28° CAPITOLO

197 14 9
                                    

Pov's Severus 

Era sera ormai quando mi alzai dalla mia scrivania e mi misi davanti al camino. Gli studenti erano tornati da Hogsmeade e avevano cenato, ma io non ritenni tanto importante scendere a cena. 

Non avevo fame. 

Non dopotutto quello che era successo quel pomeriggio...

Le sue parole risuonavano ancora nelle mie orecchie, nella mia testa e nel mio cuore.

Avevo sbagliato, ancora.

Il suo sguardo mi dimostrò il dolore più profondo che si potesse provare. 

Avevo fatto del male alla donna che avevo imparato ad amare. 

Le avevo fatto del male incoscientemente come ne avevano fatto a me.

"Maledizione..." sussurrai guardando le vampe del camino per poi voltarmi e versarmi un bicchiere di whisky incendiario. 

Lo buttai giù d'un fiato.

"Bere sui problemi , invece di risolverli, non è una buona strada..."

"Albus...se non vuoi che distrugga il tuo quadro adesso, ti conviene sparire. Ci mancavi solo tu, ora. " dissi secco senza guardarlo versandomi un altro bicchiere.

"Non puoi portarmi rancore a vita.." disse per poi sparire.

Io bevvi il liquido nel bicchiere per poi scaraventarlo a terra.

"Dannato vecchio pazzo! Dammi tregua!" dissi appoggiandomi alla poltrona con le mani , abbassando il viso.

Sentii la porta aprirsi e guardai subito la persona in questione, pronto a cacciarla via.

"Ti devo parlare. So cose di te, che forse qualcun altro non vorrebbe sapere.." disse ghignando.

Io scattai in allarme e guardai la persona davanti a me.

"Chi sei? Che vuoi?"

"Non sarebbe meglio chiedere...cosa so, invece..."

Io non dissi nulla , ma restai in ascolto.

"Anche tu eri uno di loro, quel giorno, quando fecero saltare in aria quella vettura babbana. Sei uno dei responsabili della loro morte."

"Come fai...come fai ad esserne sicura...chi sei?"

"Non è importante chi sono o come faccio ad esserne sicura, ma quante persone mi crederanno...la tua parole contro la mia. Nessuno ti crederebbe. Nemmeno la cara Emily..."

"Non oseresti...non lo faresti..."

"Tu dici? Non solo tu sai essere senza cuore , quando si tratta di vendicarsi..."

"Emily mi crederebbe."

"Anche ora? Dopo oggi?"

"Come fai a saperlo?"

"Le voci girano. Potrei dirglielo , sai? Non mi creerebbe nessun problema...ma a te..."

"Qual è il patto? Perché so che c'è un secondo fine...o mi sbaglio?"

"No, non ti sbagli. La tua astuzia è vera come dicono, dunque..."

"Cosa vuoi?"

"Te."

Restai paralizzato e confuso.

"Come hai detto?"

"Hai capito benissimo, Severus Piton. Sei tu ciò che voglio."

"Cosa vuoi da me?"

"Non ci sei arrivato, bene riproviamo...io non dico niente di quel giorno, ma tu...tu dirai ai giornalisti di avere una relazione con me o, se preferisci, usciamo allo scoperto ad Hogwarts e poi la notizia si diffonderà. Se rifiuti, credo che i giornalisti saranno altrettanto contenti di sapere l'altra notizia.."

Era un incubo. Non poteva essere reale.

Non potevo permettere che si diffondessero false notizie su di me...le avrebbero sapute tutti.

Emily...sarebbe distrutta.

E anche vero che nessuno mi avrebbe creduto contro quell'accusa. 

Sarebbe stata una reazione normale quella di difendermi. 

Ero sicuro che quel giorno io non ero lì. 

Non ero uno di loro. 

Non in quell'occasione.

Mi facevo schifo da solo.

Provavo disgusto verso me stesso.

Ero una persona orribile.

"Non devi rispondermi subito...ti do tempo fino a domani...poi parlo." 

Mi guardò e poi se ne andò.

Io mi lasciai cadere sulla poltrona e mi presi la testa tra le mani.

"Che cosa ho fatto..." sussurrai e chiusi gli occhi.

Per un attimi vidi la mia mente attraversata dai volti di tutte le persone che avevo deluso e fatto soffrire.

Per ultimo vidi il suo.

Il suo viso che , fino ad oggi, mi aveva guardato.

Guardato con delusione e sofferenza.

Se avessi accettato avrebbe sofferto di più, se non lo avessi fatto mi sarei guadagnato l'odio di tutti.

Sentii le lacrime scendere e poco potevo farci.

Gli errori del passato si pagano.

Come ho solo potuto pensare per un attimo di guadagnarmi la felicità, di godermi questa seconda possibilità?

Ero stato un illuso.

Aveva ragione.

Io ero Severus Piton.

Ero senza cuore.

Ero cinico.

Ero bastardo.

Ero insensibile.

Mai nessuno avrebbe potuto amarmi, se non per sbaglio.

Dovevo accettare.

Dovevo essere egoista.

Dovevo farmi odiare.

Dovevo cacciare via tutti, ancora.

Dovevo tenere la bocca chiusa e non chiedere compassione a nessuno.

Nemmeno aiuto.

Dovevo vivere dannato per i miei peccati.

Dovevo soffrire per i miei sbagli.

Dovevo perdere tutto per i miei sbagli.

Dovevo restare da solo.

Mi ripresi e cacciai via le lacrime. 

Mi versai un bicchiere di whisky e bevvi, con l'intenzione che domani avrei assolutamente accettato. 

Light On Truth 2: ᴀʀᴅᴇɴᴛɪ ᴠᴇʀɪᴛÀ Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora