CAPITOLO 24

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Bash sentì il respiro di lei farsi regolare: si era addormentata, sfinita. Lui invece era sveglissimo, il cuore a mille. Lei gli aveva davvero appena detto che lo amava? Sembrava troppo bello per essere vero, e Maria si era addormentata come se non fosse successo nulla di strano. Ma quel "ti amo"rimbombava nella testa di Sebastian, la bellissima dolce voce di Maria che era stata capace di accettarlo e capirlo come nessun altro aveva mai fatto prima. Si rilassò, e le baciò la fronte:
"Anch'io ti amo. Non sai quanto" sussurrò al buio, addormentandosi al suo fianco.

Il giorno dopo Maria si svegliò di ottimo umore: era fresca e riposata, e al suo fianco era sdraiato Bash, ancora addormentato. Aveva le labbra leggermente incurvate in un sorriso, il respiro regolare; dormiva profondamente come un bambino, e le dispiacque da morire svegliarlo.

"Bash.." lo chiamò, bisbigliandogli all'orecchio "Bash è mattina"

Lui mugugnò, voltandosi dall'altra parte; lei continuò a chiamarlo:

"Ancora cinque minuti..."

Lei sorrise, e lo baciò sulle labbra. Lui spalancò gli occhi, poi la strinse a sé:

"Sei sveglio adesso?"

"Se ti dico di no... lo farai di nuovo?" 

Maria scoppiò a ridere, spingendolo delicatamente via, andando a vestirsi; ma si sentì tirare per il braccio, e un attimo dopo le labbra calde di Bash erano nuovamente sulle sue. 

"Non possiamo, Bash... non sei ancora il futuro erede secondo il Vaticano e il mondo, e stare a letto insieme prima del matrimonio... Se ci trovassero chissà cosa direbbero di noi"

"Non mi interessa di quello che pensa la gente. Voglio stare con te"

Intrecciò le dita alle sue, baciandole la mano.

"Sai che anche io lo desidero, ma per ora non è possibile. Adesso vestiti ed esci, devo chiamare le domestiche e devo cambiarmi"

Lui alzò gli occhi al cielo, però poi uscì, facendo chiamare le serve. Il sorriso non abbandonò mai le labbra di Maria, neanche per un istante. 

Poco dopo entrarono Kenna, Lola e Greer, e tutte e tre capirono immediatamente che cosa fosse successo:

"Vogliamo sapere TUTTO!!" gridò Kenna, eccitata. Scoppiarono a ridere, e Maria cominciò a raccontare. 

Una donna stava entrando in quel momento al castello. Aveva i capelli arruffati, la schiena dolorante, un'espressione sofferente in viso; la pancia era rigonfia, sentiva che presto il suo piccolo sarebbe nato. Accarezzò il suo pancione, sorridendo sfinita:

<Manca poco, tesoro mio. Spero di trovarti un posto sicuro dove crescerti>

Come se l'avesse sentita, il piccolo diede un piccolo calcetto nella parte bassa del ventre, causandole un sussulto. Strinse i pugni, e si decise a continuare a camminare; quando arrivò ai cancelli della corte, sentì mancarle il respiro. Le cedettero le ginocchia e le sfuggì un gemito di dolore.

"Hey! Va tutto bene??" 

Non riuscì a rispondere, ansimando per lo sforzo di tenere gli occhi aperti; sentì un braccio forte che la sosteneva, ma ormai le forze la stavano abbandonando. L'uomo la chiamava, le stava chiedendo di resistere, però la sua voce sembrava lontana e flebile, quasi fosse l'eco di una caverna solitaria. 

"Bash..." riuscì a sussurrare, prima di perdere i sensi "Ho bisogno di... Bash" 

"Vostra maestà! Vostra grazia!!"

Alec fece irruzione nella sala del trono: c'erano Bash e Maria intenti a prendere decisioni sulle insurrezioni insorte in Provenza, con i nobili a dare il loro contributo. La guardia stava facendo da sostegno alla ragazza trovata davanti alle mura, che si era lentamente ripresa; Sebastian scambiò uno sguardo con la donna, e congedò i presenti. Maria guardava Alec interrogativamente:

Il coraggio di una scelta || MashDove le storie prendono vita. Scoprilo ora