40° CAPITOLO

179 16 7
                                    

Pov's Rose
"Non è stata una mossa un po' azzardata?" chiesi a Minerva mentre vidi la signora Prince scendere giù.

Avevano deciso, si quelle due donne erano pazzesche, di chiudere dentro Emily e Piton per farli chiarire.

Anche se dubitavo che sarebbe bastato questo per farli riconciliare.

"Ora dovranno parlare.." affermò la signora Prince entrando in cucina

"Se non  spacca prima la porta.."dissi io mentre, dal piano superiore, giungeva la voce di Piton.

"Si calmerà, lo conosco. E se non lo farà, sarà costretto a farlo."

Io annuii senza saper aggiungere niente e restai seduta con il libro sul tavolo a leggere.

"Ecco perché non ti trovo mai..." sussurrò una voce alle mie spalle mentre il libro mi veniva tolto.

"Provato a chiamare?" risi e mi voltai guardandolo.

"Mi risponderesti?"

"Provaci.."

Mi sorrise e mi baciò la fronte ridandomi il libro.

Poi si diresse verso il frigo e si versò da bere.

"Cos'è tutto questo casino?" mi chiese appoggiandosi al piano da lavoro con il bicchiere di whiskey in mano.

"La signora Prince e Minerva hanno chiuso dentro Emily e Piton per farli chiarire.."lo guardai e mi alzai togliendogli il bicchiere dalle mani.

"Sanno che è impossibile? Perché mi hai tolto il bicchiere?"

"È più probabile che buttino giù la porta che chiarirsi... È troppo.. Non mi piace vederti bere così tanto.." spiegai e svuotai un po' il bicchiere, poi glielo ridiedi.

"Bhe...si molto più probabile.. Bel whiskey buttato.." mi guardò e riprese il bicchiere bevendo.

"Avete provato a decifrare ancora o a cercare informazioni sulla profezia?"

"Oltre che Severus è l'argomento principale e che i suoi figli saranno gli eredi di Hogwarts, no."

"Aspetta...quindi Piton avrà dei figli?"

"Così sembra.. Se lo ha detto persino la profezia.."

"Ma lui odia i bambini e qual- Oh..."

"Oh, cosa?"

"Avete capito con chi.. Più o meno?"

"Bhe...più o meno...abbiamo un dubbio...perché non siamo mica la Cooman che sapremo con chi lui andrà a letto.."

Arrossii leggermente, ma cercai di coprirlo con i capelli mentre mi guardava da sopra il bicchiere con l'ombra di un sorrisetto sulle labbra.

"Quindi saranno i figli di Piton che lo saranno...non c'entra appunto la madre..?"

"Sono ipotesi, ma credo che la cosa più plausibile è che quei due che si stanno urlando al piano di sopra finiranno insieme."

"E da quando te ne intendi tu?"

"Da quando siamo finiti insieme noi?"

Mi lasciò, letteralmente, senza parole.

Il suo sorrisetto si trasformò in un ghigno divertito e posò il bicchiere.

"Imbarazzante...devo ancora prenderci la mano.."

"Mmh...se vuoi ti aiuto a prenderci la mano.." sussurrò lui afferrandomi per i fianchi.

Sentii brividi lungo tutto il corpo, una scossa elettrica.

"Atruista da parte di un cane stupratore.."

"A proposito di questo...è il miglior insulto che abbia mai sentito nei miei confronti.."

"Ma non sapevo mica eri tu. Ho visto un cane che mi veniva appresso, era buio.. Sinceramente come avrei potuto pensare che fossi tu?"

"Dal fascino, magari? Insomma.. Parliamone.."

"E io dovrò convivere con la tua modestia?"

"No, con me."

"Appunto. Non c'è molta differenza..."

"Vuoi continuare a parlare o mi dai almeno un bacio?"

"Perché dovrei?"

Fissai le sue labbra e dannazione se avrei voluto un suo bacio.

Bacia, veramente, da Dio.

"Perché lo vuoi anche tu.." sussurrò avvicinandosi al mio viso lentamente alternando lo sguardo tra i miei occhi e le mie labbra.

Il mio cuore fece un capriola.

Forse l'Amore non era, poi, così brutto.

"Ti sbagli..."sussurrai senza poter far a meno di sorridere.

"Vogliamo provare?" sussurrò lui sorridendo e mi baciò dolcemente.

Risi sulle sue labbra e ricambiai il bacio con dolcezza.

Da quando stavamo insieme sembrava andare tutto bene.

Forse con lui sarebbe stato tutto diverso.

Ci speravo.

"Sai...credo di dover fare le cose per bene.." mi disse lui dopo essersi staccato per prendere fiato.

"Che intendi?" lo guardai confusa appoggiandomi alla sua spalla mentre lui mi cinse la vita con un braccio.

"Bhe.. Credo, anzi voglio, chiederti un appuntamento.."

"Dici veramente? Un appuntamento? A me?" lo guardai tra lo stupita e l'allibbita.

"Si, si e si"

"E cosa ti fa credere che mi devi un appuntamento?" sorrisi divertita incrociando le braccia al petto.

"Il fatto che è successo un casino e che, con te, voglio fare le cose come si devono"

"Oh..." lo guardai senza riuscire a smettere di sorridere.

"Perciò? Accetti?"

"Ci sto"

"Bene. Ora andiamo a goderci lo spettacolo di quei due che si uccidono" rise trascinandomi in salotto.

"Non scherzarci,ne sarebbero capaci entrambi."

Light On Truth 2: ᴀʀᴅᴇɴᴛɪ ᴠᴇʀɪᴛÀ Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora