CAPITOLO 29

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La sorella di Agnes zittì il bambino, e indicò la porta di uno sgabuzzino ai futuri sovrani di Francia.
"Lì dentro. Nascondetevi, presto!"
Bash prese la mano di Maria e la trascinò dentro: era una stanza piccola, alta e stretta. La regina di Scozia si accoccolò al petto di Sebastian, e lui la circondò con le braccia, proprio per proteggerla. C'erano dei sacchi di grano a terra, e lei dovette fare di tutto per non caplestarli.
Senti il cuore di lui martellare forte. C'era un silenzio innaturale, sceso su tutta la casa.
D'un tratto, il rumore secco di una porta sbattuta. Bash pose una mano sulla bocca di Maria appena poco prima che gridasse. La voce di Hugo gli arrivò melliflua alle orecchie.
"Dov'è la bambina?"
"Salve mio signore" sentirono rispondere la sorella di Agnes. Non c'era traccia di incertezza nella sua voce. Maria sentì un moto di ammirazione propagarsi dentro di lei.
"Di che cosa state parlando?" riprese la signora
"Non mentitemi. Abbiamo visto dei cavalli poco lontano, sappiamo che sono qui"
C'era un piccolo spiraglio fra le assi di legno della porta. Maria si sporse per guardare.
La sorella di Agnes teneva il bambino nascosto dietro la sua gonna, mentre stringeva i pugni. Sembrava calma, ma Maria percepiva la sua tensione.
"I-io vivo qui sola con mio nipote, e ogni tanto aiuto mia sorella a tenere i bambini. Sono una balia, e-"
"Si certo" disse una guardia, entrando precipitosamente. Con un cenno agli altri uomini, si divisero fra le stanze, cercando e rovistando.
Hugo osservava tutti dall'ingresso, con un ghigno impresso in volto.
-Caterina sarà orgogliosa di me- pensava soddisfatto.
"E qui dentro?"
Quando la sorella di Agnes vide uno delle guardie reali fermi davanti alla porta dello sgabuzzino, i suoi occhi tremarono leggermente.
"C-ci teniamo il grano, e le scorte per l'inverno"
"Vediamo"
E l'uomo prese la spada e infilò la lama nella porta.

A Maria occorse tutta la sua forza di volontà per non gridare. La lama era affondata fino a toccare la parete dietro di lei, a pochi centimetri dal suo viso. Il suo terrore lo vedeva riflesso negli occhi di Bash.
L'uomo ritirò la spada, ma preparò un secondo affondo.
Maria vide che questa volta la lama sarebbe stata troppo veloce, non ce l'avrebbe fatta a schivarla. Chiuse gli occhi, trattenendo il respiro.
Poi sentì qualcuno che la spostava bruscamente, e l'inconfondibile rumore di carne lacerata. La spada aveva deciso il braccio destro di Bash. Lui l'aveva scostata per proteggerla, anche a costo di ferirsi lui stesso. Maria sentì le lacrime inondarle le guance, ma non parlò.
"Ah, qui c'è qualcosa!" esclamò l'uomo dall'altra parte della porta.
Con uno sguardo di dolore, Sebastian rovesciò uno dei sacchi di grano, spargendolo per terra.
"Ah, è solo grano"
Maria fu quasi certa di sentire il sospiro di sollievo della sorella della balia di corte. Non riusciva a respirare. Sentiva ancora il freddo della lama a pochi millimetri dalla sua candida pelle bianca. E Bash.... Bash era ferito. Vedeva il sangue sgorgare dalla ferita aperta, ma lui sorrideva, sollevato.
La regina di Scozia non si sforzò di trattenere le lacrime. Tutto quello che riusciva a vedere erano gli occhi blu di Bash che la guardavano: oceano e mare intrisi e fusi insieme. Era vivo. Stavano bene.
"TROVATA!!" Si levò un grido, e poi videro un uomo accigliato che teneva una bambina che strillava. Maria soffocò un grido, ma non poté muoversi.
Guardarono Annie piangere, mentre, tra le braccia di lord Hugo, veniva portata via, lontana da loro. Probabilmente, Caterina l'avrebbe uccisa. Soffocò un gemito di dolore, e si strinse di più a Bash.
Lei non poté vederlo, ma qualcosa dentro di lui si era appena spezzato per sempre. Annie. Aveva giurato di proteggerla, di crescerla con amore.
"Grazie per la collaborazione, signora"
La balia era pallidissima, e li accompagnò dai cavalli. Quando sentirono gli zoccoli dei cavalli farsi sempre più lontani e distanti, uscirono dalla piccola stanzetta.
"BASH! Bash, stai bene?"
Lui era caduto a terra. Senza il sostegno del muro, aveva sentito la testa girare, e le ginocchia avevano ceduto.
Maria gli pose la testa sul suo grembo, mentre chiedeva ad Agnes una benda per fasciargli la ferita.
"Annie..." sussurrò lui, facendo come per alzarsi "Devo andare a riprenderla..."
"Shhhh, risparmia le forze. Ce la riprenderemo, te lo prometto"

"Non vi saremo mai abbastanza grati, avete rischiato tantissimo nascondendoci alla corte. Grazie, grazie di cuore!"
La sorella della balia era rientrata, e stava aiutando la regina di Scozia a curare il braccio di Sebastian. Lei sorrise, imbarazzata:
"È stato un piacere... M-mi dispiace per la bambina..."
Maria sentì una fitta al petto:
"La riprenderemo. Ne sono certa"

"Zietta?"
Una vocina timida e impacciata si intromise nella conversazione.
"Dimmi, Shoyo, cosa c'è?"
Lui entrò nella stanza con una bambina in mano, e Maria sentì gli occhi inumidirsi.
"Annie!"
Bash sussultò, aprendo gli occhi di scatto.
"Annie! Sei qui!!"
"L-l'avevo nascosta dentro un cesto, non se ne sono accorti" spiegò il bambino, arrossendo.
Depose delicatamente la bambina fra le braccia di Maria, che la cullò, stringendola forte.
Bash prese una manina fra le sue, baciandogliela piano.
"M-ma allora, la bambina che hanno portato via....?"
"Si chiama Sophie, l'abbiamo trovata qualche giorno fa davanti alla nostra porta. Spero che stia bene" sospirò la balia, scostando lo sguardo. Poi tornò a guardare Bash:
"Mio signore! La benda è già inzuppata di sangue. Andiamo, Shoyo, servono acqua e bende pulite"
Maria si alzò. Annie dormiva, la piccola boccuccia socchiusa.
La poggiò sopra un cuscino, sfiorandole la testa con la punta delle dita.
Bash represse un gemito di dolore, e l'attenzione di Maria tornò subito a lui.
"Potevi farti molto male, Bash, perché l'hai fatto? Ti sei f-ferito, i-io avevo..."
La mano di lui salì a prenderle una ciocca di capelli, sistemandoglieli dietro l'orecchio.
"Ne è valsa la pena" rispose, guardandola con amore "Sono contento che tu stia bene"
Lei sentì il viso avvampare, e strinse la mano di Sebastian fra le sue.
"Maria..." iniziò lui, protendendosi verso di lei "Io..."
La voce della balia li fece sobbalzare, e Maria si scostò, arrossendo.
"... su, Shoyo, svelto!! Servirà anche una coperta per la bambina, e del latte caldo. Dopo vai a prendere la legna per il fuoco. Scusatemi, vostre grazie" disse sorridente.
Bash cercò la mano di Maria, e intrecciò le dita alle sue. La sua stretta e i suoi occhi sembravano dire:
-Sono felice che tu sia con me. Ti amo. Ti proteggerò sempre-

Restarono in quella casetta fino a pomeriggio inoltrato. Il braccio di Bash era fasciato, e la ferita era stata ricucita alla perfezione.
"Grazie, grazie di cuore per tutto!! Per Annie, per Bash, per ogni cosa"
In risposta, la signora cullò la bambina, sorridendo dolcemente.
"Lo rifarei con piacere"

Lasciarono la bambina nascosta nella casetta: le guardie reali non l'avrebbero più cercata lì.
Procedendo separati, Maria e Sebastian tornarono a corte al calar del sole.
Lord Hugo li attendeva, con un sorriso sghembo cucito sul viso.
Maria, non appena vide entrare Sebastian (ovviamente fingendo stupore nel vederlo ferito) lo fece visitare da Nostradamus; egli gli diede un unguento, e gli raccomandò di restare a riposo.

"Annie è al sicuro"
Erano abbracciati, le morbide coperte che avvolgevano i loro corpi profumavano di primavera. Maria aveva appoggiato la testa sul petto di Bash, e sentiva il battito del suo cuore.
Tum. Tum. Tum. Tum.
Andava a ritmo con il suo respiro. Sentì una mano infilarsi fra i suoi capelli, continuando a muoversi delicatamente. Le braccia di Bash la strinsero più forte, avvicinandola sempre di più.
"Si" sussurrò Maria "Sì, è al sicuro"
La giornata era stata ricca di emozioni, e la regina di Scozia sentì i suoi occhi chiudersi lentamente. Prima di cadere fra le braccia di Orfeo, le sembrò di sentire una voce:
"Ti proteggerò a costo della vita"
La voce profonda e dolce di Sebastian la accompagnò nel mondo dei sogni.
Si addormentò con un bellissimo sorriso sulle labbra.

Il coraggio di una scelta || MashDove le storie prendono vita. Scoprilo ora