CAPITOLO 32

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Maria era rimasta chiusa nelle sue stanze per tutto il resto della mattinata. Il solo pensiero di poter rivedere Francesco le faceva tremare le gambe.
No, non l'aveva dimenticata. Gliel'aveva letto negli occhi; quegli occhi che anche lei un tempo adorava.
Era cresciuta andando incontro ad futuro già scritto per lei: avrebbe sposato Francesco di Valois, suo promesso sposo dall'età di sei anni. Nel convento delle suore, aveva ripensato spesso a lui: ai loro giochi, alle loro risate, a quanto adorassero nascondersi dai reali nel giardino della corte francese.
Aveva incontrato Bash dopo il suo arrivo ufficiale alla corte. Sorrise al ricordo della prima volta che l'aveva visto: aveva gli occhi così luminosi e profondi da potercisi perdere dentro con un solo sguardo. I suoi capelli scuri le ricordavano il manto lucente dei frisoni, gli splendidi cavalli che entrambi preferivano.
Certo, in quel momento era fidanzata ormai ufficialmente col delfino di Francia, si erano visti poche volte. Anche Francesco le aveva fatto trascorrere momenti indimenticabili.
Le piaceva quando la sorprendeva. Sbucava all'improvviso da dietro un corridoio, e la tirava in un angolo per tenerla fra le braccia. Il primo bacio, sotto i raggi del sole.
Maria sospirò, premendosi il cuscino sul volto arrossato. Le era mancato. Nonostante avesse avuto Sebastian sempre al suo fianco, Francesco le era mancato davvero.
Qualcuno bussò alla porta, e lei sobbalzò.
"Avanti"
"Maria"
Il suo cuore si fermò.
"Francesco" riuscì a dire con un filo di voce.
"Ho bisogno di parlare con te"

"I-io non capisco... La profezia... Io"
Maria era confusa, non era sicura di aver capito bene.
Francesco si avvicinò a lei:
"Le cose sono cambiate, adesso possiamo stare insieme. Le visioni di Nostradamus mostrano il nostro futuro insieme, la nostra famiglia"
"M-ma aveva predetto la tua morte, non-"
"Maria" il tono dolce della sua voce le fece alzare la testa. Le prese le mani, e sorrise:
"Non c'è più alcun rischio, Nostradamus l'ha visto. Sai che io non credo a queste cose, però anche le stelle sembrano essere dalla nostra parte"
Era troppo. La stanza prese a girare vorticosamente, le sembrava tutto troppo veloce, troppo irreale. Era passato troppo tempo dall'ultima volta che si erano toccati: aveva le mani piccole, la pelle liscia. I capelli biondi splendevano sotto la luce pomeridiana, i suoi occhi brillavano.
Il suo tocco gentile, il suo sorriso....
Maria si nascose il volto fra le mani.
"Maria, io..."
"Francesco" la sua voce risoluta stupì anche lei "Ti prego... Esci"
Lui indietreggiò, stupefatto. Lei si rifiutò di guardarlo in viso: era ferito? Addolorato?
"Ma c-cosa.."
"Per favore. Lasciami sola"
Francesco non disse nulla. Strinse i pugni.
Si diresse verso la porta, ma prima di uscire si voltò indietro.
Anche Maria aveva alzato lo sguardo su di lui. Passò tra loro una scossa elettrica che lei avvertì dai capelli alle punte dei piedi.
Sentì di nuovo l'impulso di buttarsi fra le sue braccia piangendo, di accoccolarsi fra le sue braccia. L'intensità di questi sentimenti la spaventò, e si riscosse.
Francesco si voltò, e se ne andò.

"Maria, vieni pure"
Lei si inchinò davanti al re, e si guardò intorno velocemente. Bash la guardava preoccupato, e gli occhi di Francesco non le si staccavano di dosso. L'intensità del suo sguardo la fece arrossire.
Impallidì quando vide anche Caterina, accostata alle guardie reali.
-Che diavolo ci fai lei qui?- pensò, sudando freddo.
"Perché mi avete chiamata, sire?" chiese.
Lui sorrise, e si schiarì la gola:
"Tutti voi sapete che cosa sta succedendo. Il trono d'Inghilterra è a portata di mano, e il Papa desidera che sia un sovrano cattolico a prendere il trono inglese. Ovvero, la nostra regina di Scozia, Maria Stuarda"
Caterina fece un gesto di stizza, ma non disse nulla. Enrico la ignorò.
"Ora, per fare sì che questo accada, tutta l'Europa deve vedere che ha la Francia dalla sua parte. Devi sposare mio figlio, Maria"
Lei annuì, decisamente sollevata. Sebastian le rivolse un dolce sorriso che la fece rilassare immediatamente.
"Sposerai Francesco" disse trionfante Caterina, sogghigando.
Scese il silenzio assoluto. Nessuno osava respirare. Maria sembrava congelata. Non riusciva a muoversi. Bash era ancora più confuso.
"Come sarebbe a dire?" disse, rivolgendosi alla regina madre.
"È ancora Francesco il legittimo erede al trono, sarà lui il consorte della regina di Scozia"
Francesco non disse niente, ma il suo sguardo si posò su Maria.
"Padre, cosa significa tutto questo? I nostri piani erano altri" ribatté Bash.
Enrico alzò le mani:
"Il ragionamento di Caterina è giusto. Francesco è ancora il legittimo erede al trono"
"... Desidero sposare Maria, padre" si intromise Francesco, guadagnandosi una truce occhiata dal fratellastro.
"Maria adesso è la mia fidanzata" disse Bash, ponendosi davanti a Maria come per proteggerla.
Maria si voltò a guardarlo, sorpresa. Era la prima volta che la definiva così davanti a tutti. Aveva gli occhi che brillavano, sembrava che gli bruciasse dentro un fuoco color blu cobalto. La sua determinazione la colpì dritta al cuore. Le guardie reali sobbalzarono leggermente.
"Tu, bastardo, come osi-" cominciò Caterina, verde di rabbia.
"Maria è la ragazza che amo, padre. È così, fin dal primo momento in cui ho posato gli occhi su di lei. Per me non ci sarà mai nessun'altra. Vi prego, concedetemi di sposarla"
Maria aveva le lacrime agli occhi, e allungò una mano per prendere quella di Sebastian. Lui la strinse forte, e lei sentì il cuore correre all'impazzata.
"Maria è la mia promessa sposa da quando avevamo solo sei anni, io sono sempre stato innamorato di lei. Sono il delfino di Francia, sono cresciuto per fare il re, così come Maria. Fin dalla nostra nascita, i nostri destini sono stati intrecciati insieme. I momenti condivisi insieme e la lontananza mi hanno fatto capire quanto io tenga a lei. La amo, padre"
Francesco prese l'altra mano di Maria, intrecciando le dita alle sue. Un calore inaspettato le salì in tutto il braccio, fino a raggiungere il petto.
Lì, al centro della sala del trono, stringendo le mani dei due figli del re di Francia, si sentiva bruciare. Non voleva ferirli, nessuno dei due lo meritava.
Enrico era visibilmente divertito. Sistemandosi la corona sul capo, si alzò:
"Bene, figli miei. Questa questione non è più di mia competenza. Dovrete vedervela da soli, da veri uomini"
"Non permetterò che un comune bastardo usurpi il trono di mio figlio! Lo sai, Enrico? Ho un'informazione che di certo potrebbe cambiare le carte in tavola" disse, melliflua
"Sentiamo" rispose lui svogliatamente.
"Tuo figlio bastardo e la tua puttanella erano pagani"
Il silenzio.
Maria poteva sentire il frusciare delle foglie all'esterno. Nessuno fiatò.
Bash era paralizzato. Francesco era sbigottito, guardava il fratellastro come se la vedesse per la prima volta. Caterina era trionfante, una maschera di soddisfazione. Ma rimasero tutti ancora più sbalorditi dopo le parole di Enrico:
"Cucitevi quella dannatissima bocca, Caterina"
Lei alzò lo sguardo:
"M-ma cosa...? Hai sentito cosa ho detto?"
"La tua voce è talmente stridula e roca che anche alla corte austriaca avranno sentito le tue parole. Questa per me non è una novità"
Fu il turno di Francesco per ribattere:
"Voi lo sapevate?"
"Diana me lo confessò in gran segreto anni addietro. Non ci sono mai stati segreti fra di noi, l'ho presa con me sapendo ogni cosa del suo passato e di quello che era"
"Ma Enrico" provò a dire Caterina, livida di rabbia.
"Niente ma!!" gridò lui, guardandola con occhi infuocati "Siete una vipera senza cuore, il passato ormai è passato, Caterina! Francesco e Sebastian sono entrambi miei figli, è una questione che devono gestire da soli! E tu" disse, rivolgendosi a Maria "Entro stasera sarai sposata con uno di loro!!"
Si congedò, lasciandosi dietro un silenzio pesante e freddo come il ghiaccio.

"Beh" disse infine Caterina "Spero tu faccia la scelta giusta, Maria"
La regina di Scozia desiderava solo che un cavallo bianco arrivasse all'improvviso e la portasse via dai suoi problemi e dalla corte di Francia.

Il coraggio di una scelta || MashDove le storie prendono vita. Scoprilo ora