Act:2 - Il dolore

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Arrivai a casa con gli occhi gonfi e arrosati. Anche la mia amica Ema mi ha abbandonata. La casa era vuota e silenziosa , mamma era uscita per un colloquio di lavoro .

In camera mia avevo una foto incorniciata di una bambina con i capelli neri corti che abbracciava sorridente un piccolo bambino dai capelli argentei. Sentivo un peso al cuore , un dolore profondo che non scompariva come le ferite fisiche. Respiravo con affanno e le lacrime non scendevano più, ormai le ho consumate , quello che mi rimaneva era il dolore.

Quanto cambiavano le persone in due mesi...oppure sono vissuta nell'illusione di quel mio amore?

Decisi di andare in bagno a lavarmi la faccia. Ma era meglio se quel giorno rimanevo in camera mia.

Quando aprii la porta ,vidi un corpo fluttuante in aria . Aveva gli occhi aperti e la bocca socchiusa. La sua pelle era ingiallita e le labbra violacee. Chi era quel uomo ?

-No, non può essere!- Urlai piangendo aggrappata a quelle mani che qualche giorno fa mi accarezzavano il viso .

Mi sentivo imprigionata in un vortice senza uscita. Lui era colui che mi ha cresciuta e che mi portava sulle sue spalle orgoglioso di avermi come figlia. La persona che la sera mi baciava , nonostante fosse stanco per il lavoro .

Nella tasca della giacca c'era una lettera ma non ebbi il coraggio di aprirla perché mio padre non poteva essere morto! Quello era un incubo, non poteva essere reale.

Mia madre mi trovò abbracciata alle braccia di papà. Dormivo sospirando. Al mio risveglio ero in stanza mia tra le coperte . Ero sollevata perché si avverava di essere stato , solo uno dei miei tanti sogni, ma non lo era .

Mia madre piangeva da sola in cucina . Aveva un bicchiere di whisky in mano ,sentivo il forte odore dell'alcol. Non ero solo io a soffrire ma anche lei. La baciai sulla guancia come lo facevo tutte le mattine . Abbiamo pianto abbracciate fino la mattina . Quello era l'ultimo giorno della vecchia me, volevo cambiare .

Sul giornale regionale c'era una piccola colonna dedicata ad un ex vicedirettore di una famosa corporazione:

" Ieri il signor Costanzo Ferrara si è suicidato per i debiti verso la compagnia di telecomunicazioni Dacon appartenente al signor Ferdinando Dusley. Pare che l'assicurazione di vita del signor Costanzo ricoprirà tutti i suoi debiti di circa 500.000 euro. Le accuse riguardante il consumo di droga e delle immagini illecite si sono rivelate infondate e false , create dalla gelosia tra i colleghi di lavoro. La famiglia Dusley non ha rilasciato nessuna intervista attualmente."

-Daisy, hai finito i bagagli?-

-Sì , mamma!-

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