capitolo quarantatre.

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La luce del sole ci sta lentamente abbandonando mentre i nostri corpi ancora umidi sono fermi , stesi sull'erba, ad osservare il cielo violaceo. Vinnie è dietro di me e le sue gambe ospitano la mia schiena mentre le sue mani sono sulle mie.

<<Cosa facciamo stasera?>> chiede Emily stesa sul torace del mio migliore amico , finalmente hanno trovato entrambi il coraggio di ammettere l'amore reciproco che provavano.

<<Restiamo qui a giocare a qualche gioco da tavola?>> Jordan viene traforato dalle occhiatacce di tutti .

<<Chi sei mio nonno o il mio ragazzo?>> Ginny ride mentre osserva il suo ragazzo arrabbiarsi , credo sia una delle persone più permalose che io conosca: ricordo ancora il modo i cui si arrabbiò con Vinnie solo perché gli aveva detto che il suo cane non era bello.

<<Non passeremo una notte da pensionati J, stasera mia cugina da una festa e siamo tutti invitati.Alle nove e trenta tutti pronti.>> Emily ride mentre ci da quest'ottima notizia.

<<Allora credo sia arrivato il momento di prepararci.>> tutti ci alziamo e la corsa per chi arriva ad occupare il bagno per primo  inizia , provo a seguirli ma una mano mi blocca.

<<Sum vieni qui.>> Dylan mi guarda attento mentre io lo osservo curiosa , mi fa sedere e poi inizia a parlare :<< Mi dispiace per la mia reazione eccessiva dell'altro giorno..è che ho paura che tu possa soffrire per uno come Vinnie.>> le mie mani si liberano svelte dalla sua presa.

<<Perché dovrei soffrire ? Sei andato subito ad un finale tragico , perché pensi questo?>>chiedo leggermente infastidita da questo suo comportamento.

<<Perché conosco Vinnie da molto prima di te e credimi che prima non era la stessa persona che adesso mostra essere , è un mio caro amico però tu sei la persona più importante per me quindi non voglio che tu possa essere trattata male da lui.>>

<<Appunto prima era una persona diversa , lo hai detto stesso tu. Adesso è cambiato.>> rispondo titubante e con la speranza che io possa auto-convincermi con queste parole.

Ammetto di non aver conosciuto il vecchio Vinnie e non sono ancora del tutto a conoscenza di ciò che faceva o del modo in cui si comportava però sono ferma sulla mia idea e spero che colui che mi descrive Dylan non sia più lui , tra l'altro anche Liam mi ha confessato che il suo amico è cambiato rispetto al passato.

<<Si ma..>> cerca di continuare Dylan ma lo interrompo bruscamente :<<Ma nulla Dylan , ho il pieno controllo delle mie azioni e so come gestire le cose. Non sarai di certo tu ne nessun altro a dirmi cosa devo fare o meno.>>

<<Non entrare ragazzi?>> Jordan ha la testa al di fuori della porta mentre il suo corpo è nascosto all'interno della casa e la cosa mi avrebbe fatto ridere se adesso non avessi la testa tormentata di pensieri.

Entro in casa seguita da Dylan e un'occhiata curiosa da parte di Ginny mi fa scuotere la testa facendole capire che non è accaduto nulla.

Mi affretto a raggiungere la camera che mi è stata assegnata , entro di sbotto trovando Vinnie steso sul letto intento a riflettere con una mano che gli copre gli occhi.

<<Ehy..>> balza dalla sua posizione per mettersi seduto , con la mano destra da pacche leggere al materasso invitandomi a sedermi.

<<Che succede?>> mi chiede e io sussurro un flebile "niente" poggiandomi con la fronte leggermente scottata dal sole sulla sua spalla rossa.

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Mi osservo allo specchio stupita dalla mia stessa immagine riflessa che mi mostra perfettamente fasciata in questo vestitino nero abbinato alle mie Nike e al mio forte trucco sugli occhi che viene pacato dalle labbra coperte solamente da un leggero strato di lucidalabbra , i capelli sono mossi e ho infine preso una borsa da spalla abbinata.

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