We burn and we played, we try to forget
But the memories left are still haunting
The walls that we built from bottles and pills
We swallow until we're not talking"Dangerous Night" -Thirty Seconds To Mars
Una volta in cabina mi tolgo la maschera e mi metto a sedere, prendendomi la testa tra le mani.
«Sembri stravolto. Ti aspettavi qualcosa di diverso?» chiede Condor, appoggiato alla parete davanti a me.
«Non so cosa mi aspettavo... ma è stato comunque un duro colpo».
Mi alzo in piedi e vado alla vetrata. Clarissa e Liam sono proprio qui sotto. Appoggio la fronte al vetro freddo e li osservo chiacchierare. Sembrano più sereni di poco fa; lei sorride. Forse Liam le fa davvero bene.
Lo vedo mentre passa le dita tra i capelli di uno dei suoi codini e le accarezza la guancia con dolcezza. Le mie dita fremono al ricordo delle sensazioni di quel gesto che così tante volte ho compiuto io stesso.
Chiudo gli occhi per un secondo, perdendomi nel ricordo e, quando li riapro, vedo Liam che mette una mano dietro la nuca di Clarissa e si avvicina piano al suo viso, dandole il tempo di ritrarsi. Ma lei non lo fa.
Sento il cuore stringersi fino a fare male. E, in un momento di puro egoismo, so di non voler vedere di nuovo questa scena. Mi scosto velocemente dalla vetrata e corro alla consolle dove un ragazzo si occupa della musica. Lo scosto bruscamente dalla sedia e prendo il suo posto.
«Ehi! Ma che accidenti fai?» si lamenta.
Non mi ci vuole molto per trovare ciò che cerco. La canzone in corso si interrompe bruscamente e al suo posto partono le note di "Dangerous Night", la nostra canzone. Lascio la posizione e corro di nuovo alla vetrata. Clarissa sta guardando in alto, verso gli altoparlanti, con le mani strette al cuore.
Allora ti ricordi ancora... di noi.
Il pensiero che non mi abbia ancora del tutto dimenticato mi riempie di gioia. Anche se, il dolore che intravedo sul suo viso, sostituisce presto il sollievo con il senso di colpa. Cosa sto facendo? Sono qui per aiutarla... non per questo.
Vedo Liam e Clarissa scambiarsi qualche parola. Poi Liam si allontana con aria rassegnata, lasciando Clarissa da sola sul muretto di protezione ad assistere alla gara.
«Andiamo» dico a Cole, facendogli segno di seguirmi, «È ora di scendere in pista».
___
Portiamo l'auto che abbiamo scelto per le gare di questa sera sulla linea di partenza. Non possiamo usare le nostre per correre, ovviamente. Non per adesso. Scendiamo per accordarci con gli altri piloti in corsa per questa gara e poi torniamo all'auto.
Forse è troppo presto per lei... non lo so. Ma devo almeno provarci. Devo capire.«Sei convinto di quello che stai per fare?» mi chiede Cole, lanciandomi le chiavi. Le afferro al volo e le stringo nel palmo, osservando Clarissa che guarda affascinata le auto sulla linea di partenza.
Anche a questa distanza posso vedere i suoi occhi brillare per l'eccitazione della partenza, le guance colorarsi per l'emozione.
Puoi sentirla, piccola? La senti quella sensazione che ti risveglia dall'intorpidimento in cui ti costringi a vivere? È questo ciò che ti serve. E io lo so. Solo che... Lancio di nuovo le chiavi a Cole che le afferra al volo, confuso.
«Non posso farlo io. Pensaci tu» gli chiedo.
«Cosa? No! È una tua idea del cazzo!» ribatte lui, scuotendo la testa.
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Tienimi nel cuore
RomanceEccola. Finalmente. Di nuovo così vicini... eppure così distanti. Divisi da un muro creato dalle nostre stesse incomprensioni, dai nostri errori. Una barriera fatta di bugie, lacrime e fiducia persa. Forse per sempre. Eppure, nonostante tutto il mal...