Can è un uomo con la testa sulle spalle, ha un'etica e non ha intenzione infrangere i suoi valori.
25 anni, e nonostante la giovane età gestisce fluentemente tre hotel di lusso sparsi per la Turchia.
Ha una passione irrefrenabile per la fotografia...
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Accidenti a lui, quest'abito probabilmente costa più dello stipendio medio di tutti i dipendenti presenti qui dentro.
Tuttavia era quello meno vistoso.
Lo so, difficile a dirsi.
Non mi aveva di certo fatto mancare la scelta, sul suo letto c'erano tre vestiti.
Il primo era lungo, rosso, con le spalline e con uno spacco inguinale che era fin troppo azzardato per una serata del genere, l'avevo escluso a prescindere, anche se dovevo ammettere fosse davvero molto bello, aveva un buon gusto.
Il secondo aveva un bustino nero con lo scollo a V che arrivava fino allo stomaco e presentava una gonna rossa con righe nere, anch'esso con uno spacco vertiginoso sulla coscia.
L'ultimo era quello che in fin dei conti avevo scelto.
Si era persino preoccupato di farmi trovare dei trucchi in camera sua, non capivo da cosa provenisse tale premura.
Probabilmente dal fatto che avevamo organizzato questo evento insieme e che sarebbe stata importante la mia presenza, non potevo metterlo a disagio in quell'occasione.
Ero alla prese con il trucco quando lo sentii urlare e il mio eye-liner finì sulle sopracciglia.
Sospirai infastidita, quell'uomo era rude e basta.
-Spero tu sia vestita perché sono in camera- Uscii dal bagno e lo trovai seduto sul letto con il cellulare fra le mani.
-Signor Can, non lo so, le sembra questo il modo?- Cercai di restare calma.
Lui alzò lo sguardo verso di me, mi sembrò di vedere il suo pomo d'Adamo andare su e giù per un paio di volte. Si alzò e fece un giro intorno alla mia figura.
Non seppi se mi desse più fastidio il suo sguardo insistente su di me o l'imbarazzo che provavo mentre lo faceva.
-Uno più scoperto non lo potevi scegliere?- Chiese ironico guardando fisso la scollatura.
-Se mi avesse permesso di ritornare a casa magari avrei trovato qualcosa di più adatto, e poi mi sembra di aver capito che è stato lei a scegliere questi vestiti- Portai le mani sui fianchi.
Mi dimenticai completamente delle condizioni in cui ero, ero sporca di eye-liner, ma lui sembrò non farci caso, era troppo impegnato a fissarmi.
-Come se in quel B&B avresti trovato qualcosa di meglio- rispose.
-Ma come si permette?- Lo guardai male, chi si credeva di essere?
-Siamo tornati al lei?- rise.
-Uffa- sbuffai innervosita.
-Comunque si, li ho scelti io, ma non avevo messo in conto questa scollatura- Sussurrò.
