🔹Capitolo Quindici

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Demet's pov

Arrivai a casa sua.
Parcheggiai e con cuore a mille, camminai velocemente senza mai fermarmi.
Non volevo rischiare di essere scoperta.
Aveva lasciato la porta socchiusa e quindi potei entrare immediatamente.

Non appena chiusi la porta, sentii improvvisamente le sue mani sotto al sedere e mi sollevò, facendomi allacciare le gambe intorno al bacino.
<Can... Mi hai fatta spaventare >
<Consolati, tu mi hai fatto impazzire poco fa... Ripeti quello che mi hai detto in chiamata > disse focoso.

Sembrava impazzito.
A tratti ingestibile.

<Tamam, prima dimmi dove mi stai portando >
<In bagno >
<Ne? >
<Ho pensato di farlo in doccia > disse e mi mise giù non appena arrivati

Non parlai.
L'aria era tanto calda da non farmi più ragionare.

<Io - portai entrambe le mani sulla sua maglietta e lo liberai in poco tempo da essa, lanciandola nel vuoto - prima stava impazzendo. Ti guardavo da lontano e ti avevo già detto che non ne sarei stata capace. Faruk ti venerava e io volevo tanto abbracciarti in quel momento... > dissi in maniera passionale.

Era concentrato a baciarmi il collo e stavo praticamente sclerando.

<Devam et> disse
<E quindi, mi è venuta questa voglia matta di fare l'amore con te > mentre lo dissi, avevo già le sue labbra sulle mie

Portai una mano sul bottone del suo jeans e lo aprii in pochissimo tempo.

<Dem... Quelle mani > disse focoso, cominciando a liberarmi della maglietta.
<Tocca a me > dissi, calandomi e tirargli i jeans.
Ovviamente mi aveva semplificato tutto, facendoli scivolare con una sola mossa.
Era in boxer e vidi subito il suo membro spingere all'interno

Divenni una fiamma.

<Vieni qui > disse e con forza mi tolse i jeans e subito dopo gli slip.

Si staccò da me.
Aprì il vetro della doccia e subito dopo il soffione

A dividerci erano solo i suoi boxer.
Tempo di entrare in doccia, che si liberó subito.

Mi portò nelle braccia e aderì il suo corpo al mio, sentendo il suo membro premere sulla mia intimità.

<Kutsan -mış > dissi sotto voce, presa dal momento di fuoco

Mi voltó di spalle a lui.
Il mio corpo era compresso tra le fredde piastrelle e il suo corpo caldo come fuoco.
Cominciò a baciarmi e carezzarmi dapprima la schiena, quindi prese a
scendere con la lingua fino alle natiche, stuzzicandole con piccoli morsi, facendomi urlare.

Mi voltai subito, fregandolo al momento e presi il suo membro, facendolo impazzire da subito.

Poggió una mano sulla piastrella per non perdere equilibrio e poggió la fronte sulla mia.
Aveva gli occhi chiusi.
Amavo vederlo perso nel piacere che gli stavo dando.
<Dem, fermati> disse a fatica
<Non posso... Ask> dissi, alimentando con le parole il fuoco che era un lui
<Solitamente sono lunghissimo a venire.
Con te, devo stare attento a non essere troppo precoce>
Impazzii a quelle parole.

<Durdurmak > dissi, prendendomi con forza e alzarmi una gamba, intrecciandola al suo bacino.
Con la bocca torturó i miei poveri capezzoli. Salì poi sul mio collo per arrivare alle mie labbra e baciarmi appassionatamente

Infilò il suo membro e mi sentii sprofondare subito.

<Can...> ansimai alla sua forte spinta

Le sue spinte divennero più forti.
Portò la bocca sulla mia, per non farmi urlare e d'un tratto,  chiuse l’acqua e mi portò a letto con entrambi i corpi bagnati.

✰𝙵𝚞𝚘𝚛𝚒 𝙳𝚊𝚕 𝚂𝚎𝚝 - + Audio Book Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora