capitolo trentacinque.

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La luce che illumina la mia camera batte forte sui miei occhi facendomi svegliare lentamente.

Sposto le lenzuola mal conciate su di me e appena provo a poggiare un braccio sul letto un urlo fuoriesce dalla mia bocca per il troppo dolore, velocemente i ricordi vividi e amari di ieri mi ripercorrono la mente facendomi chiudere gli occhi di scatto.

<<Ehy Sum sono qui.>> due braccia mi stringono forte e dall'odore riesco ad identificare la persona che mi sta trasportando sicurezza e calore, Vinnie.

<<Ehy.>> sussurro stringendogli il braccio con la mano destra, è il massimo che riesco a fare.
Le sue mani afferrano il mio viso e le sue labbra si scontrano con le mie prima che io possa aggiungere qualcosa.
Sono pochi i secondi in cui le nostre labbra sono unite ma il tempo sembra essersi letteralmente fermato , la mia pelle arde sotto il suo tocco .

<<Perché l'hai fatto ?>> gli chiedo poggiando la testa nell'incavo del suo collo .

<<Devo spiegarti perché ti bacio?>> il suo tono risulta ironico ma allo stesso tempo nervoso.

<<Vinnie..cosa è successo ieri ? Dopo che mi sono addormentata intendo.>> la mia testa è colma di domande di cui necessito una risposta , ne vale la mia salute mentale.

<<Summer..>> la voce di Vinnie viene sopraffatta da quella di un'altra persona che entra nella stanza, è Dylan che corre verso di me.

Le sue braccia mi stringono le costole facendomi ansimare per il troppo dolore , gesto che porta il ragazzo ad allontanarsi immediatamente scusandosi.

Osservo sia lui che Vinnie che sono davanti a me fermi ad osservarmi con sguardo titubante , sono ricoperti di tagli e lividi.

Dylan ha un occhio completamente viola , la bocca spaccata in due punti e una macchia rossa gli ricopre il naso all'insù facendolo risultare quasi storto mente Vinnie ha tagli sulla bocca , sugli zigomi e sulla fronte mentre dalla sua t-shirt fuoriescono vari lividi.

<<Lo..lo avete fatto per me ?>> chiedo indicando alcune delle loro ferite, Dylan annuisce lentamente abbassando lo sguardo. Mi affretto a stringerli in un abbraccio mentre scoppio a piangere scusandomi.

<<Non devi scusarti Sum..>> Dylan mi accarezza il braccio mentre Vinnie si allontana chiedendo a Dylan se può lasciarci soli , dopo poco chiude la porta alle sue spalle lasciandomi sola con il
biondo che è di fronte a me.

<<Sai che non è colpa tua vero Summer? Sai che quello che è successo ieri sera non è per colpa tua ma per colpa di quel bastardo che ha osato toccarti e...>> si blocca abbassando la testa arrabbiato e così mi avvicino a lui stringendo il suo braccio tra le
mie mani.

<<Dimmi almeno che è tutto finito, ti prego.>> sussurro sedendomi su di lui e lasciandomi cullare da lui come se fossi una bambina.

<<Credo che Jack e i suoi amichetti non si faranno vedere per molto..>> inizia e io lo guardo incuriosita invitandolo a spiegarmi ciò che è accaduto.

<<Dopo la rissa Ginny ha chiamato la polizia dato che ci siamo accorti che avevano la droga in quella casa quindi sono stati arrestati tutti , se vuoi possiamo sporgere denuncia anche per lo stupro..>> mi stringe forte a se pronunciando l'ultima frase e io resto ferma ad osservare la parete lilla della mia camera mentre cerco una risposta adatta.

<<Mio padre non deve saperlo, non voglio di preoccupi altrimenti sarò costretta ad andare a Parigi con lui.>> rispondo sbuffando.

<<Hai ragione , voglio solo che tu stia bene.>> mi dice e gli sorrido stampandogli un bacio sulle labbra e facendogli sbarrare gli occhi per la sorpresa.

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