29° CAPITOLO

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Pov's Emily 

Ero chiusa nella mia stanza poggiata al davanzale della finestra a fissare fuori, verso il cielo alto e infinito, trapuntato di stelle.

Mi strinsi nelle spalle con le braccia per riscaldarmi con la stoffa del mio pigiama a causa della vento freddo e pungente di ottobre.

Era stata una giornata orribile e non sapevo come si sarebbe conclusa, dato che mio padre non mi aveva ancora parlato direttamente.

E sinceramente avevo paura. Si , la mia scelta era stata avventata e sbagliata, ma non poteva impedirmi di partecipare alle ricerche.

Sospirai e mi passai una mano sul viso, quando sentii bussare alla porta.

La mia ore era arrivata.

"Avanti..." sussurrai e mi spostai chiudendo la finestra, voltandomi.

"Credo sia arrivato il momento di parlare..." disse mio padre guardandomi.

Io annuii e mi sedetti sul letto, sotto le coperte facendogli spazio per farlo sedere.

Lui si sedette e per un po' non parlò, ma restò a fissarmi.

Io tenni lo sguardo basso, fissando le mie mani giunte in grembo.

"Mi vuoi spiegare perché mi hai mentito? Potevi parlarmene..."

"Sapevo non mi avresti mai dato il consenso...perché non vuoi farmi finire nei guai, non vuoi che accada come l'anno scorso"

"Mi sembrava ovvio che non ti avrei fatto andare...non posso rischiare di perderti ancora. Non me lo perdonerei se ti succedesse qualcosa, di nuovo."

"Ma papà... Quello che è successo l'anno scorso non è stata colpa tua.."

"Dici?"

"Non del tutto tua.."

"Esattamente...Emily... Io voglio solo il tuo bene..."

"Ma privandomi di questo, non fai il mio bene. Dovrei stare con le mani in mano a non far nulla?"

Lui mi guardò e restò in silenzio, sospirando.

"Papà...- poggiai una mano sulla sua- ascoltami...fammi partecipare. Prometto che resterò indietro, ma almeno farmi fare qualche ricerca...per favore..."

Le mie parole furono seguite da lunghi istanti di silenzio.

"Ad una condizione..."

"Quale?"

"Che le faremo insieme"

Io sorrisi sorniona e l'abbracciai forte di slancio sussurrando, al suo orecchio, 'grazie' molte volte.

Lui rise e mi strinse forte.

"Sono contenta di averti ritrovato papà.."

"Ti voglio bene, Em. Non esitare a venire da me ogni volta che hai bisogno"

"Grazie, grazie davvero."

Lo strinsi forte e poggiai la testa sulla sua spalla come faceva un bambino piccolo.

Sorrisi sentendo un peso togliersi dal mio cuore.

Avevo risolto con mio padre e lo avevo ritrovato.

Avevo uno zio.

Avevo dei padrini.

Avevo anche una madre e un fratellino.

Ma...sentivo che un pezzo mi mancava.

E quel pezzo era ad Hogwarts.

Lo avevo abbandonato lì...

Non sapevo se mi fossi arresa o meno, ma non sapevo nemmeno se lui si fosse arreso o no.

Sinceramente, non sapevo più nulla di lui.

"Emily..."

"Mmm.."

"Lo ami?"

Mi irrigidii improvvisamente e mi staccai lentamente, fissandolo.

"Cosa significa? Cosa vuoi dire?"

"Lo sai...sinceramente di questo non mi hai mai parlato...e non voglio nemmeno costringerti a parlarmene, rispondi solamente a questa domanda. Tu lo ami?"

Io restai in silenzio a fissarlo in quegli occhi nocciola.

Sapevo che lui era un uomo ragionevole, ma non avevo paura che mio padre potesse avere una qualche tipo di reazione esagerata.

No.

La mia paura era quella di non riuscire a dimenticarlo.

Adesso che tra di noi tutto stava andandando male,avrei dovuto dimenticare e andare avanti.

Ma avevo paura di non riuscire.

Annuii lentamente e distolsi lo sguardo dal suo.

"Si...si è così..."

"Vieni qui, piccola..." sorrise dolcemente e mi attirò di nuovo a sé stringendomi tra le sue braccia.

Risi piano per quella dolcezza inaspettata e lo abbracciai forte.

"Spero che arriviate a capirvi...e a trovarvi. È cambiato, fidati. Te lo dice uno che lo conosce da abbastanza tempo.."

"Perché fa così?"

"Perché, lo sai meglio di me, che per fidarsi delle persone impiega molto tempo, figurati a farsi avanti in questo contesto... Con la Lily come va? Avete parlato?"

"No, no...non abbiamo parlato...lo so, dovrei farlo...non lo so...forse le parlo domani.."

"Era per chiedertelo, non voglio costringerti -mi baciò la testa- ora ha letto dai.." sorrise dolcemente.

Annuii sorridendo guardandolo e mi spostai da lui, mettendomi sotto le coperte.

Lui si alzò e me le sistemo, come se fossi ancora una bambina e poi mi baciò la fronte.

"Buonanotte tesoro..."

"Buonanotte papà.."

Mi sorrise e poi uscì dalla stanza.

Lo guardai andare via e dopo mi misi a fissare il soffitto, finché non crollai con un unico pensiero: da domani sarebbe cambiato tutto.

Light On Truth 2: ᴀʀᴅᴇɴᴛɪ ᴠᴇʀɪᴛÀ Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora