<<Quindi mi stai dicendo che Mason è tornato ed io non ero a conoscenza di nulla ? >> mi chiede Ginny mentre facciamo ingresso nel cortile scolastico , annuisco stringendomi lo zaino nero sulle spalle.
<<E sembra essere tornato più stupido di prima.>> mi lamento avvicinandomi al nostro gruppo e salutando tutti con un semplice cenno di mano.
Ginny si avvicina a Jordan per salutarlo con un bacio passionale , la mia faccia e quella di Emily assumono un'espressione disgustata.
<<Smettila tu , lo sappiamo tutti che vorresti fare le stesse cose con Dylan.>> Emily arrossisce quando Liam pronuncia queste parole , gli tiro uno schiaffo dietro alla nuca per zittirlo .
Noto l'assenza di una persona in particolare ,Vinnie.
Mi guardo intorno cercandolo con lo sguardo ma con scarsi risultati, sbuffo al ricordo di ieri.Mi affretto ad afferrare il cellulare e a scrivere a Dylan chiedendogli di venire a casa mia per parlare di quanto successo , mi deve delle spiegazioni.
Due mani coprono i miei occhi impedendomi di continuare a digitare sul mio telefono , sorrido pensando all'arrivo di Vinnie ma il mio sorriso sparisce quando noto che il profumo non è il suo.
<<Mason?>> sento la faccia avvampare per la troppa rabbia quando Ginny pronuncia il suo nome, mi allontano da lui dopo essermi sottratta alla sua presa.
<<Ehy cuginetta!>> la mia migliore amica corre ad abbracciare suo cugino con un sorriso raggiante , il che rende Jordan curioso.
<<Ehy amico.>> Mason saluta Liam che riceve occhiate interrogative da parte di tutti noi.
<<Eravamo nella stessa squadra anni fa.>> spiega poi Mason e tutti annuiscono.
Il braccio di quest' ultimo cinge le mie spalle ricadendo su di essere in modo delicato , lo vedo esitare prima di compiere questo gesto.
<<Ma che ti prende Mason ?>> gli chiedo furiosa .
Il ragazzo non ha neanche il tempo di rispondere dato che una voce dietro di noi ci distrae attirando la nostra attenzione.
<<Sposta il braccio .>> Vinnie è fermo ad osservare me e Mason praticamente appiccicati , da una parte lo ringrazio con tutta me stessa ma dall'altra avrei voglia di tirargli un pugno anche se consapevole di non provocargli alcun dolore.
<<Tu saresti?>> chiede il ragazzo che continua a tenermi stretta , alzo gli occhi al cielo allontanandomi da quest'ultimo.
<<Lui è Vinnie e noi adesso c'è ne andiamo.>> porto Vinnie con me trascinandolo verso un'aula vuota.
<<Mi spieghi cosa ti è preso ieri e perché adesso fai queste cose , non avevi detto di dovermi stare lontano?>> chiedo chiudendo la porta alle mie spalle.
<<Non ci riesco , soprattutto non con ragazzi come quello che ti stanno addosso.>> mi dice freddo.
<<Posso capire cosa ti passa per la testa Vinnie? Prima dici di volermi conoscere a tutti i costi e nonostante tutto poi mi chiedi di uscire e la mattina dopo te ne vai dicendo di non volermi far soffrire . Io non ti capisco , davvero.>> sbotto camminando per l'aula .
<<Tu non mi capisci? Non mi pare che tu sia Miss semplicità e poi non voglio farti soffrire perché ho già avuto precedenti e ci tengo a te. Dylan mi ha aperto gli occhi sulla realtà e non riesco neanche ad immaginare di farti stare male, davvero.>>mi risponde avvicinandosi a me e stringendomi le mani.
<<Se non volevi farmi stare male ieri non andavi via così , lo capisco se non ti va di continuare ma almeno dimmelo in maniera decente.>> sorrido triste poggiandomi sulla cattedra.
<<Non mi va di continuare ? >> mi chiede e io annuisco mentre lui assume un'aria interrogativa.
<<Summer ma come può venirti in mente una cosa del genere? Summer io ci sento a te davvero .>> noto la disperazione nei suoi occhi.
<<Allora non andartene. Resta ,Vinnie, resta.>> gli dico guardandolo seria .
Lo vedo avvicinarsi velocemente mentre mi guarda serio , si fionda su di me facendo scontrare le nostre labbra bruscamente.
<<Resto.>> pronuncia questa parola talmente piano che non sarei riuscita ad ascoltarla se non fossi stata a pochi centimetri da lui , sorrido dopo questa sua risposta e poggio nuovamente le mie labbra sulle sue.
Un colpo di tosse interrompe il nostro bacio , Mason è sull'uscio della porta mentre ci osserva disgustato.
<<Cosa vuoi ancora ?>> chiede Vinnie .
<<Fare lezione ?>> risponde ovvio e io mi fermo ad osservare il nome dell'aula in cui ci troviamo ,chimica.
<<Dannazione.>> impreco e i due mi guardano straniti.
<<Anche io ho chimica alla prima.>> sussurro all'orecchio di Vinnie che stringe la mia mano alla sua .
<<Andrà bene.>> lo rassicuro anche se non so come farò a sopportare Mason un'ora intera nella stessa aula ...infondo ieri ci sono stata insieme per molto altro tempo e oggi ne dovrò passare altro.. che incubo.
La campanella suona e Vinnie lascia l'aula per dirigersi nella sua.
Il professore entra in aula per dare inizio a una nuova noiosa giornata scolastica.<<Salve ragazzi , volevo informarvi dell'arrivo di un nuovo ragazzo. Mason prego , presentati alla classe.>> il ragazzo seduto due posti prima del mio si presenta ricevendo vari apprezzamenti da alcune ragazze , sapessero cosa c'è dietro questa bellezza se ne pentirebbero.
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La campanella di fine giornata suona ed io mi catapulto verso l'uscita di quest'istituto che sto iniziando ad odiare.<<Vieni con me ti accompagno a casa.>> Vinnie non mi lascia neanche il tempo di capire dove mi trovassi , mi afferra per il braccio trascinandomi verso la sua auto.
<<Dovevo avvisare Ginny..>> dico entrando in macchina.
<<Non mi interessa.>> mi dice stampandomi un bacio e mettendo in moto l'auto.
Un silenzio rilassante cade fra di noi sussurrando tutte le parole che vorremmo dirci ma che non riusciamo a dire per la stanchezza.<<Non ho fatto altro che pensare a te oggi Summer.>> ammette facendomi arrossire mentre "505" dei Arctic Monkeys risuona nell'auto trasmettendomi varie emozioni.
<<Domani sera ,ecco..ti va di uscire ?>>chiede mentre tiene lo sguardo fisso sulla strada e le mani strette sul volante.
<<In realtà dovrei studiare per il test di Storia di mercoledì.>> ammetto sbuffando.
<<Non puoi farlo di pomeriggio ?>> mi domanda.
<<No..io devo andare a lavoro.>> avevo dimenticato di raccontargli questo piccolo dettaglio.
<<Ouh..allora ti aiuterò a studiare.>> sembra più un obbligo che una richiesta.
<<Ma..>> provo ad obiettare ma lui frena di scatto segnando l'arrivo a casa mia.
<<A domani Sum.>> le sue labbra premono sulle mie con forza.
Lo saluto ,poi entro in casa e poggio le spalle alla porta con lo sguardo corrugato ma con un sorriso smagliante sul volto.