«Liam... ti prego, dammi quel telefono. Non guardare quel video, posso spiegarti ogni cosa» supplica Clarissa sottovoce, con il terrore dipinto in faccia per la paura di ciò che sarà rivelato. Ma Liam la ignora, deciso ad andare fino in fondo, e fa partire il video.
Mentre l'espressione di Liam è confusa dalle immagini che scorrono sullo schermo, gli occhi di Clarissa si riempiono di orrore quando riconosce di che video si tratta.
Io l'ho visto e rivisto così tante volte, che mi basta sentire il rombo dei motori e le urla della gente per avere la conferma che si tratta proprio del video con cui Jack l'ha ricattata per costringerla a lasciarmi e tornare con lui. Il video con cui tutto ha avuto inizio... l'inizio della fine.
Sono stato così masochista da averlo voluto conservare nel mio cellulare. Ed immagino che sia così che Condor ne sia venuto in possesso e poi mandato a Tiffany, ben sapendo che lo avrebbe sbandierato davanti a tutta la scuola costringendo finalmente Clarissa ad uscire allo scoperto.
Ad un certo punto Liam sussulta e stringe più forte il cellulare, certamente nel momento in cui la Mustang di Clarissa entra in scena. Non manca molto alla fine del video che termina con Clarissa che vince la gara ed io che la raggiungo al traguardo stringendola a me e baciandola come non ci fosse un domani.
«Liam, per favore. Ti prego, ferma il video. Lascia che ti spieghi» lo supplica ancora Clarissa con la voce rotta, aggrappandosi disperatamente al suo braccio, pregandolo di darle retta. Ma lui la ignora completamente continuando a tenere lo sguardo sconvolto sullo schermo.
Il terrore sul viso di Clarissa mi fa montare la rabbia: perché vergognarsi di chi è davvero, della sua passione e degli amici che ama? E tutto solo per farsi accettare da questa gente?
Ma poi, ecco che la sua paura e la sua disperazione cedono il posto alla rabbia mentre si volta di scatto a guardarmi, accusandomi in silenzio.
Non ci credo! Davvero crede che sarei stato capace di usare il video che ci ha distrutto contro di lei?!
«Non guadarmi così! Non sono stato io!» esclamo concitato, sporgendomi in avanti, mentre rabbia e delusione lottano dentro di me.
«Che. Diavolo. Sta. Succedendo».
Entrambi ci voltiamo a guardare Liam che sposta lo sguardo alternativamente tra noi. La sua espressione diventa sempre più dura man mano che ogni cosa va al suo posto.
Dal cellulare si odono le urla della folla aumentare a dismisura nel momento in cui Clarissa taglia il traguardo, vincendo. Liam riporta allora lo sguardo sullo schermo mentre Clarissa, rassegnata all'inevitabile conclusione, chiude gli occhi e le lacrime cominciano a scivolarle sulle guance.
Non riesco a sopportare la sua sofferenza che sovrasta la mia rabbia e la delusione per il suo voler rinnegare ciò che è stato. Non voglio più vederla soffrire a causa mia. La rabbia per me stesso, per ogni sua singola lacrima, mi squarcia il petto.
«Adesso basta!» urlo, lanciandomi di scatto in avanti e togliendo in fretta di mano il telefono a Liam, prima che possa vedermi stringere la sua ragazza tra le braccia. Lo scaglio con forza contro il muro mandandolo in pezzi. Il silenzio cala in fretta sull'intera mensa, rotto solo da concitati bisbigli.
«Ma che... ? Ma sei impazzito, per caso?! Era il mio telefono quello!» strilla offesa Tiffany.
Questa tizia mi ha proprio rotto le palle. Mi alzo in piedi, di fronte a lei, fissandola truce dall'alto al basso, stringendo forte i pugni lungo i fianchi. Tiffany impallidisce subito di fronte alla mia rabbia, trattenuta fin troppo a lungo con questa gente.
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Tienimi nel cuore
RomanceEccola. Finalmente. Di nuovo così vicini... eppure così distanti. Divisi da un muro creato dalle nostre stesse incomprensioni, dai nostri errori. Una barriera fatta di bugie, lacrime e fiducia persa. Forse per sempre. Eppure, nonostante tutto il mal...