CAPITOLO 34

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Francesco aveva capito ciò che voleva dirgli ancor prima che Maria parlasse.
"Francesco, ascoltami.."
Lui scosse la testa, troppo incredulo per poter parlare. Dopo tutto quello che avevano passato, dopo averla aspettata per anni, dopo aver sopportato che i suoi sorrisi fossero rivolti al suo fratellastro... questa fu la goccia che fece traboccare il vaso.
"Perché? Io ti amo, avrei potuto renderti felice più di ogni altra cosa!"
"Lo so, Francesco, sai che ne sono consapevole..." Maria aveva la voce rotta, aveva paura di non riuscire a continuare
"Sono stato cresciuto col solo scopo di regnare sulla Francia e sposare la regina di Scozia. Lascerei mio padre, rinnegherei il mio nome pur di stare con te, Maria"
Lei cominciò a piangere: sentiva che le sue parole erano sincere, e le arrivarono dritte al cuore. Tutte quante. Come piccole schegge di vetro le sentiva conficcarsi nella carne.
"Quando sei arrivata qui non volevo che fra noi nascessero sentimenti" cominciò, con un sorriso amaro "Non volevo che il nostro matrimonio andasse in frantumi come quello di mio padre e di mia madre. Quando ti ho vista scendere dalla carrozza, ho capito che sarebbe stato più difficile del previsto. Eri bellissima, e il tuo sguardo aveva subito catturato la mia attenzione. Come se stessi scrutando ogni cosa per avere il controllo della situazione."
Maria ansimò, cercando disperatamente di prendere aria.
Lui sorrise, e continuò:
"Nei giorni seguenti mi hai dato prova della tua incredibile intelligenza e astuzia. La tua determinazione e il tuo coraggio coronavano la tua figura dandoti un'aria regale ovunque andassi. E il tuo sorriso..."
Fece una pausa, e puntò gli occhi nei suoi:
"È stato quello a fare definitivamente crollare i muri che avevo disperatamente tentato di costruire. Mi hai fatto provare cose che non avevo mai provato in vita mia, nemmeno con Olivia. Tu sei ciò che vede -Francesco-, non -il delfino di Francia-, sei l'unica persona che mi è entrata nel cuore, senza neanche che me ne accorgessi. Per te, la porta è sempre stata aperta"
Si avvicinò a Maria, e le asciugò le lacrime con i pollici:
"Posso renderti felice. Siamo due sovrani, siamo stati cresciuti ad essere come tali, insieme porteremo Francia e Scozia al loro massimo splendore. Non ci sono altre parole per esprimere quello che provo per te, se non queste. Ti amo."
Quelle cinque lettere le arrivarono addosso come uno schiaffo violento. Doveva riprendere il controllo di se stessa, e delle sue emozioni.
"E so che anche tu mi ami. Dimmelo, Maria" disse lui sorridendo, mentre i suoi occhi brillavano per le lacrime che stava disperatamente tentando di trattenere:
"Dillo. Ad alta voce"
Maria si morse l'interno della guancia, e finalmente riuscì a parlare:
"Io ti amo, Francesco"
"Continua. Dimmi anche il resto. Ho bisogno di sentirtelo dire"
Stava parlando con dolcezza, Maria sentiva la sua voce sfiorarla come una carezza; ma aveva una nota tormentata, rotta, angosciata.
"Ma amo di più Bash"
Francesco chiuse gli occhi, e una lacrima scese a bagnargli la guancia. Sorrideva, e Maria stava tentando con tutta se stessa di non buttarsi fra le sue braccia e asciugargli le lacrime.
Poi lui si scostò, e si diresse verso la porta.
"Ti auguro ogni felicità" le disse, prima di chiudersi la porta alle spalle.

Maria, rimasta sola, pianse amaramente. Aveva appena spezzato il cuore di un uomo che amava.
Quando Caterina bussò, Maria si era pulita il viso e aveva tirato via le lacrime con una pezza di stoffa. Sperava che anche il suo dolore si potesse tirare via come le sue lacrime; ma la stretta al cuore persisteva.

"Ebbene, avete fatto la vostra scelta?"
Enrico era seduto sul trono, accanto ad un sacerdote, ed era visibilmente annoiato. L'unica cosa che gli interessava era ottenere il trono inglese, ed era disposto a tutto per di raggiungere il suo obiettivo.
Maria non riusciva quasi a respirare, e si meravigliò quando la sua voce uscì sicura e decisa:
"Sì"
Caterina le rivolse uno sguardo di sbieco, ma la regina di Scozia aveva gli occhi puntati sul re. Poi, li spostò su Bash. E il tempo si fermò.
Lui capì immediatamente quale scelta ella avesse preso e allungò una mano verso di lei. Maria, con le lacrime agli occhi, la prese, intrecciando le dita alle sue. E riprese a respirare regolarmente.
Non incrociò gli occhi stizziti di Caterina, e sapeva che Francesco aveva nascosto le sue emozioni sotto una maschera di indifferenza.
"Molto bene, allora. Spero che abbiate preso la decisione più saggia, ma state intraprendendo il cammino più tortuoso"

Sebastian annuì, e tirò Maria più vicino a sé:

"Proteggerò la regina di Scozia e il regno francese a costo della mia vita"

Francesco si limitò a distogliere lo sguardo, ma, quando Maria lo guardò, tentò di sorriderle. I suoi occhi erano pieni di dolore, e lei si trattenne a stento dal correre ad abbracciarlo. Strinse più forte la mano di Bash, e si lasciò tranquillizzare dal suo calore.

Venne convocato il sacerdote di corte, e ufficializzarono le nozze quella notte stessa. La cerimonia finì prima che Maria potesse accorgersene, e, dopo qualche ora, era sdraiata a letto, aspettando che suo marito si coricasse.

L'anello brillava sotto i raggi della luna. Era successo tutto talmente in fretta... Doveva ancora realizzare tutto. Era sposata. Era ufficialmente diventata la moglie del figlio illegittimo del re di Francia. Sua madre, la Duchessa di Guisa, non avrebbe mai permesso che ciò accadesse. Ha sempre anteposto i bisogni del regno ai propri; prima la politica, le guerre, le alleanze, l'economia. Maria sospirò: aveva fatto esattamente il contrario.

"Ehi, ti senti bene?" Sebastian indossava una larga camicia di lino e aveva ancora i capelli bagnati. Le baciò la fronte, e si sistemò accanto a lei. Maria inspirò il suo profumo:

"Sto bene, è solo che... è successo tutto così in fretta. Il nostro matrimonio me lo immaginavo diverso"

Lui sorrise dolcemente, guardandola negli occhi.

"Possiamo sempre organizzarne un altro"

"Ma che dici, ormai siamo già sposati!"

"Potremmo organizzare una cerimonia solo per noi due. Al tramonto, in riva al mare. Solo tu, ed io"

"Solo noi due? Non sarà una cerimonia un po' noiosa?" replicò Maria scherzando

"Non ho bisogno di nessun altro, apparte te"

La sincerità nei suoi occhi era così intensa ed evidente da farla arrossire.

"Ho avuto paura, Maria. Non riuscivo a sopportare il pensiero di perderti"

"Bash..."
"Ti prego, promettimi che resterai al mio fianco per sempre" fece una piccola pausa, e un sorriso gli increspò le labbra "moglie".
Maria si sentì avvampare. Tentando di non tremare, gli si accoccolò al petto.
"E tu prometti di restare al mio"
Sebastian allungò una mano, e intrecciò le dita con quelle di lei.
Cominciò a baciarla, dolcemente, partendo dalla fronte. Poi scese sugli occhi, e le baciò una guancia.
Preso da un impeto improvviso, le sfilò la veste da notte.
Maria sentiva crescere il desiderio a e il disperato bisogno che fosse più vicino. Bash salì con un dito ad accarezzarle le labbra, aprendogliele leggermente.
Quando finalmente la baciò, lei gli infilò le dita nei capelli, tirandoglieli leggermente. Il gemito roco che scosse Sebastian le provocò brividi in tutto il corpo.
Lui si sistemò sopra di lei, e cominciò a scendere: le morse il collo, e le lasciò una scia di baci per tutti il torace.
Maria ansimava, non riusciva a pensare a niente che non fosse il calore di Bash e la sensazione delle labbra sulla sua pelle.
Titubante, sfiorò con le dita il lembo dei suoi pantaloni, e salì per sfilargli la camicia. E lo vide in tutto il suo fascino.
Il petto prorompente, gli addominali scolpiti, la sua espressione dolce e bramosa al tempo stesso. Maria voleva assaporare ogni cosa, toccare ogni singolo centimetro, marchiare a fuoco quel corpo perfetto.
Tracciò dei cerchi sull'incavo del collo, e sui muscoli guizzanti. Quando Bash emise un gemito strozzato, capì di aver trovato il punto giusto.
Lo baciò, lo accarezzò, lo esplorò. La passione che la travolse quella notte la lascio confusa e felice. E quando Sebastian, mentre i loro corpi nudi erano intrecciati, le sussurrò all'orecchio:
"Ti amo da impazzire"
Maria si sentì come se avesse toccato il cielo con un dito.

Il coraggio di una scelta || MashDove le storie prendono vita. Scoprilo ora