🔹 Capitolo Quarantatré

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Demet's pov

<Tu cosa? > disse e si posizionó fra le mie gambe
<Aspetto un bambino... Bir çocuğumuz. > dissi e continuai a lacrimare.

Can per un momento sembrò confuso, un attimo dopo, si commosse.

<Sen - mi baciò il collo - hamile - >
<Evet... Il test si era sbagliato > dissi fra un bacio e l'altro
<Diventerò papà! > scese con la bocca sul mio collo, mandandomi in estasi
<Diventerò mamma > risposi tra brividi e lacrime
<Un bimbo tutto nostro> affermò, divaricando ancor di più le gambe e penetrarmi.

Cambiò tutto.
Divenne più delicato.
Più premuroso e lo amavo per questo

<Ricorderò questo giorno Dem > disse, spingendo lentamente
<Anch'io >
<Ti amo > disse e portò la sua bocca sulla mia, baciandomi da farmi mancare l'aria.

In quel momento, tutta la sofferenza era stata ripagata.
Io e lui in una valle di passione, con il nostro piccolo bimbo nel grembo.

Non appena finimmo, velocemente ci sistemammo, il giusto per sembrare due che non avevano fatto niente e uscimmo da quel bagno con sorriso ed emozione.

<Dem... > disse Can e si fermó, prima di rientrare nella sala dove la musica stava ancora trattenendo tutti a ballare
<Dimmi >
<Verrai da me stasera? > disse con sorriso
<Non saprei >
<Perché? Non vuoi stare con me? >
<Certo che si... >
<Allora? Perché non vuoi venire? >
<Perché volevi del tempo e non voglio starti addosso>
<Ma se sono io che te l'ho chiesto? Dopo una notizia del genere, pensi che ti lascerò sola? > mentre parlava, mi sistemò le ciocche di capelli, probabilmente fuori posto
<Tu, sei sicuro? Di riavermi in casa tua? >
<Se faccio così - mi fece aderire la schiena alla parete e poggió le bocca sulla mia per un momento- credo sia l'unico modo per non farti dire cazzate. Quella è casa tua... Casa nostra > disse, portando una mano sul grembo e mi emozionai all'istante
<Tamam >
<Io anche se vorrei andare lentamente con te non posso. Due mesi sono stati troppi da sopportare>
<Non lasciamoci più > dissi e poggiai la fronte sulla sua
<Tu sarai dalla mia parte d'ora in avanti? Ti fiderai di me Dem? >
<Sempre Can. Sarò dalla tua parte e tu dalla mia >
<Can? > disse la giornalista, o meglio la stronza

Can non si allontanò da me, al contrario mio

<Dimmi> disse scocciato Can
<Scusa... Non sapevo che voi due... >
<Infatti non sono cose che dovrebbero riguardarti> rispose a tono Can
<Tranquillo. Sei un amico, quindi non mi interessa fare gossip su di te >
<Perché mi stavi cercando? > chiese  Can
<Per dirti che quella notizia che ti avevo parlato nell'orecchio prima, non viene da noi. Ho chiesto al mio capo e lei sostiene che non è nostra>
<Quale notizia? > dissi subito
<Ora ti spiego. Prima usciamo da qui > disse Can, prendendomi dalla mano e la staccai subito.

La sua amica giornalista andò via scioccata

<Dem che ti prende? >
<Can davanti a tutti con la mano? >
<Chi se ne frega Dem? >
<Aspetta. Non complichiamo le cose... Usciamo insieme, ma non mano nella mano >
<Tamam> disse scocciato e uscimmo

Cercai Nesli con lo sguardo e non la trovai nel locale.
Sicuramente era da qualche parte con kadir.
Intanto uscimmo fuori e seguii Can, fino alla macchina.

Mi sentivo strana.
Ignorai

Feci tempo ad arrivare alla macchina, per poggiarmi con entrambe le mani ed evitare una caduta.

La testa girava e la nausea stava tornando.

La testa girava e la nausea stava tornando

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