capitolo ventisei.

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Apro gli occhi disturbata dalla luce che irrompe nella stanza.

Sto per muovermi quando mi accorgo di essere bloccata da qualcosa ,o meglio da qualcuno.

Il braccio di Vinnie mi stringe forte mentre dorme profondamente , è davvero bello e mi perdo ad osservarlo mentre il sole gli illumina il viso.

Abbozza un sorriso quando apre gli occhi e io mi affretto a distogliere lo sguardo imbarazzata.

<<Come stai?>>mi chiede dopo poco con voce rauca.

<<Bene, grazie per ieri.>> gli sorrido guardandolo.

I miei occhi si incastrano nei suoi , nessuno osa proferire parola .

Tende la sua mano verso il mio viso sfiorandolo di poco e spostandomi i capelli dietro l'orecchio.
I nostri respiri si intrecciano per la
vicinanza eccessiva.

Si avvicina lentamente fino a quando non balzo dal letto imbarazzata.

<<Devo..fare pipì.>> abbozzo uscendo dalla camera in fretta.

Entro in bagno e mi sciacquo il viso cercando di rimuovere quel colore roseo che mi tinge le guance.

Torno in camera dopo aver preso fiato e lo trovo seduto sul letto.

Controllo l'orario , sono ancora le sette e trenta del mattino.

<<Hai dormito poco a causa mia, se vuoi continuare a riposarti fallo. Vado giù.>> gli dico e lui sorride.

<<Le poche ore in cui ho dormito sono bastate. Sei una stufa durante la notte.>> mi dice e io ricambio il sorriso imbarazzata.

Nonostante il sole molto alto, è ancora presto e c'è un'aria fredda che , a causa del fatto che io indosso una semplice canottiera e dei pantaloncini, mi fa rabbrividire .

Vinnie sembra accorgersene dato che si sfila la felpa e me la porge con gentilezza.

<<Anche stanotte tremavi ma non volevo svegliarti.>> mi dice restando a petto nudo dopo avermi dato la felpa.

<<Grazie..>> lo ringrazio cercando di non fissare i suoi addominali scolpiti.

<<Non devi ringraziarmi per tutto e indossa la felpa, non vorrei ti ammalassi. >> mi sorride dirigendosi al piano di sotto.

Indosso la felpa che ha il suo solito profumo di ciliegia e inspiro per bene assaporandolo, poi mi sistemo i capelli raccogliendoli in una treccia laterale abbastanza disordinata.

Scendo al piano di sotto evitando di fare troppo rumore per non svegliare gli altri.

Noto che il biondo è in cucina , è di spalle e la cosa non mi aiuta  dato che ha la schiena ancora scoperta e i muscoli contratti sono ben in vista.

Non appena mi nota si ferma sul posto storcendo il naso.

<<Che c'è ?>> gli chiedo guardandomi la felpa, non è che gliel'ho sporcata?

<<È sporca? Io non..>> dico frenetica.

<<No!..nono..>> mi stoppa continuando.

<<..ti sta bene.>> sorride ed io arrossisco per l'ennesima volta.

<<Ho fame.>> rispondo solamente , non riesco davvero a capire perché questo ragazzo mi mette così tanto in imbarazzo , non mi capita spesso.

<<Mhmh prepariamo qualcosa, ti va?>> mi chiede indicando la cucina ed io annuisco contenta.

<<Ti avviso , cucino in modo pietoso.>> lo avverto, sempre meglio essere avvisati prima di ritrovarsi la propria cucina in fiamme.

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