CAPITOLO 28

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Nei giorni seguenti Maria e Bash, con circospezione, andarono spesso a trovare la bambina. Con il passare dei giorni, la bimba diventava sempre più graziosa: aveva una bella catasta di capelli biondi che le incorniciavano il piccolo viso paffuto e dei bellissimi occhi verdi, che la facevano sembrare una principessa. Maria riusciva a stento a trattenere le lacrime quando Bash prendeva in braccio Annie: sembrava che per lui fosse naturale averla fra le braccia. La cullava, la faceva ridere, fino a quando lei non cadeva addormentata, con un delizioso sorriso stampato sul volto.

<Sarai un ottimo padre> pensava Maria ogni volta.

Dopo qualche tempo, era diventata evidente una cosa che prima non avevano notato nella fretta di nasconderla: aveva una piccola cicatrice nella pianta del piede, sembrava quasi un triangolo. Bash imprecò quando la regina di Scozia glielo fece notare:

"E' il marchio dei pagani. Fanno questo segno ai loro figli per distinguerli dagli altri bambini. Se Caterina lo scopre, saranno guai"

Maria si trattenne dal chiedergli se anche lui fosse stato marchiato, e impallidì:

"Non possiamo permettere che la regina madre lo scopra"

Purtroppo non sapevano che Caterina aveva già pianificato la prossima mossa. Molto presto, sarebbe cambiato tutto.

Un messaggero entrò nella sala del trono quella mattina, e annunciò solennemente che Enrico stava facendo ritorno dalla sede papale. Maria trattenne a stento il tremore che si era impossessato del suo corpo: se il papa avesse acconsentito alla legittimazione di Bash... si sarebbero sposati!

Un calore improvviso le scaldò le viscere, e, incrociando lo sguardo e il sorriso di lui, capì che stavano pensando alla stessa cosa. Le loro mani si cercarono, le loro dita si intrecciarono.

"Bene, allora" riprese il futuro re di Francia "Preparate la corte di Francia per il ritorno del suo re!"

Caterina de Medici fissava stizzita fuori dalla finestra. Fiorai, cuochi, servi girovagavano impartendo ordini per rendere la corte di Francia al suo massimo splendore. Un'improvvisa risatina le fece voltare di scatto la testa:
"Non pensateci nemmeno, Caterina" disse Lola, guardandola dalla porta della cella "Quando il re tornerà, vi farà tagliare la testa"
Lei sorrise, con gli occhi chiusi.
"Cara Lola" disse maliziosamente, melliflua "Così bella, così giovane... Eppure così sciocca"
La sua voce si fece tagliente. Lola sentì una ventata gelida baciarle il viso; ma non indietreggiò.
"Risparmiate il fiato, Caterina. Non funzionano i vostri giochetti con me. Non più"
"E quel povero ragazzo, quel... Colin, giusto?"
Lola sobbalzò, arrossendo:
"Non osate pronunciare il suo nome con così poco riguardo. Era un ragazzo buono e gentile, che ha avuto la sfortuna di incappare nella vostra subdola tela di inganni"
Caterina rise, fingendosi lusingata:
"Oh cara, hai le gote rosse! Tranquilla ora è in un posto migliore"
Lola sentì le lacrime pungerle gli occhi, mentre la rabbia le ribolliva nelle vene. Si piantò le unghie nella carne, restando in silenzio. Si attaccò alle sbarre:
"Dovreste utilizzare le vostre ultime ore salutando i vostri figli o facendo ammenda, Caterina. Quando Enrico tornerà, vi farà tagliare la testa"
Anche la regina si avvicinò alla porta della cella, con un ghigno stampato sul viso.
"Sai, cara" sussurrò, mente la sua espressione tradiva una furia incontrollata "Sei tanto bella quanto stupida a quanto pare. Proprio come Maria e Sebastian, che pensano di potermi nascondere qualcosa senza che io lo venga a sapere"
Lola tenne lo sguardo fermo, ma dentro di lei si spezzò qualcosa. Sapeva della piccola Annie, e il fatto che la regina madre potesse esserne a conoscenza le fece accapponare la pelle. Ma non mostrò alcun sentimento. Le voltò le spalle, e se ne andò.
Pochi minuti dopo entrò Lord Hugo:
"Siamo pronti"
Caterina sorrise, stringendo i pugni. Era quasi ora.

Lola era corsa immediatamente da Sebastian e Maria.
"Quella serpe" aveva sibilato lei in risposta "Non possiamo permettere che scopra della bambina. Annie e Bash sono in pericolo, dobbiamo fare qualcosa"
Bash aveva immediatamente chiamato la balia e stavano cercando di trovare una soluzione.

"Agnes" riprese Sebastian, rivolgendosi alla balia "C'è un posto dove tenere al sicuro la bambina?"
La povera donna tremava: andare contro alla regina madre significava andare contro alla corona. Se l'avessero smascherata, le avrebbero tagliato la testa.

Maria appoggiò le mani su quelle di lei, e sorrise:
"Comprendiamo di chiedervi molto, Agnes, ma vi prometto che faremo tutto ciò che è in nostro potere per tenervi al sicuro"

Lei annuì lentamente, e parlò con voce incerta:
"C'è una capanna a nord da qui, al limitare del bosco. Lì ci abita mia sorella con nostro nipote, nessuno sa che vivono lì. La bambina là sarà al sicuro"
Maria sospirò di sollievo:
"Grazie, grazie Agnes!"
Bash la guardò con riconoscenza:
"Vi saremo sempre debitori"
Lei sorrise imbarazzata, chinando lentamente il capo.

Gli zoccoli dei cavalli battevano sulla pietra scandendo il ritmo del galoppo. Sebastian sentiva l'aria baciargli le guance, infilandosi fra i suoi capelli scuri.
Il profumo del suolo della foresta gli riempì le narici: casa. Adorava il profumo degli alberi bagnati e umidi. La foresta era sinonimo di libertà, i movimenti armoniosi del cavallo si fondono con quelli del corpo umano. Si diventa una cosa sola.
La bambina fra le sue braccia si era appisolata. Sorrise guardandola. Il movimento del cavallo l'aveva cullata come una dolce ninna nanna. Le ricordava lui.
Uscendo dal sentiero, vide in lontananza la casetta indicata da Agnes, ma sui suoi occhi scuri passò un'ombra di preoccupazione. Maria non era ancora arrivata.
Qualcosa era andato storto.

Maria sudava freddo. Il cavallo sembrava percepire il suo nervosismo: nitriva e muoveva confusamente il muso.
Lei lo accarezzò distrattamente, tentando di tranquillizzarlo. E tranquillizzare anche se stessa.
Era scampata alla corte di Francia per miracolo. Lord Hugo l'aveva messa alle strette, ed era sicura che fosse opera di Caterina. Inoltre Enrico era già in viaggio, non avrebbe tardato molto ad arrivare.
Si scostò i capelli dal viso, lanciando il cavallo al galoppo. Sentiva il fiato di Caterina solleticarle il collo. Le mancava il respiro. Ma doveva andare avanti. Avanti.
Maria era uscita di soppiatto dal castello ma lord Hugo l'aveva vista mentre saliva a cavallo. Le aveva fatto un sacco di domande, e lei era stata il più convincente e autoritaria possibile. Ma non era sicura che fosse stato abbastanza. Probabilmente l'avevano seguita. Maria strinse le ginocchia, e colpì il cavallo con i talloni.
Il frisone si lanciò al galoppo, calpestando le foglie secche.

Quando vide Bash che la aspettava al limitare della foresta di sentì mancare per il sollievo.
"Maria! Oh, Maria"
Bash la avvolse fra le braccia, stringendola forte.
"Ero preoccupato, che cosa è successo?"
Lei non rispose subito. Si godette la sensazione di protezione che l'aveva pervasa non appena l'aveva visto. Non volevo ammetterlo, ma tremava. Era davvero spaventata che avessero potuto scoprirli.
Sebastian sembrò capire, e le baciò la fronte.
Maria si scostò e sorrise:
"Andiamo"

La sorella di Agnes li accolse in casa con i più onorevoli riguardi. La casetta era piccola e di pietra, con un'unica stanza: c'era la cucina, un letto, un grande tavolo di legno, e due sedie a dondolo davanti al camino acceso.  Era calda e confortevole, rustica, proprio di campagna.
Un bambino curioso guardava Maria da dietro la gonna della zia: era moro e con gli occhi scuri, alto e mingherlino.
"Grazie di cuore, ci rendiamo conto di chiedervi tanto" stava dicendo Sebastian
"Oh sciocchezze vostra grazia. Ho visto quello che fate per noi, il vostro popolo" guardò Bash e Maria "Siete due persone di buon cuore, gentili e leali. La Francia è in ottime mani".
Aveva preso Annie fra le mani, e la piccola dormiva seneramente. Maria si avvicinò e le baciò la testa:
"Ci vediamo fra qualche giorno" sussurrò dolcemente.

D'un tratto, sentì Bash prenderle il polso, stringendoglielo forte. Si zittirono tutti. Quando parlò, la sua voce era irriconoscibile:
"Sono qui".





---------------------SPAZIO AUTRICE-------------------
Heylaaaaa
scusatemi tantissimo per l'inattività ma ho avuto vari problems con scuola, famiglia eccetera. Però niente mi fermerà soooo im back bitches ;)
Allooora la piccola Annie ora è al sicuro... Oppure no?
Continuate a seguire questa storia per scoprirlo!!

Anna <3

P.S. ho iniziato a vedere HAIKYUU e sono leggermente fissata con Kageyama: he's my baby boyyyy! Nishinoya invece è la mia cutie pie aaaaa sono meravigliosi aaaaaa

Il coraggio di una scelta || MashDove le storie prendono vita. Scoprilo ora