Light On Truth 2: ᴀʀᴅᴇɴᴛɪ ᴠᴇʀɪᴛÀ

16°CAPITOLO

Pov's Rose
Finalmente a casa.

Finalmente un po' di pace.

Ah, no.

Dimenticavo.

I convalescenti.

Anzi.

Il convalescente.

Io non ero ancora pronta né psicologicamente né mentalmente ad affrontarlo, ma poi. Poi era successo tutto così velocemente.

L'incidente, l'intervento, la convalescenza.

All'inizio era come se il mio cuore fosse passato sotto un treno, raso al suolo completamente, subito dopo I pezzi erano tornati al loro posto fino a che non era ritornato a battere.

Battere per lui.

Per la paura che mi aveva fatto provare.

Per il dolore.

Per la sofferenza.

Ma poi aveva aperto gli occhi.

E il cuore mi batté in petto per un altro motivo.

Per amore.

Un amore che non avevo mai provato e che avevo paura di provare.

Non mi era rimasto quasi nessuno.
Mia madre era morta.

Mio padre lo vedevo poco.

Mi sentivo sola, se non fosse per Emily.

Ma adesso lei sta ritrovando un equilibrio.

Una famiglia.

E sono così belli mentre ridono insieme padre e figlia in giardino.

Non potei fare a meno di pensare che sono proprio felice per lei.

Una delle due ha avuto fortuna almeno.

"Sono davvero belli." disse una voce alle mie spalle che mi fece rizzare tutti i peli delle braccia, tremare le gambe, aprire le gabbie facendo volare le farfalle nello stomaco e far iniziare la corsa al mio cuore.

"Non dovresti stare in piedi..." dissi voltandomi lentamente verso di lui.

"Non fa poi così...ahi.."fece una smorfia di dolore e si tocco il femore.

"Ecco appunto.." dissi avvicinandomi e aiutandolo a sedersi sul divano del salone.

I nostri visi erano vicini.

Molto vicini.

I nostri nasi si sfioravano.

I nostri fiati si univano.

I nostri occhi si incontrarono.

Grigio e azzurro.

Azzuro e grigio.

Non riuscivo a staccare lo sguardo dal suo.

Era magnetico.

Il suo sguardo era ipnotizzante.

Come se mi risucchiasse via, dove
niente può ferirmi.

Perché so che c'è lui al mio fianco.

"Rose..."sussurrò lui ad un passo dalle mie labbra.

Mi ritoravi a desiderare così tanto che mi baciasse ancora una volta e, al tempo stesso, a scappare via.

Non volevo amarlo.

O almeno, lo volevo.

Ma avevo paura.

Non riuscivo a muovermi.