Riporto la mia Camaro al box e, dopo aver passato un bel po' di tempo in auto a riflettere, raggiungo la cabina di controllo, dove Condor osserva che tutto proceda senza intoppi. Mi lascio cadere su una delle sedie, sentendomi davvero esausto.
«Ho visto Clarissa, poco fa, mentre istruivo il suo amico Mark per la corsa. Sembrava... felice, più sicura. Liam, invece, molto meno» m'informa con il suo sorriso soddisfatto. Mi limito ad un grugnito che lo fa sorridere di più.
«Dov'è Cole?» chiedo allora.
«È sceso poco fa. Tra poco tocca a lui correre ma la sua auto è ancora ferma al box. Ti spiace andare a vedere che fine ha fatto? Mi pare di averlo visto sparire dietro le gradinate» dice con uno strano sorriso in faccia. Annuisco con una scrollata di spalle e mi avvio verso l'uscita.
Una volta di sotto mi dirigo verso le gradinate, mi guardo intorno ma non riesco a vedere Cole da nessuna parte. Decido allora di andare al box, pensando che nel frattempo sarà tornato alla sua auto ma, proprio quando volto l'angolo della gradinata, sento una voce inconfondibile: «So cosa stai pensando. E devi togliertelo dalla testa», sta dicendo Clarissa.
Mi avvicino il più possibile, nascondendomi nell'ombra sotto gli spalti. Vedo Cole e Clarissa, entrambi appoggiati ai pali che sorreggono l'impalcatura.
«Cole... sei un ragazzo fantastico e devi smettere di pensare di non essere stato abbastanza per lei. Per July lo studio è sempre stato molto importante. Dalle il tempo di capire che averti vicino è una fortuna e tornerà sui suoi passi» cerca di rassicurarlo Clarissa, ma Cole scuote la testa.
«Non è solo lo studio... Lei non ha mai accettato questo mondo» le spiega lui indicando con un gesto della mano le macchine parcheggiate qui intorno, «E io non sono riuscito ad allontanarmene per lei. Forse è anche questo il problema. Non ho voluto cambiare per lei». Clarissa scuote forte la testa.
«Tu non devi cambiare per lei. E lei non deve cambiare per te. Dovete solo trovare un punto d'incontro tra i vostri due mondi» gli spiega con determinazione.
«Dovresti spiegarlo anche a Ethan allora» ribatte Cole ridacchiando e facendo ridere anche Clarissa.
«Già... che accidenti gli prende? Non riesco a capire cosa stia facendo... Il suo modo di vestire, di socializzare con gente a cui di solito si limiterebbe a mostrare il medio. E poi sembra così calmo e controllato... l'Ethan che conosco io a quest'ora avrebbe già preso a pugni un paio di persone» spiega perplessa.
«Ahhh, principessa, non lo capisci? Sta cercando di inserirsi in qualche modo nel tuo nuovo mondo per starti il più vicino possibile. Non lo avrebbe mai potuto fare presentandosi nelle sue vere sembianze, no? E poi sta cercando di essere una persona migliore per te. Quello che lui non capisce, però, è che la persona migliore per te è semplicemente se stesso. Non ho mai visto nessuno di più perfetto di voi due insieme. Il vostro problema è stato solo un pessimo tempismo. Però, chissà, forse il vostro tempo sta finalmente per arrivare».
Clarissa sta per replicare ma Cole le si avvicina e le posa una bacio sulla fronte, in un gesto così inusuale per lui che anche Clarissa resta ammutolita.
«È meglio se ora torni dai tuoi amici, prima che vengano a cercarti» le dice dandole un buffetto sulla testa. Clarissa allora gli sorride e si allontana uscendo da sotto gli spalti.
«Non dovresti ascoltare le conversazioni altrui» dice poi a voce alta Cole, una volta che Clarissa si è allontanata abbastanza. Si volta e, nonostante il buio, punta lo sguardo esattamente nel punto in cui mi trovo. Sorridendo, esco allo scoperto e lo raggiungo.
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Tienimi nel cuore
RomanceEccola. Finalmente. Di nuovo così vicini... eppure così distanti. Divisi da un muro creato dalle nostre stesse incomprensioni, dai nostri errori. Una barriera fatta di bugie, lacrime e fiducia persa. Forse per sempre. Eppure, nonostante tutto il mal...