🔹Capitolo Undici

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Demet's pov

Arrivai a casa di Can.
Parcheggiai la macchina e mentre raggiunsi il cancelletto, scrissi a Neslihan

Io: Se non mi faccio sentire, é perché sono occupata con la registrazione della puntata. Baci.

Non le dissi che ero da Can.
Non sapevo nemmeno cosa sarebbe successo fra me e lui durante la cena, quindi non volevo si illudesse a vuoto.

Poi scrissi anche a Faruk e gli dissi che ci saremmo visti il giorno dopo, per discutere insieme.

Tossii e suonai.

Erano i secondi più lunghi della mia vita.

La porta si aprì e persi subito le parole.

Can era davvero magnifico.

Indossava una canotta bianca sotto alla camicia verde militare e un paio di jeans stretti, che mettevano in mostra le sue gambe sode. I capelli erano raccolti magnificamente in un codino e per concludere, il suo maledetto profumo "gioca cervello" era già all'azione.

<Entra Dem, amica mia> disse con sorriso da ebete

Annuii e lasciai la borsa all'entrata.

Mi chiedevo se stava davvero bene.

<Come stai? > dissi, provando ad allacciare un discorso
<Tu come mi vedi? >
<Meglio! Molto meglio >
<Era solo un colpo d'aria... Nulla di serio >
<Meglio così... Che hai fatto in queste ore? >
<È venuta mia madre... É andata via poco fa... Sai le ho parlato di te >
<Ah si? Che le hai detto? > dissi con sorriso, mentre mi beavo della sua vista
<Le ho parlato della grande amicizia che ci unisce. Le ho detto che sei unica come amica. Sempre disposta e gentile con me... Ti vuole conoscere infatti >
<Ah... Potevi evitare comunque... Sono una semplice "amica" come tutte >

Avevo capito il suo gioco.
Voleva giocare, allora pensai di farlo a modo mio.

<Tu invece? Sul set intendo... Com'è andata? >
<Tutto bene... Sanem ed Emre hanno parlato, ma risolto nulla>
<Effettivamente, Can Yaman parlando, Sanem, a tratti non mi piace! Troppe bugie ha raccontato a Can e sopratutto, non è schietta! Non è diretta, ed è molto confusionaria. Almeno per ora > disse in maniera del tutto naturale, mentre versava vino per entrambi
<Sanem é come hai detto, é vero. Ma Can Divit, credi che non abbia mai sbagliato con lei? Che non abbia difetti? >

Stavamo davvero parlando dei nostri personaggi?

<Non l'ho definito un "santo", ma Can non hai mai nascosto il suo interesse per lei e nonostante i rifiuti costanti, cerca sempre di farla sua. Ora è ferito da lei, ma sappiamo com'è andrà, Demet! Can perdonerà tutto >
<Biliyorum... Ma anche Sanem non si è mai tirata indietro e ha sempre mostrato interesse per lui... A Sanem non puoi toccarle Can, un motivo ci sarà > dissi, mentre scolai l'ultima goccia di vino nel bicchiere.

Sarebbe stato il primo e ultimo bicchiere.
Non volevo assolutamente bere.
Volevo essere lucida dall'inizio alla fine

<Ok... Ovviamente stiamo difendendo i corrispettivi personaggi, mi sembra ovvio > disse con sorriso
<Alla base di tutto, Can e Sanem si amano>
<Aslında > disse, sottolineando bene la parola appena detta
<Cosa cuciniamo? > dissi, alzandomi e avvicinarmi a lui

Preferii cambiare discorso.

<Ho pensato ai peperoni con la pasta>
<Can... > dissi con mezzo sorriso
<Ne? >
<Non so cucinare molto >
<Ci penso io... Vieni qui amica mia, metti pure questo grembiule > disse, tirandomi a lui e voltarmi.
Ero di spalle a lui e vidi le sue grandi mani su di me.
Mi infiló il grembiule e mi fece il fiocco dietro.

✰𝙵𝚞𝚘𝚛𝚒 𝙳𝚊𝚕 𝚂𝚎𝚝 - + Audio Book Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora