Mi sveglio in un posto buio, percepisco il freddo lungo la schiena scoperta. Sono bendata e ho delle catene di ferro ai polsi, non sento altri suoni oltre al mio respiro ed il vento. Penso alla frase del signor Dusley. Cosa voleva dire con la parola "trappola" ? George mi ha mentito? Che sciocca ! Sono stata così cieca ed arrogante da non vedere il campo minato su cui ho messo i piedi! Ho gli atteggiamenti di una ragazzina , che indossa i tacchi della sua madre per essere più "matura"! Calmati, Daisy! Prendi il controllo, ragiona con la tua testa. Troverai come sempre un modo per uscire da questa prigionia! George, meglio ti prepari all'inferno!
Non so , se passano minuti oppure ore. Sono sola con i miei pensieri nel buio totale. Inizio a sentire il peso delle catene ai polsi e la disperazione prende il sopravvento ...
-FATEMI USCIRE DA QUI!- Inizio ad urlare forte. Ma avverto solo il suono del mio eco. Le lacrime mi scendono sulle guance incessantemente, sono fredde ed amare... Davanti a me c'è il Nulla. Solo il dolore mi ricorda di essere viva.
-Allora avete catturato la ragazza!- Finalmente riesco a sentire delle voci! È la voce di una donna, a me sconosciuta.
-Sì , è nella stanza lunare. Il conte Ferdinando mi ha chiesto di iniziare il rituale. Avete portato il nèfesh?- Chiede una voce maschile.
-Sì.- Risponde la donna.
Sento il rumore della chiave . Mi stendo a terra velocemente e fingo di dormire.
I passi si avvicinano a me. Percepisco un tocco sui miei capelli che mi fa sobbalzare il cuore della paura.
-Apri gli occhi! So che sei sveglia. Respiri con affanno e il tuo corpo trema per la paura!-
Mi alzo e vedo una bellissima donna che ride divertita. Ha gli occhi freddi ed azzurri . Indossa degli abiti in stile vittoriano con balze rosa . I suoi capelli d'argento sono legati in due codini leggermente mossi che evidenziano la sua forma ovale perfetta del viso. La sua pelle è bianca e luminosa come la porcellana.
-Quindi tu sei quella "cosa" !- Sbuffa lei , colpendomi la schiena con il suo ombrello rosa .
Non mi muovo e non dico solo una parola. Esamino lentamente la stanza circolare riempita con specchi. Non riesco vedere la porta e l'unica finestra è nel soffitto molto alto.
Penso di essere nell'attico dell'edificio Dacon . Non hanno avuto il tempo di trascinarmi troppo lontano con tutti quegli ospiti...
-Ma perché non agisci ? Non hai la lingua? Dovrei controllare , ahahaha!- La dama mi prende per i capelli e mi fissa negli occhi. -Non ti stai chiedendo perché sei qui?-
-Non so, se mi è permesso parlare.- Scelgo le parole con cura , osservando ogni gestualità della donna . Finalmente , riesco a pensare in modo più lucido.
-Sei sveglia per essere solo un sacrificio!- Lei mi lascia la testa , ha un sorriso malvagio sulle labbra. -Ma visto che stai per morire ti racconto una piccola cosa. Tu cosa pensi che io sia?-
-Umana?- La guardo incuriosita mentre lei si siede accanto a me.
-Ahahahahah! Non paragonarmi a quella stupida razza! Vedi io sono una "untouchable" (*nota autrice, intoccabile). Gli umani non sono altro che un nostro esperimento. Voi credete davvero , che vi siete evoluti così velocemente da soli?! La vostra razza di ominidi era la più vicina ai nostri geni in tutto l'universo. Per questo Zeus , il più grande scienziato del nostro pianeta ha modificato il vostro DNA! Ci sono voluti millenni interi per istruire la vostra razza , di scarso intelletto. Vi abbiamo sempre guidato , ma voi con la vostra corta memoria avete dimenticato i vostri creatori e dei!-
-Grael! Eccoti qui.. Non prendere troppo confidenza con lei.-
Vedo entrare Andel che ferma il racconto della donna. Questo è un sogno? Mi sta dicendo che la famiglia Dusley è aliena? C'è per caso una colonizzazione in corso? Non capisco più niente!
Nella stanza entrano diversi untouchable che mi circondano . Tra loro intravedo il viso del signor Dusley .
-Andel, togli le nuvole che ricoprono la luna! Dobbiamo iniziare il rituale!- Ordina impaziente Ferdinando Dusley. Abbiamo bisogno del suo sangue per poter usare il nèfesh di suo padre...
Alla parola "di suo padre" inizio a tremare. Grael si accorge della mia sofferenza e con una voce malvagia mi sussurra all'orecchio:
-In quella bottiglia c'è una parte della forza vitale di tuo padre, ragazzina! Ma non preoccuparti, farai la sua stessa fine!-
Ma mio padre si è suicidato , non può essere! I raggi di luna vengono riflessi dagli specchi che creano una stella con dodici spigoli intorno a me. Sento una forza sconosciuta pulsare nel mio corpo, delle scariche elettriche fuoriescono dalla mia pelle che si illumina sempre di più. Riesco a percepire i rumori più lontani come quello delle macchine oppure della musica del party. Quindi sono davvero rinchiusa nella Dacon.
-La sua trasformazione da mezzosangue è ultimata!- Sento le loro risate che mi riempiono di rabbia. Vedo la mia immagine negli specchi. Ho la pelle bianchissima e luminosa ...i miei occhi hanno un colore rosso sangue. Cosa mi hanno fatto?
-AHH!- Urlo con tutte le mie forze, ho un forte dolore nel petto, sento il mio corpo ribollire come una pentola a pressione. Respiro con affanno ed il cuore mi batte velocemente.
Gael si avvicina a me con un coltello. L'adrenalina sale e per istinto, muovo le mie mani incatenate verso di lei. Un fuoco incendia le catene allarmando tutti.
-Non lasciatela usare i suoi poteri!- Urla preoccupato Dusley che indietreggia di qualche passo.
Alzo le braccia sempre di più. Le fiamme circondano la stanza.
-Ora sono libera!- Sussulto .
Chiudo gli occhi per sentire i loro movimenti . Inizio a danzare tra le fiamme allontanandoli da me. Il fuoco non mi brucia la pelle ma gli untouchable sono spaventati dal mio potere. Mi faccio spazio tra le fiamme per rubare la bottiglia di Ferdinando che cerca di scappare dalla porta, io lo raggiungo e traccio un cerchio di fuoco intorno a lui. Ora sono riuscita ad avere l'energia di mio padre ! Inizio a correre lungo il corridoio. Mi sento più veloce e forte, ma Andel e Grael quasi mi raggiungono! Grael scaglia un fulmine verso di me, che ferisce la mia spalla destra. Non devono prendermi! Spaventata inizio ad incendiare il corridoio. Andel prova a farsi spazio tra il fuoco utilizzando il vento , ma non ci riesce: anzi aumenta l'intensità delle fiamme. Ora invece mi sento debole e cammino con fatica. La mia pelle ritorna normale e del sangue sgocciola a terra.
Entro in una stanza per cercare un panno per fermare il sangue. La stanza è buia e spoglia, voglio uscire ma sento delle voci. Accendo la luce e per la mia sorpresa, vedo cinque bambine di circa dieci anni imprigionate all'interno di una gabbia. Provo ad avvicinarmi a loro ma sono spaventate dal mio aspetto.
La chiave della loro cella non è nella stanza e le mie fiamme sono troppo deboli. Una ragazza mi tocca la mano :
-Tu non essele cattiva? La lagazza vuole aiutalci?-
Le faccio un cenno con la testa e la bambina mette le mie mani sulle sue guance. Sento la sua energia entrarmi nel corpo e di recuperare le forze. Anche la ferita che ho sulla spalla non mi fa più male.. Cosa sono diventata ora? Mi allontano da lei , ho paura di farle male.
Usciamo dalla stanza ma vedo le guadie raggiungerci.
-Voi conoscete l'uscita, vero?- Chiedo io.
Le bambine annuiscono.
-Allora andate via, io farò da esca!-
Scaravento delle fiamme verso gli untouchable e salgo le scale che portano al terrazzo.
Intravedo Damien mentre fissa la luna. Appena mi vede, lui trasale e spalanca gli occhi per il mio nuovo aspetto. E' sorpreso.
-Cosa c'è Damien? Vuoi chiamare gli altri per catturarmi e uccidermi come l'avete fatto con mio padre?!- Urlo io.
Mi avvicino a lui e lo spingo verso la sporgenza del tetto. Lo prendo per il collo, lui rimane senza aria. Non si muove, è terrorizzato.
-E dimmi, dolce Damien che fine vuoi avere? Vuoi essere strangolato oppure assorbito da me?
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Love Revenge
Fantasía[Vendetta d'amore, storia romantica con un pizzico di fantasy] Daisy era la classica ragazza anatroccolo innamorata di Damien , un ragazzo dalle sembianze angeliche. Ma lui le spezza il cuore e stravolge completamente la sua vita. Gli anni passano...