capitolo otto.

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<<Conosciuto? Io lo odio con tutta me stessa.>> affermo disgustata pensando alla scena di oggi.Che scortese.

<<Mi ha detto la stessa cosa di te.>>afferma Dylan ridendo. Ah si? Lui è arrogante e mi odia pure ?

<<Abbiamo un piccolo problema allora.>> continua il mio amico grattandosi la nuca.

<<Quale problema ?>> chiede Ginny anticipandomi.

<<Mi hanno chiesto proprio ora di uscire, speravo veniste anche voi.>>spiega facendo la sua solita faccia da cucciolo bastonato.

<<No.>> affermo decisa incrociando le braccia al petto .

<<Ma come no..cosa avete da fare chiuse in casa?>>alza il tono alzando le braccia al cielo Dylan.

<<Siamo conciate così..>> affermo indicando le condizioni mie e della mia amica.

<<..e poi i ragazzi del gruppo hanno dei problemi con i tuoi amici.>> affermo puntandogli l'indice contro.

<<Beh i ragazzi del gruppo non siete voi, cosa vi frega? Se ne faranno una ragione , devono lasciarvi vivere.>> afferma il ragazzo afferrando il telefono.

<<Ho già avvisato che ci saranno due belle ragazze quindi o venite o vi lego e vi porto io.>> continua con prepotenza ridendo mentre osserva il suo cellulare.

No che non ci vengo , non voglio creare scompigli nel gruppo.

<<Io vengo.>> afferma Ginny facendo spallucce .

<<Ma..>>la guardo con sguardo interrogativo.

<<Hai ragione, noi veniamo.>> afferma afferrandomi per un braccio per dirigermi nella mia stanza.

<<Ottimo Ginny, sei la migliore.>> urla Dylan alzando il pollice.

Alzo gli occhi al cielo mentre la ragazza al mio fianco apre l'armadio per poi cacciare vari vestiti .

<<Questa è mia.>> afferma prendendo una felpa rossa dall'armadio.

<<Bene io metto questa con un jeans nero che mi presti tu, grazie . Tu?>> mi chiede afferrando un mio jeans rigirandoselo tra le mani.

Sconfitta mi concentro sul mio armadio e opto per un jeans nero a zampa con una semplice felpa grigia con la zip e un top nero sotto.

<<Perfetto.>> afferma osservandosi allo specchio.

Afferro il mio cappello nero dato che la mia chioma è indomabile adesso e indosso le scarpe .

<<Perché hai detto di sì?>> chiedo a Ginny osservandola.

<<Ma perché devi farti sempre così tanti problemi inutili ? Non commettiamo nessun errore se usciamo con altre persone.>>afferma la mia amica .

<<Hai ragione.>> le rispondo.

Scendiamo al piano di sotto per dire a Dylan che siamo pronte.

<<Andiamo su, ho l'auto .>> afferma afferrando le chiavi che aveva poggiato precedentemente sul tavolo della cucina.

Ci limitiamo ad annuire e a seguirlo fuori dalla porta ma prima di andare chiudo con le chiavi dato che non è ancora tornato nessuno.

Mi siedo nel sedile del passeggero e mi affretto a collegare il mio cellulare alla radio dell'auto prima di essere preceduta da Dylan.

Faccio partire la mia playlist e ,come ai vecchi tempi, ci ritroviamo a cantare tutti e tre a squarcia gola per le strade illuminate della città.

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