<<Cosa ti ha detto?>> mi chiede in un sussurro Ginny indicando con un cenno Jack.
<<Nulla, dopo ti spiego.>> mi affretto a risponderle senza troppi giri di parole, non vorrei ci sentissero gli altri.
<<Dopo mi fermo da te e parliamo.>> questa sua richiesta suona più come un ordine , come al solito.
<<Si ma poi andiamo al centro commerciale che ho bisogno di un cappello urgentemente.>> la supplico .
Si limita ad annuire sorridente , so già che sta pensando alla cioccolata calda che prendiamo di solito quando andiamo al centro commerciale, è molto golosa.
Le porte della biblioteca si spalancano prima
che io potessi indossare una cuffia e la preside fa irruzione nella stanza infastidendomi col rumore dei suoi odiosi tacchi a spillo.
Mi chiedo come faccia a non cadere mai.<<La punizione è finita , in meno di dieci secondi dovete essere fuori.>> ordina ottenendo come risposta un paio di cenni da noi ragazzi che ci affrettiamo ad uscire da quella maledetta scuola.
<<Finalmente, ti va se domani ci vediamo?>> mi chiede di punto in bianco Jack causando un lieve rossore sulle mie guance.
<<Si va bene, scrivimi dopo. >> gli rispondo sorridendo .
Un colpo al fianco interrompe questa breve conversazione e qualcosa mi fa pensare a Ginny.
I miei pensieri hanno ragione.
La ragazza in questione mi ha appena colpito gesticolando in uno strano modo e sorridendo come una psicopatica.
<<Tu non stai bene.>> affermo roteando gli occhi.
Torniamo in fretta a casa dato che ho molta fame.
<<Che ne dici se mangiamo qualcosa al centro?>> mi chiede Ginny.
<<Tranquilla che la cioccolata la prendiamo lo stesso però adesso devo addentare qualcosa di sostanzioso.>> le rispondo rovistando nel frigo qualcosa di commestibile.
<<Sei seria? Finocchi?>> mi chiede sconvolta dopo che ho tirato fuori dei finocchi , li adoro.
<<Adesso vediamo cosa trovo io.>> continua iniziando a rovistare nel frigo come di sua abitudine.
<<Si fai come se fosse casa tua.>> le sorrido addentando un pezzo di finocchio che ho condito in precedenza.
Accenna un "si lo so" prima di tirar fuori vari affettati e formaggi che combina in modo strano inserendoli in un panino.
<<Altro che verdure e finocchi, questa è la felicità.>> afferma soddisfatta della sua opera.
Scuoto la testa e decido di lasciarla lì per andarmi a preparare.
Decido di fare un'altra doccia e di cambiarmi i vestiti ormai sporchi a causa degli eventi avvenuti durante la giornata.
<<Hai qualcosa da prestarmi ?>> mi chiede Ginny aprendo di scatto la porta del bagno.
<<Si cerca nel mio armadio.>> le dico interrompendo il getto d'acqua bollente per asciugarmi.
Appena finiamo di preparaci scendiamo e indossiamo i giubbotti prima di chiudere la porta e uscire.
<<Quindi cosa ti ha detto Jack in biblioteca? Perché ti ha portata lì , lontano da noi?>> mi chiede tutto d'un fiato.
<<Mi ha chiesto di aiutarlo con degli affari che riguardano la droga , vuole ingaggiarmi come fattorina.>> le rispondo seria.
Non appena realizza ciò che le ho detto assume un' espressione sconvolta che mi fa quasi affogare con la mia stessa saliva.
<<Non fare la stupida e raccontami ciò che ti ha detto , sul serio.>> mi dice.
<<Okay okay..ci siamo baciati e basta.>> le spiego guardandola dritto negli occhi per farle capire che non sto scherzando.
<<Io lo sapevo che lui provava qualcosa! Spiegami tutto nei minimi dettagli.>> mi incita a continuare il racconto e io soddisfo le sue richieste senza obiettare.
<<Quindi mi stai dicendo che si è dichiarato a te però ha detto che per il momento non vuole che si sappia?>> mi chiede quasi incredula.
<<Esattamente, me l'ha detto prima che vi raggiungessimo al tavolo. >>le spiego e ammetto che in quel momento ci sono rimasta un po' male ma me ne sono fatta una ragione.
Siamo appena arrivate al centro commerciale e non tardiamo ad immergerci nello shopping che ha inizio in un negozio in cui ci sono molti capi che io adoro fra cui il cappello che io mi ero imposta di comprare non appena saputo che era lì.
<<Aiutami a cercare quel cappello nero di lana con la spilla argentata che ti ho fatto vedere giorni fa, ti prego non riesco a trovarlo.>> chiedo aiuto alla mia amica.
<<Uh eccolo!>> urlo quasi dalla gioia vedendolo in uno scaffale poco lontano da quello in cui stavamo cercando noi.
Mi avvicino velocemente per prendere l'articolo in questione quando una mano anticipa la mia per rubare il mio bottino.
Dannazione.Noto che il ladro è un ragazzo poco più alto di me , con i capelli color miele, le braccia muscolose e delle spalle mozzafiato.
Indossa un maglione nero e viola con un jeans nero a gamba dritta e delle vans basse interamente nere come scarpe.
<<Scusami, non è che potresti darlo a me il cappello? Ti prego lo cerco da giorni.>> chiedo picchiettando sulla spalla del ragazzo per attirare la sua attenzione.
Si volta dopo essersi accorto di me e con mio grande dispiacere noto che il ragazzo in questione è Vinnie , il ragazzo del gruppo di Emily.
<<Samantha? Sabrina?>> chiede cercando di indovinare il mio nome ma con scarsi risultati.
Con una mano mi colpisco la fronte e gli dico il mio nome con molta rabbia.
<<Sono Summer. Potresti darmi il cappello ?>> richiedo impaziente porgendo una mano verso di lui nell'attesa di ricevere ciò che gli ho chiesto.
L'unica cosa che ricevo da lui però è un secco no seguito da un ghigno malvagio .
<<Ma come no. Ne hai già uno in testa e poi cosa ti costa prendere un altro modello ?>> gli dico .
<<E a te cosa costa ?>> mi risponde continuando a sorridere malefico.
<<Dammelo oppure ti prendo a schiaffi.>> lo avviso perdendo del tutto la pazienza.
Anche solo pensare di star parlando con uno degli artefici della rissa di stamattina mi fa uscire il fumo dalle orecchie, figuriamoci in questo contesto poi.
<<Tu mi prendi a schiaffi ? A stento ci riesce il tuo ragazzo Jack.>> e lui cosa ne sa di me e Jack?
La mia mano raggiunge velocemente la sua guancia disegnando col rosso la sua impronta sulla faccia del ragazzo che è davanti a me.
<<Summer, andiamo via.>> Ginny mi afferra per un braccio trascinandomi lontano da quello stronzo che continuava a sorridere nonostante lo schiaffo.
<<Ma cosa ti salta in mente?>> mi chiede infilandosi all'interno del nostro amato bar.
<<Lui mi ha stuzzicato e poi ha preso il mio cappello.>> sbuffo poggiando i gomiti sul tavolo in cui ci siamo accomodate.
<<Desiderate qualcosa ragazze ?>> ci chiede una cameriera munita di carta e penna.
<<Due cioccolate calde per favore.>> le risponde Ginny rivolgendole un sorriso.
