🔹 Capitolo Tredici

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Can's pov

Ero su di lei e la voglia di farla mia mi stava sfuggendo di mano.
Ma una cosa che non avevo mai fatto, era quella di mancare di rispetto ad una donna e per Demet avrei aspettato anche anni.
Notai quanto lei andava con i piedi di piombo e quante insicurezze viveva per colpa della scarsa fiducia che aveva di sé stessa.

Il suo profumo mi inebriava.
Non riuscivo a resisterle.

<Can... > disse in un sussurro
<Dimmi >
<Baciami >

Sorrisi.

Portai le mie labbra sulle sue e cominciai a baciarla lentamente, intensificandolo piano piano.
Mi aveva dato accesso per la lingua e ne fui felice.
Si stava finalmente lasciando andare.

Inserii una mano all'interno della maglia e feci un movimento circolare con il dito, intorno all'ombelico facendola rabbrividire e man mano, con le punta delle dita continuai a salire lentamente, fino a circondare il seno già libero dal reggiseno e sentii il suo ansimare, quando passai di striscio il dito sul capezzolo.

<Ti piace? > dissi nel suo orecchio e lei annuì semplicemente.

Aveva sempre gli occhi chiusi.
Come se non fosse sicura

<Dem... Guardami > dissi e aprì lentamente gli occhi
<Sto impazzendo > disse con filo di voce
<Davvero? Siamo ancora all'inizio > dissi e mi sollevai un attimo per togliermi la maglia e ritornare su di lei.

La feci sollevare di poco per liberarla dalla maglietta e la feci distendere, mentre continuavo a guardarla come un dipinto

<Sei stupenda > dissi e portai la bocca sul suo ombelico e man mano baciarla, salendo fino al seno sinistro e leccare il povero capezzolo che mi implorava attenzione
<Oddio Can... > disse, richiudendo gli occhi e muoversi lentamente per il piacere

Mentre con una mano torturavo un capezzolo, con l'altra cercai di liberarla dal pantalone.
Mi staccai un attimo e con il suo aiuto, sfilai pantaloni e mutande, lanciandoli nel vuoto.

Era del tutto nuda davanti a me e sentii le vene esplodere dalla tanta voglia.

Con il dito percorsi tutto il suo corpo, partendo dal collo e finire al centro delle cosce.

Ansimava.

Pronunciava il mio nome come un suono meraviglioso.
<Dem... Arrivo > dissi e andai in bagno subito per prendere il preservativo e mi liberai anche dei pantaloni e dei boxer.
Tornai a letto, trovando Demet seduta sulle ginocchia a sorridermi

<Dem? > dissi perplesso
<Fai veloce > disse scendendo e tirarmi a lei.
Attaccó le labbra sulle mie e mi spinse sul letto, facendomi sedere.
<Dem... Che ti è successo? > dissi focoso
Quel suo atteggiamento mi stava facendo impazzire.

<Hai presente cosa succede alla paglia se la metti vicino al fuoco? >
<Evet >
<Ecco, proprio quello mi sta succedendo > disse e si mise  a cavalcioni, all’altezza dei fianchi.

Prese il mio membro, ormai impazzito e lo infiló dentro di lei, sedendosi sopra.
<Dem... Impazzisco! > dissi, tirandole morsi sul collo che le piacevano tanto.

Si sporse in avanti, appiattendosi contro me e mi ritrovai con i suoi seni sulla mia faccia.
Afferrai con entrambe le mani e le succhiai i capezzoli.

<Dio, Can... > animava, muovendosi su di me con un ritmo lento e piacevole. L'aiutai anch'io, muovendomi su e giù.

Il suo profumo.
Le sue mani.
I suoi capelli profumati, mi mandarono dritto in paradiso.

Nessuna donna mi aveva preso come lei.
Nessuna donna mi aveva fatto provare il piacere che mi stava dando lei.

Portai una mano dietro alla sua nuca e l'avvicinai a me, e mentre spingevo fino in fondo, la baciavo con ardore.

I nostri corpi erano fiamme.

Cambiai gioco.
In una sola mossa la passai sotto di me e le aprii le gambe per farmi spazio.
Portai il suo livello di eccitazione, giocando con il suo clitoride a piccoli e rapidi colpi di lingua.

Dem, sospirò profondamente.

<Can... Ti voglio dentro > urlò.

Obbedii alla sua richiesta.
Ma prima inserii il preservativo, borbottando per il fastidio che mi procurava ogni volta e le carezzai il seno per mantenere la sua eccitazione. Sentii il capezzolo indurirsi.

Sollevò la testa.
<Continua per favore…> mi chiese, con fiato corto.

Con colpo diretto e forte, entrai dentro di lei e subito emise un gemito.

Continuai a spingere sempre più forte, da far tremare addirittura il letto.
Ad ogni mia spinta, lei ansimava sempre più forte
La sua pelle era molto umida e piacevolmente profumata.

Mi fermai un pó, per farle regolarizzare il respiro e presi a spingere di nuovo, più forte di prima.

<Sei mia Dem> ansimai

Demet, godette in silenzio, a lunghi fremiti.

Scoppiai dentro di lei e lentamente, sfilai il mio membro, facendo attenzione a non romperlo.
Mi ripulii andando immediatamente nel bagno e misi i boxer prima di tornare a letto.

Mi sdraiai di fianco a lei e vidi delle lacrime sul suo viso.

<Dem... Perché piangi? Ti ho fatta male? > dissi preoccupato
<Al contrario ask. É stato magnificamente stupendo > disse, poggiando il viso sul mio petto. Tesi se le mani verso di lei e sentii le sue dita richiudersi nelle mie.
<Grazie Can> disse e le baciai la fronte
<Grazie a te. Ho apprezzato molto la parte iniziale comunque. Sei stata così intraprendente> dissi sorridendo
<Sei molto dotato, complimenti> disse provocandomi e si alzò.

<Avevi dubbi per caso? > dissi subito, seguendola con lo sguardo fino al bagno
<Parli con me? > rispose dal bagno
<Con chi altrimenti? > risi
<Fai finta che non ti ho detto nulla. Non montarti la testa >
<Non sono il tipo > risposi e mi misi in pancia in giù, con le braccia sotto il cuscino.
Era la mia posizione preferita.

Dem dopo essersi sistemata, venne a letto e mi chiese di abbracciarla.
<Voglio dormire fra le tue braccia> disse dolcemente, mentre sistemó la testa fra il mio collo e la spalla
<Ho visto bene? > dissi ridendo
<Cosa? Che ho i tuoi boxer? >
<Evet. Ti stanno così grandi > intanto le misi una mano sul sedere e palpeggiarlo piano
<Ora ho un perché! > disse e quelle provocazioni arrivarono dritte e chiare
<Mi stai provocando? > dissi in direzione del suo orecchio
<Forse... >
<Una sola volta sola lo hai provato e hai già perso la testa per lui? >
<Evet... > disse, accarezzandomi il petto con le sue dita delicate
<Dem... A proposito...>
<Ne? >
<Sei la cosa più bella che potessi desiderare > dissi dolcemente nel suo orecchio, mentre le carezzai piano i capelli.

-Spazio Autrice -

Vi dico solo questo : Gestire Can é stata un'impresa 🔥

✰𝙵𝚞𝚘𝚛𝚒 𝙳𝚊𝚕 𝚂𝚎𝚝 - + Audio Book Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora