Pov's Severus
Stavamo aspettando da quasi un'ora e ancora non si sapeva niente. Quell'imbecille non voleva operarli perché ,a detta sua, 'non era predisposto a farlo'.
Ora, si trovava dentro la sala e stava operando , predisposto o no. Non avrei permesso che si sarebbe ancora perso tempo. I tre là dentro ne avevano già perso abbastanza e, anche se non pensavo che avessi mai potuto dirlo o solo pensarlo, dovevano salvarli.
Dovevano curarli.
Dovevano riportarli con entrambi i piedi per terra.
Non potevano permettere che morissero ancora una volta.
Non ora che...non ora che si era ritrovato un equilibrio dopo la guerra.Il corridoio era silenzioso.
La famiglia Weasley era tornata a casa. Avevano lasciato gli altri due sposi ,il maggiore dei fratelli Weasley e la Veela a casa con la bambina e la figlia di Lily.
Quest'ultima era stata costretta dal figlio, dopo una lunga discussione, a tornare a casa dalla sorella, ancora troppo piccola per essere lasciata da sola.
Eravamo rimasti in cinque:
Tonks vagava per il corridoio passandosi, in segno di nervoso, le mani sul viso ed i capelli erano grigio topo; Potter Junior era seduto in una delle sedie del corridoio con le braccia incrociate e lo sguardo perso nel vuoto, due volte ci eravamo beccati a fissarci , una volta io e una lui. Era preoccupato e aveva paura, gliel'ho si leggeva in viso.
Non potevo non preoccuparmi anch'io nel vederlo così. Io che lo credevo un arrogante , presuntuoso come il padre. Mi sbagliavo, mi sono dovuto ricredere un po' su tutto e tutti ed infine le due ragazze sedute ,anche loro, Emily teneva per le spalle Rose , appoggiata sulla sua spalla."Scusatemi...ci sarebbero i moduli da firmare per le operazioni" disse l'infermiera che era entrata prima in sala operatoria.
Era uscita poco dopo.
"Si...firmo io" si alzò subito Potter raggiungendola.
"Fermo. Ci penso io." Si fece avanti Tonks.
L'infermiera non sapeva a chi dare le carte da firmare, quando lei parlò:
"Emily Sophie Lupin, erede degli Williams. Quelle carte spettano a me."
Tutti la guardarono.
Lei avanzò , prese le carte e le firmò.
"Può andare." Disse seccamente, quasi in modo scontroso verso l'infermiera , la quale la guardò ancora un po',poi se ne andò.
"Non dovevi..." disse subito Potter.
"Dovevo e volevo." Gli rispose e tornò a sedersi sospirando accanto alla Boston, che sembrava totalmente in trance.
Calò di nuovo il silenzio.
Il tempo passava, ma non si avevano notizie.
Niente di niente.
Tutto questo mi stava opprimendo.
Solo qualche giorno fa ci eravamo visti , di certo non sapevo se ci sarebbe stata un prossima volta.
Chiusi gli occhi prendendomi l'inizio del naso tra indice e medio.
"Grazie.."
Aprii gli occhi e voltai lo sguardo sulla persona al mio fianco.
"Per quello che ha fatto, Signore. Ora e tanto tempo prima. Non ho trovato mai l'opportunità per dirglielo, sembra strano farlo adesso...con loro tre là dentro."
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Light On Truth 2: ᴀʀᴅᴇɴᴛɪ ᴠᴇʀɪᴛÀ
FanficL'Amore e il Mistero...una combinazione letale. Bella, ma letale. Perché? Perché danno vita ad un amore impossibile. Continui a sperarci, invano. Si sa, la speranza è l'ultima a morire. Emily Sophie Williams (o Lupin?) lo sapeva bene. Conosceva il d...