🔹 Capitolo Ventitré

2.6K 187 67
                                    


Demet's pov

Provai a cercare Nesli ancora per telefono ma non mi rispondeva a nessuna chiamata. Allora pensai che l'unica cosa da fare era seguire la mia mente.
Raggiunsi l'ospedale, entrando velocemente e chiedere di lei.
Per privacy non mi vollero dire nulla sul suo conto e quindi mi piazzai dietro la porta del reparto ostetricia e non appena vidi uscire un'infermiera, la raggiunsi.
<Tu sei Demet? Demet di Erkenci kus? > disse emozionata
Ecco... Serviva a qualcosa il mio nome
<Evet. Sono io... Puoi farmi un favore? Lütfen > dissi quasi supplicandola.
Senza parlare, mi portò dentro al reparto e le dissi di Neslihan.
Anche se voleva mentire, non ci sarebbe riuscita perché la sua faccia parlava chiaramente.
<Non posso darti informazioni, ma la trovi nella stanza duecentoquattro> disse e il mio cuore cominciò a pulsare all'impazzata.

Che ci faceva in una stanza?
Ringraziai l'infermiera, visto il rischio che si era presa per farmi entrare e raggiunsi il lacrime la stanza di Neslihan.

Bussai alla porta e subito dopo entrai, trovandola a letto con una flebo attaccata e occhi colmi di lacrime

<Dem? > disse quasi silenziosamente
<Dimmi che non l'hai fatto > dissi, fredda, rimanendo su me stessa come un palo
<Yok> disse, asciugandosi le innumerevoli lacrime
<Allora perché sei qui? >
<Ho avuto delle minacce di aborto. Sono scappata qui e per fortuna non l'ho perso >

Ero incredula.
Voleva togliere il bambino, perché piangere?

<Stavi per farlo tu Nesli. Con le tue stesse mani >
<Non avrei avuto coraggio. Quando sono arrivata qui e mi hanno detto che stavo per perderlo, mi è venuto il magone. Ho capito finalmente che di mio figlio non ne posso fare a meno... Sono stata solo una stupida nel pensare di toglierlo e poi, Burak mi ha scritto ieri sera. >
<E? >
<Mi ha detto di non toglierlo. Riconoscerà il bambino, anche se sposerà un'altra >
<Allah. Che situazione > dissi, portandomi una mano sulla fronte per poi avvicinarmi a lei e avvolgerla in un abbraccio
<Tu stavi per fare una cazzata e mi stavi tenendo all'oscuro di tutto. Ti rendi conto? >
<Dem... Non volevo portarti nei miei problemi. Sei già impegnata di tuo fra Can e la serie. Non volevo essere l'ulteriore peso>
<Ti capisco. Sto dicendo a te e io sono anche peggio di te. >
<Perché dici così? >
<Nulla... Ora pensa a riprenderti! Quindi diventerò zia? > dissi, formando un sorriso e baciare il grembo piccolo
<Evet. Ora zia, ma un giorno sarai mamma... Dem devo dirtelo... Sapere che diventerai mamma è la cosa più appagata del mondo... Anche se si è sole come me. Sento che questo bambino mi porterà tanta gioia. Un figlio é un posto sicuro nella tua vita... Tu cambierai idea, ne sono sicura >
<Togliti pure la tua convinzione e poi... Non so gestire me stessa, figurati un bambino. Sono una frana Nesli >
<È successo qualcosa? >

Mostrai il polso e raccontai tutto per filo e per segno.

<Oddio... Perché non lo hai detto né a me, né a Can? Mi fai sentire meno in colpa però. A quanto pare non sono l'unica che nasconde le cose >
<Bon l'ho detto a te per non farti preoccupare e non l'ho detto a Can per evitare il putiferio. É una testa calda e sappiamo anche com'è Seckin >
<Gli hai parlato? Lo hai convinto almeno a mettere un punto alla vostra storia? >
<Credo di sì. Sono stata molto scorbutica, devo ammetterlo. Gli ho rinfacciato tutte le cose che mi ha fatto e sopratutto, per farlo rassegnare gli ho detto che non l'ho mai amato >

Mi guardò basita.

<Ed è così? O lo hai detto solo per ferirlo? >
<Onestamente Nesli. Non ho capito cos'è l'amore. Ora con Can, sto provando delle cose molto forti e ogni volta scappo da lui. Lui fa un passo avanti e io uno indietro. Possibile che questo è amore? E se magari mi sono infatuata solo di lui? >
<Dem, farò finta di non averti sentita. Stento a crederci onestamente. Come puoi dire che la tua è infatuazione? Non puoi fare a meno di lui. É così palese >
<Ieri mi voleva dare le chiavi di casa sua. Ho rifiutato sai? Ero così spaventata. Una realtà così grande per me... Come vedi, sbaglio sempre. >
<Hai rifiutato le chiavi? Hai idea di come si sarà sentito? >
<Evet. Gli ho spezzato il cuore. L'ho visto con i miei occhi e non solo. Ho percepito la sua delusione. Lui sta camminando a gambe levate nella nostra storia, mentre io sono qualche passo più dietro. Questo mi spaventa. Forse ha ragione lui - cominciai a piangere - non sono innamorata di lui o meglio, come lui. Forse gli voglio solo un gran bene. >
<Io non so più cosa dire. Lasciatevi allora... Non illuderlo ancora Dem... Lo stai dicendo tu. Lui sta davvero concretizzando il suo futuro con te >

✰𝙵𝚞𝚘𝚛𝚒 𝙳𝚊𝚕 𝚂𝚎𝚝 - + Audio Book Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora