🔹 Capitolo Trentanove

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Demet's pov

Da quel maledetto giorno, riuscii a malapena a toccare qualcosa da mangiare.
Mi si era chiuso lo stomaco e per di più, portavo un dolore fisso al petto.
Come se ci fosse un coltello conficcato, a togliermi il respiro.

In ogni gesto, situazione e luogo vedevo Can.

Non lo vedevo da tempo.
Seppi solo che partì per il servizio militare e che non l'avrei rivisto prima di allora.

La mia vita senza di lui non aveva più senso.

Intanto ricevetti una proposta di lavoro per una nuova serie, dove mi volevano come protagonista al fianco di un bravissimo attore che non avevo mai conosciuto.

Sapevo solo il suo nome. Ibrahim.

Non ero poi tanto contenta di iniziare un nuovo percorso, anche se con il mio stato d'animo, ci azzeccavo parecchio visto che si trattava innanzitutto di una storia vera e come seconda cosa, era davvero molto triste e forte come trama.

Dovevo dare la mia risposta, e nel frattempo invece di pensare alla serie, pensavo a Can. Solo Can. Sempre Can.

Dio, se mi mancava.

Decisi di prepararmi e andare a trovare Neslihan sul set.

Ero davvero curiosa di vedere come spaccava con la sua interpretazione.
L'ho sempre reputata una grande attrice. Caspita se non lo era.

Mi calzai un paio di jeans e una semplice maglietta sportiva sopra. Ovviamente avrei messo anche il mio amato capellino con la visiera.

Dopo Erkenci Kus, mi fermavano sempre e ovunque.
A dirla tutta, non sempre ero dell'umore per accontentare le mie fan.

Presi il telefono e notai svariate notifiche.
Aprii per un momento instangram e notai la foto di Can con sua madre, fatta di recente.

Lessi ad alta voce quello che aveva scritto sotto la ragazza della fanpage:<Anche l’attore più desiderato dalle donne turche e italiane, Can Yaman, ha dovuto prestare il servizio militare nel suo Paese

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Lessi ad alta voce quello che aveva scritto sotto la ragazza della fanpage:
<Anche l’attore più desiderato dalle donne turche e italiane, Can Yaman, ha dovuto prestare il servizio militare nel suo Paese. Oggi vi facciamo vedere alcune foto di Can Yaman con la divisa militare che ancora molti di voi non hanno visto. Questa in particolare, l'abbiamo trovata molto tenera, visto che stringe fra le braccia "La sua donna" come lui la definisce>. Non mi accorsi nemmeno di avere delle stupide lacrime alla coda dell'occhio, che cominciarono a darmi fastidio.

<Can... Sei così diverso. > dissi quasi in un sussurro, allargando l'immagine.

Dov'era il Can selvaggio? Sembrava un'altra persona, più che altro un adolescente, anche se lo trovavo irresistibile come sempre.

Il mio cuore batteva all'impazzata.
Aveva rivisto il custode dell'altra sua metà e mi implorava di riprendermelo.

Dovevo prendermi Can, di nuovo.

✰𝙵𝚞𝚘𝚛𝚒 𝙳𝚊𝚕 𝚂𝚎𝚝 - + Audio Book Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora