[Completa]
A quanto pare, tra Can e Demet, la fiamma si trasforma in una realtà che neanche loro si aspettavano.
Cosa succederà fuori dal set?
⚠ Contiene linguaggi specifici in alcuni capitoli.
#1 canyaman. 24-02-22
Posai il telefono e inevitabilmente una lacrima scese sul mio viso. Quella foto mi aveva ferita. Mi aveva fatta sentire una qualunque ragazza, forse di passaggio, nella sua vita. Ma quando pensavo a quello che faceva per me, smettevo di dubitare. Pensavo che tutto era un brutto scherzo e andavo avanti.
<Dem, per me quella foto non è vera > disse Nesli <Dici? > <Dico. Posso anche sbagliarmi ma la vedo cosi. C'è qualcosa che non mi convince e poi, più di te nessun'altra può saperlo. Tu sai se Can potrebbe mai tradirti! Io onestamente non credo possa riuscirci. Ho visto come ti guarda e sopratutto, come ti tratta> <Parlerò con lui. Questa foto è stata il mio peggior incubo. Non mi sta facendo vivere per bene la mia storia... Sono arrivata all'esasperazione > <Parla con lui. Ti toglierà ogni dubbio >
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Annuii e l'abbracciai
<A te voglio dire grazie. Hai sempre parole e tempo per me > dissi nel suo orecchio <Quando un'amica ha bisogno, bisogna aiutarla. I problemi vengono messi un attimo da parte > <Sai cosa? Tu sei una forza della natura. La vita ti darà tante cose belle Nesli > <Io sono qui. Aspetto solo di riceverle > disse con mezzo sorriso
Ma anche cento sorrisi, lei era morta dentro. Non era la mia Nesli e io non vedevo l'ora che tutto sarebbe passato
<Ora vado > dissi e annuì
Si alzò anche lei.
<Mi raccomando. Non partire in quinta e dagli modo di spiegarsi Dem> disse e mi fece sorridere <Sai già le mie reazioni> dissi portando una mano sulla bocca e sorridere <Oh si. Quando abbiamo litigato noi due, diventavi una iena... Perciò, con calma > <Lo farò > le diedi un bacio e mi accompagnó alla porta.
L'abbracciai ultima volta e scesi le scale, presi la macchina e tornai a casa.
Presi il borsone da dietro ai sedili e camminai verso casa.
Cercai le chiavi nella borsa e presi di casa di Can.
Le tenni per un pó in mano e il mio cuore prese a battere all'impazzata.
Se non c'era quella situazione di mezzo, sarei andata a casa sua a lavarmi e vestirmi.
Riportai le chiavi nella borsa e prese le mie.
Aprii la porta e gettai il borsone a terra non appena entrata. Mi liberai dal giubbotto e cappello, appendendoli alla parete e camminai lentamente, passando dal salotto, per poi sentire una voce bassa dalla cucina.
Qualcuno era in casa?
Cominciai a tremare, ma nonostante tutto, camminai silenziosamente per capire di cosa si trattava.
Vidi un ombra e mi affacciai per vedere, per poi trovare mio fratello mezzo addormentato sulla sedia e la TV accesa.
Sospirai. Avevo perso dieci anni di vita. Era da tanto che non lo vedevo e trovarlo all'improvviso nel mio appartamento non era il massimo.