma qu-quando abbiamo finito, ci-ci hanno riportato in stanza>disse col fiatone
<e poi che è successo?>

<V-vogliono operare Jungkook>

Poco prima

<State buoni e in silenzio,un solo schiamazzo e vi butto nel fuoco>li minacciò un'infermiera gettandoli dentro la loro stanza, chiudendo poi la porta alle spalle
<Jimin tu sai per caso con chi si è incontrato Taehyung?>chiese Jungkook leggermente stranito da quest'urgente convocazione

<non ne ho la più pallida idea>confessò lui alzandosi e passò un paio di volte le sue mani sugli abiti impolverati, per poi aiutare il più piccolo

<Sta tranquillo Kook, Tae non se ne andrà mai via senza di te>lo consolò il più grande dandogli una pacca amichevole sulla spalla
<se lo dici tu>sussurrò il più piccolo

La porta venne aperta nuovamente e nella stanza entrarono quattro uomini che si raggrupparono intorno a Jungkook, dando un calcio a Jimin sull'addome in modo da allontanarlo
<Che magnifica giornata per fare una lobotomia che ne pensi Jeon?>commentò la dottoressa Lim mentre i quattro cercarono di tener fermo Jungkook
<Su su, non faccia così, vedrà che sarà rapido e indolore>disse lei portando dentro una barella

<TAEHYUNG, TAEHYUNG AIUTAMI TI PREGO>urlò il più piccolo mentre le prime lacrime solcarono il suo volto
Jimin si alzò e tentò di liberare l'amico senza risultati dato che uno dei quattro lo strinse per la gola e poi lo scaraventò contro il letto, procurandogli dolore alla schiena
<Legatelo e andiamo>disse acida la donna

<LASCIATEMI ANDARE>continuò ad urlare invano
Lo stesero sulla barella e lo legarono, mettendo delle cinte a stringergli la bocca
<Siamo pronti>disse uno
<perfetto, su seguitemi>

E se ne andarono, lasciando la porta della camera spalancata

Angolo autrice

Heeere i amm
Salve bellezze
Scusatemi per il ritardo ma oggi è stata una giornata abbastanza stancante e il bello che ancora non è finita

Spero che questo capitolo vi sia piaciuto
Noi ci vediamo in un prossimo aggiornamento
Love you all💜

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