CAPITOLO 7

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Si staccarono, e Maria si rese conto di quello che aveva appena fatto: aveva tradito Francesco. 

"I-io d-dovrei rientrare" balbettò lei, voltandogli le spalle. Si alzò in fretta e si diresse verso il castello.

Il senso di colpa diventava più forte ad ogni passo che faceva, stringendole lo stomaco come una morsa indistruttibile. Si precipitò da una domestica, e le disse di chiamare le guardie perché si sarebbe coricata immediatamente; entrò nei suoi appartamenti, si preparò per la notte, e si stese a letto, chiudendo gli occhi. Ma il sonno non si decideva ad arrivare.

Sentiva ancora le labbra bruciare per il bacio travolgente, e allo stesso tempo delicato, di Bash; sentiva ogni brivido, ogni emozione come se stesse vivendo tutto quel momento. Le mani su di lei, che la stringevano come se volesse proteggerla, ma contemporaneamente la avvicinavano sempre di più, come se potessero fondersi in una persona sola. Il cuore di Maria cominciò a battere all'impazzata, e lei rinunciò a dormire; si mise al davanzale della finestra, tentando di trovare conforto al turbine di emozioni contrastanti che le sconquassavano l'animo. Cominciò a chiedersi se, dopotutto, il suo destino sarebbe stato quello di sposare Bash, per il quale era evidente che provasse molto di più rispetto all'amicizia che credeva. Poi la razionalità e i suoi doveri da futura regina ebbero il sopravvento, e la calmarono: Francesco era il suo futuro, e quello del suo paese. Sentimenti o meno, decise che avrebbe dimenticato tutto quello che era accaduto; compresi i suoi sentimenti per Bash. 

Lola passeggiava sola, nel giardino del castello; Maria aveva fatto il possibile, ma Enrico aveva fatto giustiziare Colin. Aveva abbandonato già da tempo l'idea di poterlo rivedere, però avrebbe voluto che fuggisse. Quello che la faceva sentire peggio era sapere che lui era innocente, ma allo stesso tempo ciò la rincuorava, perché avrebbe trovato la pace.  Non aveva più voluto pensarci, e aveva provato a distrarsi e a cercare conforto in braccia maschili per farle dimenticare il dolore; invano. Il cuore non smetteva di sanguinare, e voleva sperare con tutta se stessa di riuscire a trovare qualcuno che le risanasse la ferita. E in quel momento, mentre fissava l'orizzonte, sentì una voce; e lì conobbe Julien.

 Francesco si svegliò, ancora un po' stordito, e si accorse di non essere solo. Olivia era sdraiata accanto a lui. Subitò si scostò, atterrito: aveva davvero fatto l'amore con lei?? Aveva davvero tradito Maria? Poi vide che lei era vestita e ancora pettinata dalla sera prima, era impossibile che fosse ancora così impeccabile dopo una notte di passione, e di certo entrambi sarebbero dovuti essere nudi; sospirò di sollievo, mentre tentava di ricordare quello che fosse realmente successo. Vide un boccale di vino appoggiato alla sua scrivania, e i ricordi cominciarono ad affiorare: la sera prima c'era stata una festa, e Olivia aveva bevuto troppo, diventando allegra e indecorosa. Per evitare scandali e pettegolezzi l'aveva condotta nelle sue stanze, mentre lei continuava a bere dal boccale che in quel momento era sulla sua scrivania.  E dopo...

"Che ore sono?" chiese Olivia assonnata, con la voce impastata

"Il sole è già alto, saranno almeno le dieci" rispose lui, senza prestarle attenzione.

"Beh.. non vogliamo parlare dell'altra notte?" sussurò languida.

Lui si voltò di scatto, lo sguardo tagliente:

"Non è successo nulla fra di noi, Olivia" sbottò furioso, serrando la mascella.

"Certo.. allora come mai mi trovo qui? Di certo non per la mancanza di stanze e alloggi"

"Sono ancora assonnato e stordito, ma non sono stupido; e so per certo che ieri sera fra noi non  è successo niente, e non intendo lasciarmi convincere.  Tieni la bocca chiusa, Olivia: io amo Maria, adesso, non rovinare le cose."

Si infilò la giacca e gli stivali, prese la spada e uscì, lasciando Olivia imbronciata. Poco dopo, entrò Caterina, che già pregustava la vittoria:

"Allora? Lo hai fatto?"

"No" disse voltandosi, non riuscendo a sostenere lo sguardo furioso della regina madre

"Vuoi dirmi che sei riuscita a passare la notte qui... e non avete fatto NULLA?!"

"Ve l'ho detto, Caterina. Lui ama Maria, e anche ieri sera le è rimasto fedele, non mi ha permesso neppure di abbracciarlo"

"ALLORA USA ALTRI METODI, DANNAZIONE! Devi avere un po' di cervello in quella zucca, signorina mia; ebbene, usatelo.  E non tollererò errori una seconda volta"


"Vostra Grazia, Francesco di Valois per voi" annunciò una guardia; Maria si voltò, mentre un sorriso le faceva capolino sul viso, e fece segno di farlo entrare. Francesco aspettò che la guardia richiudesse la porta prima di andarle incontro e prenderle le mani con le sue; le baciò le nocche:

"Mi dispiace per ieri sera, avrei voluto averti sempre al mio fianco"

"Non preoccuparti, non sei certo rimasto solo. Olivia è ancora qui?"

Lui intercettò la nota di irritazione nella sua voce, e il suo umore migliorò ulteriormente: 

"La gelosia ti dona, mia regina" sussurrò ammiccando, cosa che fece ridere Maria

"Oh, ma smettila!" lo spinse scherzosamente

"Ah, è così che la metti?" chiese minaccioso, e Maria sbarrò gli occhi. Lui la prese sotto le ginocchia e la sollevò, a mo di principessa, come se fosse leggera come una piuma; lei rideva e si dibatteva, mentre lui la trasportava sul letto, spostandosi sopra di lei.

"Adesso volete ancora combattere con me?"

"No, pietà vi imploro" rise, arrendendosi 

"Ora, il mio premio" le prese il mento fra le dita, e avvicinò le loro labbra, chiudendole con un lungo, bellissimo bacio. Maria si abbandonò alle sensazioni che scaturivano dentro di lei, mentre la dolcezza di Francesco le scaldava il cuore. I suoi capelli biondi le solleticavano la faccia, mentre le sue mani la carezzavano sulla schiena; sentì il suo respiro che le faceva venire i brividi, e sentì le sue labbra calde e morbide, e dolci... estremamente diverse da quelle passionali e brucianti di Bash. Si staccò all'improvviso, ansimando.

"Che c'è?" chiese Francesco sorpreso, mentre continuava a baciarle il collo, i lobi delle orecchie e il viso

"N-niente, è... non è un po' sconveniente tutta questa passione?" inventò sul momento

Lui sorrise sulle sue labbra:
"Sei la mia fidanzata. Ormai si dovranno abituare a tutto questo" e tornò a baciarla; Maria, però, aveva la testa altrove.

Scesero per fare colazione in giardino, sotto i raggi del sole, con le mani intrecciate, ridendo come bambini; poco prima di scendere, videro Sebastian. Maria trattenne il respiro, mentre Francesco gli andò incontro:

"Fratello!" lo abbracciò felice "Buongiorno. Ieri sera vi ho visto annoiato, le danze non sono state di tuo gradimento?"

"Lo sai come sono" ribattè lui sorridendo "Preferisco la foresta ai grandi banchetti" 

Mentre proseguiva, i suoi occhi incrociarono quelli della regina di Scozia, che sentì il cuore aumentare i battiti, come una lepre inseguita da un lupo affamato; ma nascose tutto dietro una maschera di gelida formalità, facendogli un inchino, e tornando verso il giardino con Francesco. 

Forse, dopotutto, nel suo cuore c'era spazio per entrambi; sperava solo che, col tempo, avrebbe imparato ad amare Francesco più di Bash.


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