Pov's Emily
Era buio.Non vedevo niente, né sentivo niente.
C'era un silenzio innaturale, quasi...mortale.
Dove mi trovavo? Non riuscivo a capirlo, tutto intorno a me era avvolto dall'oscurità.
Mi sentivo strana.
Il cuore mi batteva così forte, che temevo mi avrebbe rotto la cassa toracica; le mani mi sudavano e continuavo, anzi provavo ad asciugarle sui miei vestiti e non riuscivo a smettere di tremare.
Non riuscivo a capirne il motivo.
Ero così in ansia, preoccupata per qualcosa, ma non sapevo cosa.
Vagavo nel buio senza una meta precisa, fin quando non inciampa e cascai in avanti.
"Cosa...!?" tastai con le mani su cosa avessi inciampato e riconobbi una mano.
Ero inciampata su qualcuno, non su qualcosa.
"Oh.. Dio.." sussurrai spaventata cercando di capire chi fosse.
Provai a tastare il suo viso, i suoi capelli e mi sembrarono così familiari...
Poi qualcosa di liquido...dalla consistenza sembrava sangue...
Era morto?
Di colpo una luce abbagliante illuminò ovunque e dovetti chiudere gli occhi per abituarmi alla luce.
Una volta averlo fatto, riportai l'attenzione sul corpo e un urlo acuto e terrorizzato uscì dalle mie labbra costringendomi ad allontanarmi.
Due buchi neri, profondi e privi di vita mi fissavano senza nessuna emozione...erano morti.
"Severus... No..! Severus!" mi avvicinai subito con le lacrime agli occhi.
"Eii...Sev.." sussurai mentre la mia voce si rompeva guardando il suo viso pallido.
"Che ti ha fatto...amore mio.."
"Emily svegliati!"
Mi alzai di soprassalto, il volto sudato, le mani tremanti e il cuore a mille.
"È...È tornato...?" sussurrai a fatica.
"Per favore... Calmati.." mia madre mi prese per le spalle e mi strinse forte.
Guardai i presenti nella stanza e non erano tutti.Non eravamo nemmeno nella mia stanza, ma in salotto...forse la notte prima mi ero addormentata sul divano nella speranza di vederlo tornare.
"Mamma...dov'è? Dove sono tutti?" mi staccai e la guardai negli occhi mentre mi passavo le mani tra i capelli sudati.Il suo sguardo non mi prometteva nulla di buono, nemmeno quello degli altri.
"Mamma...dove sono?" la guardai sentendo l'ansia salire e mi alzai dal divano.
"Emily...stanno bene, tranquilla... Sono usciti.."
"Per andare dove? Da lui? Mamma, dov'è?"Lei si alzò mettendosi davanti a me e fece cenno a qualcuno dietro.
"Stamattina è arrivata...una notizia..."
"Che notizia...?"Il mio cuore perdeva un battito ad ogni sua parola e cercavo di eliminare le immagini del sogno dalla mia testa.
"Hanno trovato Severus.."
"Davvero? Sta bene? Dov'è?"
Mi guardò e abbassò lo sguardo, poi di nuovo lo rialzò guardandomi con gli occhi lucidi.
Sentii il mondo mancarmi sotto i piedi.
"Mamma..." sussurrai piano.
"Lo hanno trovato...ai piedi della torre di Astronomia...a terra..."
"No.."
"Mi dispiace Emily... Mi dispiace tanto..."
Arretrai e subito due braccia mi strinsero forte da dietro, non riuscì a capire chi fosse perché mi dimena o per poter sfuggire alla presa e andare da lui.
"No! No! No!" urlavo e protestavo con tutte le mie forze mentre le lacrime mi bagnavano il viso.
Non pensavo di esserne ancora capace.
Di piangere.
Dopo tutte le lacrime che avevo versato.
E io che avevo sperato per una frazione di secondo che la vita mi stesse sorridendo, mi ero illusa.
Ora si era portata via anche un pezzo di me.
"Devo andare da lui! Devo andare a vederlo!"
"Non puoi...! Emily, non puoi! Non ci possiamo andare!"
"Devo! Io devo andarci! Non potete impedirmelo!" mi liberai dalla presa di Harry e corsi fuori piangendo.
Lui non poteva essere morto.
Lui non poteva essere morto.
Quel sogno non poteva essere vero.
Corsi fuori dai cancelli e mi smaterializziai davanti al San Mungo."Severus! Severus!" urlai a gran voce correndo dentro salendo rampe di scale e controllando ogni piano.
"Signorina si fermi! Non può stare qui! Si fermi!"
Non badai ai dottori e alle infermiere che mi correvano dietro, dovevo trovarlo.
"Severus! Severus!" urlai imboccando un'altro corridoio finché non riconobbi mio padre fermo davanti ad una porta in vetro.
"Papà..." mi bloccai a fissarlo e notai lo zio, James e la signora Prince che si voltarono a fissarmi.
Quest'ultima era distrutta.
"Non devi stare qui..! Torna a casa, Emily!" corse verso di me e mi padre mi tirò via.
"No! Lui dov'è?! Che gli hanno fatto?! Lo voglio vedere!"
"Non puoi, andiamo a casa!"
"No! Non voglio!" cercai di liberarmi dalla sua stretta mentre anche i dottori mi tiravano via.
Cercavo di oppormi mentre la vista mi si offuscava dalle lacrime.
"Severus..!" lo chiamai ancora mentre la voce mi usciva a fatica.
"Emily..."
"Voglio vederlo papà! Fatemelo vedere!" urlai e, non so come, riuscii a liberarmi e corsi verso gli altri tre piazzandomi davanti al vetro.
Ciò che vidi fu peggio della morte.
Era disteso sul letto, inerme, con macchinari e fili appesi ovunque.
Poggiai la mano sul vetro sulla sua figura.
"Severus...amore mio..." sussurrai mentre le lacrime erano indomabili come un fiume in piena.
Un urlo atroce lasciò le mie labbra ricco di dolore e sofferenza, tanto che fui costretta a ricadere in avanti in ginocchio.
I singhiozzi non tardarono ad arrivare mentre mio padre, mio e James cercavano di risollevarmi da terra, ma non ci facevo caso.
Ero distrutta.
Ero una ferita aperta senza chiusura.
Ero morta.
Ancora.
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Light On Truth 2: ᴀʀᴅᴇɴᴛɪ ᴠᴇʀɪᴛÀ
FanficL'Amore e il Mistero...una combinazione letale. Bella, ma letale. Perché? Perché danno vita ad un amore impossibile. Continui a sperarci, invano. Si sa, la speranza è l'ultima a morire. Emily Sophie Williams (o Lupin?) lo sapeva bene. Conosceva il d...