CAPITOLO 20

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L'inverno era alle porte, e in paese ci sarebbe stata la fiera abituale. Alla corte di Francia fervevano i preparativi per la festa di Natale, ma Enrico e Carlo, i fratellini di Francesco, erano molto tristi. Maria era rimasta molte volte a giocare con loro, e gli chiese preoccupata che cosa non andasse:
"Beh... C'è la fiera di inverno, e tutti i servitori parlano dei bambini che giocano, delle bevande calde e delle ciambelle appena sfornate... A noi piacerebbe tanto andarci" disse Enrico, tenendo gli occhi bassi.
"Non siete mai andati? E perché mai?"
"La mamma non voleva che giocassimo con gli altri bambini, ci diceva sempre che sarebbero stati cattivi con noi".
Maria sospirò, maledicendo Caterina in silenzio, poi si rivolse ai bambini con dolcezza:
"Che ne dite se io e Bash vi accompagnassimo? Potrei vedere che ne pensa, e magari..."
"SIIIIIIIII" urlarono di gioia i bambini, senza lasciarla finire, e le si buttarono addosso "Grazie, Maria!".
Si strinsero a lei e corsero via ridendo. Lei li guardò, improvvisamente invidiosa: li avrebbe mai avuti lei dei figli?
"Sono adorabili, non è vero?" disse Kenna, affiancandola all'improvviso.
Maria sorrise:
"Sono deliziosi. Sono tanto soli qui a corte, vorrebbero dei bambini con cui giocare, e mi sono offerta di accompagnarli alla fiera"
"È una splendida idea! Bash ne sarà entusiasta!" esclamò lei contenta.

"Assolutamente no" disse Bash, scuotendo la testa.
A Maria crollò il mondo addosso:
"Come scusa?"
"Non manderò i miei fratelli in mezzo alle belve senza protezione, soprattutto dopo quello che è successo ad Alec"
"Ma ci saranno le guardie, gli staremo sempre vicino, non li perderemo un attimo di vista, e...."
"È troppo rischioso, Maria. Mi dispiace, ma non posso fare ciò che mi chiedi"
"E non pensi alla loro felicità? Bash, erano così felici quando gli ho fatto questa proposta, ti chiedo di ripensarci, per favore" 

Una delle cose più difficili per Bash era sempre stato quello di dire di no a Maria, proprio non ci riusciva; ma era capace di tenerle testa:

"Maria vorrei accontentarvi con tutto il cuore, lo sai. Ma i nobili non hanno ancora accettato la mia possibile legittimazione, hanno tentato di uccidermi pochi giorni fa, io non credo che sia il caso."

"Pensi che tenerli chiusi in gabbia qui al castello sia più sicuro? L'attentato alla corona è stato fatto nella sala del trono, qui a corte" replicò lei, alzando la voce "Qui non saranno più al sicuro che altrove, e lo sai"

Lui guardò altrove, serrando la mascella:

"Non lasceranno il castello, e questa è la mia decisione finale."

"Bene" ribattè gelida, uscendo dalle sue stanze. Non incrociò lo sguardo di nessuno, sentendosi sempre più irritata dopo ogni passo che faceva. Com'era possibile che fosse così ostinato e cieco? L'unica cosa che lei desiderava era rendere felici i principi... D'altro canto capiva anche che lui aveva a cuore più di ogni altra cosa la loro sicurezza, e che stava facendo tutto per tentare di proteggerli. Però, che testardaggine!
<Proprio come te> le avrebbe rinfacciato Lola, e sorrise al pensiero. Decise di uscire a cavallo, per schiarirsi le idee, e chiese alle sue dame di accompagnarla; loro accettarono entusiaste e corsero a mettersi in abito da equitazione.
Gli stallieri prepararono I cavalli: tre arabi bianchi per le sue amiche, e un bellissimo frisone femmina per Maria. Era stato un regalo di Bash, e lei lo adorava: l'aveva chiamata Skyline, perché quando le era in groppa alla regina di Scozia sembrava di volare.
"Ehi bellezza" le disse dolcemente, porgendole una mela; lei nitrì, felice. Mise il piede sulla staffa, e si diede lo slancio necessario ad issarsi in sella. Diede un colpo coi talloni, e partirono insieme, gli zoccoli dei cavalli che accompagnava le loro risate. Il paesaggio che si offrì ai loro occhi era bianco e sconfinato, e piccoli fiocchi di neve si adagiarono sui loro capelli, facendole sembrare regine incoronate di fiori. Maria adorava la neve, la faceva tornare bambina, quando faceva a palle di neve con suo fratello Giacomo, e poi in Francia con Francesco... Questo ultimo ricordo le fece partire un forte dolore al petto, e lo scacciò dalla mente, concentrandosi solo sul presente.

Si fermarono sopra una collina e volsero lo sguardo verso il basso; e Maria si stupì di non riuscire a sentire le risate dei popolani che si divertivano alla fiera. 

"Forse sono tutti a pranzo" suggerì Kenna, pensierosa

"Alle 11 del mattino? E' un po' presto, non ti pare?" rispose Lola, sorridendo

"E' meglio se torniamo a corte, magari è successo qualcosa" fecero un segno alle guardie e tornarono verso il castello immediatamente. Man mano che si avvicinavano sentivano vosi contente che sovrastavano il nitrito dei cavalli, e la regina di Scozia non sapeva che cosa pensare. Videro una grande fila di gente alle porte della reggia che spingevano per entrare, e così le guardie le scortarono dalla parte opposta, facendole entrare senza problemi. Maria si diresse immediatamente da Bash per chiedergli spiegazioni, e lo trovò impegnato ad impartire ordini alle guardie e ai nobili.

"Bash, che succede?"

Lui congedò i suoi interlocutori con un cenno, e prese le mani di Maria:

"Presto, vai ad indossare il tuo mantello invernale più bello, e raggiungimi all'ingresso fra dieci minuti. Ho una sorpresa per te" era così eccitato ed impaziente che a Maria venne da ridere, e corse a cambiarsi immediatamente. Puntuale come un orologio svizzero, lei raggiunse Sebastian, e le chiese di chiudere gli occhi:
"Ma Bash, che diavolo..."

"Chiudili, Maria" lei rabbrividì al suono della sua voce profonda, e li chiuse, sorridendo confusa. Lui le cinse la vita, e fece aprire le porte.

"Ora aprili!"

Maria eseguì gli ordini e spalancò la bocca per la sorpresa: davanti a lei c'era la fiera d'inverno. Era senza parole, sbalordita:
"Bash.. che significa? Io.."
"Ero rimasto molto turbato dal nostro litigio, e mi sono reso conto di aver esagerato. Volevo scusarmi con te, ma ti ho vista andare via a cavallo... così ho pensato di farti una sorpresa. Visto che andare alla fiera d'inverno sarebbe stato più pericoloso, allora.."

"Hai portato la fiera qui" sussurrò lei, felice "Oh, Bash, è stato un gesto così dolce!"

"Tutto pur di farti felice, Maria" 

Lo disse con un tono così tenero, così... protettivo, che lei non resistette, e poggiò le labbra sulle sue. Lui all'inizio rimase sorpreso, ma poi aumentò l'intensità del bacio, stringendola forte a sé. Maria gli mise le mani nei capelli, tirandoli dolcemente, e lui le mise le mani dietro la testa, avvicinandola più che poteva. Dopo qualche secondo si staccarono, e lei si appoggiò al suo petto:

"Ho sempre amato restare fra le tue braccia.. Mi fa sentire così.. al sicuro, so che non mi accadrà nulla se ci sarai tu con me"

Bash le baciò la testa, cullandola dolcemente:

"Maria, se sono ancora qui e ogni giorno sopporto i rischi, i doveri e le pressioni di corte è solo perché ci sei tu a darmi forza"

Rimasero abbracciati, mentre la neve li avvolgeva come un mantello freddo e delicato; poi Maria si sentì tirare la gonna, e vide che erano arrivati i due principi.

"Allora?" sorrise lei "Andiamo a divertirci?"

"SIIIIIIIIIII!!!!" urlarono Enrico e Carlo. Maria e Bash li presero per mano, e si avviarono, i loro passi impazienti attutiti dal candido manto che copriva il suolo. C'erano bancarelle di dolciumi, bevande calde, vestiti e gioielli, e moltissime persone che si fermavano a chiacchierare. Ad un certo punto, videro un gruppo di bambini che giocava con le biglie nella neve, ma Carlo ed Enrico erano spaventati, e si vergognavano; allora Bash li prese per mano, e li accompagnò.

"Ciao bambini! Vi servono altri due giocatori?"

Loro sorrisero, inchinandosi in modo impacciato:
"Certo! Come vi chiamate?"

Carlo guardò Bash, il quale annuì, incitandolo a parlare. Allora si presentò, seguito da Enrico, un po' più timidamente.

"Sapete giocare a biglie?"

"Oh, è uno dei nostri giochi preferiti!" e corsero a giocare insieme, ridendo come dei matti. Maria guardò con orgoglio e compassione con quanto amore Bash li trattasse, proprio come se fossero i suoi veri fratelli, e si commosse. Quando tornò da lei lo baciò sulla guancia:
"Sei così buono, Bash. I bambini ti adorano"

Lui ridacchiò:

"Almeno a loro piaccio!" alludendo ai nobili che ancora lo guardavano storto. Poi porse il braccio alla sua dama, come un vero nobiluomo: "Vogliamo buttarci nella mischia?"

Lei scoppiò a ridere, prendendo il suo braccio. E si incamminarono, insieme.

Il coraggio di una scelta || MashDove le storie prendono vita. Scoprilo ora