CAPITOLO 15

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"Non possono essere spariti!" urlò Enrico, battendo i pugni sul tavolo.
Era passata più di una settimana, e non erano ancora riusciti a trovarli: c'erano guardie del re appostate in tutta la Francia da giorni, ma continuavano a fallire.
"Bash è il miglior cacciatore del regno, e sa benissimo come non farsi trovare. Fidati, Enrico, non sarà facile riportarli a corte. Hanno abbastanza denaro per comprare chiunque in cambio del loro silenzio, a quest'ora potrebbero essere già in Scozia, al sicuro" gli rispose Caterina, irata. Certo, era contenta che Maria si fosse finalmente levata dai piedi, e che Francesco fosse salvo. Ma andarsene con Bash era tutta un'altra storia. Era un affronto alla corona e alla famiglia reale, e a tutto quello che avevano fatto per accoglierla e farla sentire a casa; e suo figlio aveva il cuore spezzato.
"Allora mandiamo altre guardie, altri cacciatori! Maledizione, non possiamo permettere che gettino altro fango sulla famiglia, probabilmente anche i miei piani per prendere l'Inghilterra sono sfumati! Quella sciocca ragazzina...."

Gli zoccoli dei cavalli sembravano scuotere il suolo del bosco, facendo scappare gli animali della foresta. Il vento sferzava il viso di Maria, ma lei continuava ad incitare il cavallo ad andare più veloce.
"Andiamo, Maria, ci siamo quasi!"
Sebastian era davanti a lei, guidandola per i sentieri scoscesi e nascosti, mentre i rami degli alberi gli graffiavano il viso.
Dietro di loro, l'eco degli urli delle guardie del re si facevano sempre più vicini; Maria poteva giurare di stare sentendo il loro fiato sul collo.
Sentì il cavallo affannarsi, mentre si sforzava di tendere il collo e continuare ad andare avanti; ma era esausto, e anche lei faceva fatica a reggersi in sella.
"BASH! I cavalli sono stanchi, non resisteranno per molto!"
"Ci siamo quasi, resisti!"
Poche centinaia di metri più avanti arrivarono ad un burrone, e il cavallo di Maria scartò, spaventato. Si trattava di una sporgenza in roccia, molto alta e puntellata di rocce, e sotto c'era un bellissimo lago.
"Scendi da cavallo, presto!" le disse Sebastian, scendendo a sua volta.
Prese la borsa con le provviste fondamentali, e si fermò sull'orlo del precipizio:
"Vuoi saltare? Bash ma sei impazzito? Non sopravviveremo!"
Si voltarono, sentendo arrivare i cavalli e le guardie:
"Non abbiamo tempo, torniamo nel bosco!"
"Ci troveranno, Maria, non possiamo più nasconderci ormai"
"Io..." guardò l'acqua che luccicava alla luce del sole, ma la vide lontanissima, e si allontanò con la testa che le girava "Non riesco, non posso.."
"Maria" le disse lui delicatamente, prendendole le mani "Ti fidi di me?"
Guardò per la millesima volta i suoi bellissimi occhi blu, e sentì crescere in lei la voglia di rifugiarsi fra le sue braccia, senza curarsi di quello che è giusto per la politica.
Non ebbe il tempo di rispondergli, perché videro i cavalli arrivare. Il tempo era scaduto.
"FERMI! Fermi, in nome della legge!" gridarono, scendendo velocemente.
Sebastian prese la mano di Maria, stringendola forte, e lei annuì. Insieme, corsero fino al bordo, e saltarono, dritti nel vuoto.

"Cosa vuol dire, li abbiamo persi?!!" Enrico stava davvero perdendo la pazienza "Sono caduti in acqua, non possono essere lontani! Controllate tutte le navi in partenza, tutti le carrozze, ogni mezzo di trasporto possibile! Andate, andate!!"
Tutte le guardie annuirono e corsero fuori, sguinzagliandosi in tutta la Francia.
Poco dopo entrò Francesco, sporco di terra e sudore, e Caterina corse ad accoglierlo; ma lui la respinse, e si rivolse al padre.
"Abbiamo controllato le tracce, seguito ogni possibile ombra del loro passaggio. Tutti vicoli ciechi, ma stiamo continuando a cercare"
"Ottimo, continuate così. Maria non rovinerà il mio piano"

"Francesco fermati un po' a Corte, sei stremato, tutto sporco, riposati un po' prima di tornare a cercarla, ti prego" gli disse Caterina, accarezzandogli il viso; lui le scostò le mani, guardando altrove
"Non toccatemi, madre, ripartirò immediatamente, e non tornerò finché non li avrò trovati"
"Non puoi andare subito, avanti, fai almeno il bagno, e poi manderò le mie guardie a cercarli.."
"No" sbottò, tagliente "Non mi fido di voi, madre. Sento che siete collegata alla fuga di Maria, e non ho intenzione di ascoltarvi"
"Ma cosa diavolo stai dicendo, io..."
"Aveva un'ottima ragione per andarsene ne sono sicuro, ma quella che mi ha fornito non è sufficiente"
"E che ti ha detto?"
"Mi ha detto solo che non metterei mai lei al primo posto ma il mio paese, ed è vero; ma questa è solo una scusa. Conosco Maria, avrà avuto una ragione più valida per andarsene, ma non mi ha voluto dire altro"
si interruppe, guardandola con occhi truci "E non posso fare a meno di pensare che voi abbiate qualcosa a che fare con questa storia"
La lasciò, ordinando agli uomini di sellare il suo cavallo immediatamente.

Il coraggio di una scelta || MashDove le storie prendono vita. Scoprilo ora