Finii con il riaddormentarmi, con gli occhi lucidi e la paura di quello che sarebbe potuto accadere una volta atterrati, una volta rimasti soli. Non avevo voglia di discutere con lui, era l'ultima cosa che avrei voluto, eppure sembrava l'unica che in quelle ore eravamo capaci di fare.
Mi svegliai per la seconda volta, non sapevo nemmeno come avevo fatto a dormire così tanto in dieci ore.
-Can?- Sussurrai sporgendo il braccio verso sinistra, dove doveva trovasi lui.
-Ragazzina! Insomma stai ferma- Mi schiaffeggiò con la borsa.
Mi voltai verso di lei ancora mezza addormentata.
-Mi scusi pensavo ci fosse il mio ragazzo- Sussurrai.
Lei mi guardò come si guarda un sacco dell'immondizia e non capii il perché.
Guardai il posto accanto a quello della signora e notai che fosse vuoto.
-Dov'è andato Can?- Chiesi più a me stessa che a lei.
-È andato a prendere dell'acqua mi pare di aver capito- Continuò a guardarmi come se le avessi fatto qualcosa di male.
Mi alzai anche io, per raggiungere il bagno, un'altra volta.
Sospirai, ero stanca di stare seduta su quel sediolino, avevo voglia di muovermi un po', ma ovviamente l'aereo non era un posto ideale.
-Perché al bagno c'è sempre la fila?- Sussurrai guardando tutte quelle donne davanti a me.
Mentre aspettavo di entrare al bagno pensai alla discussione che avevo avuto con Can qualche ora prima, a tal proposito non avevo idea di che ore fossero.
-Mi scusi- Chiesi ad un uomo seduto proprio accanto a dove ero io.
-Saprebbe dirmi che ore sono?- Lui mi guardò leggermente infastidito, l'avevo distratto dal suo lavoro probabilmente.
-Le 16 in punto signorina- Disse per poi concentrarsi sul suo computer.
Bene, erano passate solo altre tre ore, ne mancavano quattro.
_____________________________
Quando tornai al mio posto Can non c'era ancora, iniziai a preoccuparmi, ma infondo eravamo su un aereo, cosa poteva mai succedere?
-Ragazza! Hai visto il belloccio con cui stavo parlando?- Chiese la donna al mio fianco alzandosi.
-Si riferisce al mio ragazzo? No, non l'ho visto- Le sorrisi acida.
La sentii sbuffare, per poi borbottare qualcosa e andare verso la toilette.
Presi fra le mani il libro che Can aveva cercato di leggere durante il volo, probabilmente, a causa di quell'acida signora non era riuscito nemmeno ad aprirlo.
Rosso Istanbul di Ferzan Ozpetek
Lessi qualche riga di una pagina aperta a caso, non proprio a caso in verità.
Era l'ultima pagina che Can aveva avuto modo di leggere, dato che ci aveva fatto un piccolo segno con la pagina stessa.
-Ho imparato che ci sono amori impossibili, amori incompiuti, amori che potevano essere e non sono stati. Ho imparato che è meglio una scia bruciante, anche se lascia una cicatrice: meglio l'incendio che un cuore d'inverno.- Lo sentii pronunciare le parole che stavo leggendo.
Non capii come diavolo aveva fatto a capire che stessi leggendo proprio quel punto, forse non lo sapeva, forse era solo una coincidenza.
-Ehi- Sussurrai posando il libro sul suo sediolino.
STAI LEGGENDO
Più forte dell'amore -Can Yaman-
FanfictionCan è un uomo con la testa sulle spalle, ha un'etica e non ha intenzione infrangere i suoi valori. 25 anni, e nonostante la giovane età gestisce fluentemente tre hotel di lusso sparsi per la Turchia. Ha una passione irrefrenabile per la fotografia...