Act:22- Appuntamento

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-Vi ringrazio per i complimenti che avete dato a questo quadro. Per me significa molto, ora con permesso vorrei ammirare le altre opere di arte insieme a questa gentile dama...-

George saluta gli invitati della mostra e mi prende la mano . Lui cammina con un passo sicuro e garbato che rispecchia la sua distinta classe sociale. Ho gli occhi incollati su di lui : è elegantissimo con il suo smoking color notte .

All'improvviso George si ferma e mi fissa negli occhi. Alla luce del candelabro i suoi occhi sono grigi come la tempesta . Sul suo viso colgo un largo sorriso divertito:

-Mi sembri fin troppo silenziosa questa sera. Per caso sei stata ammaliata da me ?-

Mi allontano da lui , respingendo la sua mano .Non ci posso credere del coraggio, che ha questo cane!

-Ma figurati! Sono solo rimasta stupita dai tuoi modi galanti e ricercati . Hai una perfetta immagine da principe all'esterno, ma sei veramente sadico ... Anzi penso proprio che sia il contrario , dimmi perchè mi hai invitata a cena sta sera ? Non sono la tua ruota di scorta , visto che Rose non c'è più per te!-

George inizia a ridere forte senza fermarsi . La sua voce si diffonde nel corridoio ed alcune persone ci fissano incuriositi.

-Daisy , come hai detto sono solo un cane ! E comunque non sono interessato nelle donne acerbe come te... Come hai potuto osservare, preferisco le signore con delle belle forme! Perchè sei sempre così sospettosa?-

Lui cambia l'argomento mostrandomi diversi quadri della mostra. Ma nessuno era così affascinante come il suo ... E non lo dico perchè io sono la modella ,ma i colori e le emozioni che trasmettono sono indescrivibili.

-Andiamo a mangiare?- Mi chiede George dopo un lungo silenzio .

Io annuisco con la testa . Non so, perchè oggi sono così silenziosa...mi sento in imbarazzo. Riprenditi Daisy! Non fare la timida , non in questo momento ! Goditi la serata. Lui è il tuo cane !

L'entrata del ristorante El Cardenal è in stile art nouveau con delle ampie scalinate di quarzo celeste.

-Spero ti piaccia la cucina messicana!- Mi dice George accompagnandomi sul terrazzo ricoperto da una cupola di vetro.

Le rose bianche rampicanti diffondono il loro bel profumo , ubriacando i sensi.Al centro c'è solo un tavolo semicircolare riempito con delle candele profumate e dei fiori colorati. Un violinista e un cameriere elegante ci aspettano in un angolo vicino al pianoforte bianco. Rimango incantata da quel posto romantico .

I raggi lunari vengono riflessi sulle posate . George da vero gentiluomo, mi accomoda a tavola, spingendo con cura la sedia.

-Grazie...- mormoro. Lo guardo sorpresa.

Ma questo è un vero e proprio appuntamento. George ordina una bottiglia di champagne e chiede il menù al cameriere. All'improvviso riceve una telefonata, si scusa con me allontanandosi.

-É successo qualcosa?- Gli chiedo incuriosita.

Lui muove le sue gambe di continuo con il sorriso sulle labbra , non ha più la pazienza.

La porta si apre e un uomo attraente entra. Ha i capelli neri come la pece e gli occhi sono color oliva. Si avvicina verso di noi con un passo felino .

-Non avevi invitato solo me?- Chiede lui infastidito , fissandomi intensamente.

-Scusami, Oliver!- George si alza dalla sedia obbligando Oliver ad accomodarsi. -Jessica sta sera è libera visto che il suo marito è in viaggio! E non posso abbandonare Daisy da sola, che gentilmente ha accettato il mio invito alla mostra.-

-Ma...-

Lui cerca di rifiutare ma George gli sussurra delle parole all'orecchio che non riesco sentire. Oliver diventa rosso come un pomodoro.

Invece io sono veramente arrabbiata con George . Come si permette quel cane a trattare così la sua padrona!

Io e mio fratello rimaniamo da soli. Perfetto! Non so , se ci riuscirò ad avere un discorso con lui, visto che è scorbutico e freddo con me. Iniziamo a mangiare in silenzio. Con la coda dell'occhio osservo che Oliver mi guarda di nascosto, ma appena lo fisso , abbassa lo sguardo verso il suo piatto.

-Vuoi che ti suoni una melodia? Mi chiede , indicandomi il pianoforte.

-Mi farà molto piacere!- Lui mi ricambia il sorriso .

Il suo viso è di una bellezza indescrivibile . A dire il vero non l'ho riconosciuto senza i suoi soliti occhiali. Ha una pelle senza imperfezioni , il suo volto sembra di essere stato scolpito dagli dei.

Oliver cammina verso il pianoforte ed io mi siedo accanto a lui.

-Vuoi imparare a suonare?- Mi chiede con una voce soffocata . Il suo corpo trema per l'emozione. Ma allora lui...

-Sì...- Gli rispondo sorridente.

Iniziamo a suonare La nozze di Figaro . Io faccio tanti errori e per sbaglio tocco le sue dita sul pianoforte. La mia pelle a contatto con la sua è leggermente elettrizzata. Lui sposta le mani più lontane dalle mie. È molto teso.

La serata trascorre in modo piacevole tra risate e note musicali. Lasciamo il ristorante e vedo la macchina di George ancora nel parcheggio. Alzo lo sguardo verso il balcone e lo vedo spiarci. Che bugiardo, un appuntamento? Ma dove vuole arrivare?

Invito Oliver a fare una passeggiata lungo il parco . È una serata piacevole di autunno. Lui premuroso, mi offre la sua giacca e cammina lentamente accanto a me.

All'improvviso mi giro verso di lui. Voglio chiedergli questa domanda. È da un po' di tempo che mi tormenta questo pensiero.

-Oliver ti piace qualche ragazza? Ti sei innamorato di me?-

I suoi occhi verdi iniziano a scintillare.

Love RevengeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora