capitolo dodici.

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Il ragazzo che si è offerto di accompagnarmi è Liam.

<<Vengo con te.>> continua deciso afferrandomi per un polso.

Mi affretto a togliere il mio polso dalla sua mano e continuo con un secco "no".

<<Volevo solo farti compagnia, ma se tanto ci tieni va da sola che magari ti prende qualcuno.>>sputa lui allontanandosi da me.

<<Summer che ci fai con questi?>> Jack decide di farsi vivo ed entra nel parco con passo svelto. È visibilmente arrabbiato ma poco mi importa perché quella che ha aspettato fino ad adesso sono io .

<<Cosa ci faccio ? Ero qui ad aspettarti da quasi un'ora e mezza. Scusami se volevo andarmene.>> urlo andandogli incontro.

<<Mi aspetti bene vedo, sei davvero pessima.>> si avvicina ancora di più a me e da qui noto che i suoi occhi sono rossi ed ha i capelli arruffati.

<<Cosa hai fatto?>> gli chiedo afferrandogli una mano ottenendo uno schiaffo su quest'ultima.

<<Di sicuro non la puttana come te.>> mi dice in un modo talmente spregevole che dalla rabbia iniziano a bollirmi le guance.

<<Come ti permetti?Va via e non farti vedere per un po'. Ti facevo molto diverso Jack, tu non sei come sei sempre stato.>> gli urlo andando via ma vengo bloccata da una sua mano che mi stringe le spalle e mi getta a terra.

<<Adesso è troppo.>> sento urlare da uno dei ragazzi che erano vicini ad Emily.

Jack riceve un pugno sulla mandibola da quest'ultimo che si affretta a gettarsi su di lui per continuare ad aggredirlo.

Dai capelli color miele posso capire che è Vinnie.

<<Basta Vi!>> urla Emily spaventata da ciò che sta accadendo mentre io rimango stesa perché ho la testa dolorante.

<<Aiutatela invece di guardare me.>> urla Vinnie indicandomi e così Liam e Emily corrono ad afferrarmi per farmi alzare.

Vinnie si ferma dopo aver notato che le labbra di Jack stanno sanguinando così lo alza e lo spinge verso l'uscita del parco sussurrandogli non so cosa.

<<Grazie.>> lo ringrazio dopo che lui mi ha raggiunto per chiedere come stessi.

<<Perdi sangue .>> continua lui indicando il mio braccio sinistro.

Mi soffermo a guardare la macchia di sangue che si è formata insieme ad un apertura all'interno del mio top.

Perché Jack l'ha fatto? Sembrava l'esatto opposto di come è di solito.

<<Vado a casa.>> sorrido ai ragazzi stringendomi la ferita con una mano che si tinge in fretta di sangue.

Mi incammino dopo aver ricevuto i saluti degli altri e quando sono fuori dal parco afferro il telefono dalla tasca posteriore dei miei jeans, si è rotto.

<<Dannazione.>> impreco sbattendo la mano su una panchina.

<<Fai attenzione che così muori dissanguata.>> Vinnie è dietro di me che mi sorride indicandomi la ferita che mi sono appena causata alla mano.

<<Ti accompagno dai , andiamo.>> continua affiancandomi.

Nessuno dei due fiata se non fosse per le volte che ho imprecato per il dolore che mi stanno causando le ferite sulla mano e sul braccio.

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