Act:49: La fortezza ambrata

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La mattina non tarda ad arrivare. George mi stringe forte la mano contro il suo petto. Dorme tra le coperte come un bambino e ho l'occasione di osservare le sue ciglia lunghe nere. Prendo un sospiro di sollievo, ora sta meglio.

Mi libero dalla sua stretta e vado a lavarmi. Non ho abiti per cambiarmi e il vestito è sporco del sangue, ormai è ridotto in stracci.

-Daisy!- Sento la voce di George chiamarmi turbato . Esco subito dal bagno e lo vedo con le mani tra i capelli mentre ha dei tremolii.

-Sono qui George, mi cercavi?- Gli chiedo mentre mi avvicino a lui . Indosso solo un asciugamano e delle gocce d'acqua mi scendono sul collo.

Lui si volta di stacco, senza dire una parola.

-Non abbiamo vestiti per cambiarci. Hai qualche idea in mente?- Parlo io dopo un lungo silenzio.

Entrambi siamo imbarazzati.

*Imbarazzati, stai scherzando vero? Lui che si è portato decine di donne a letto? Se pensi che George è verginello, ti sbagli cara ragazza! E basta, mi state stancando, non siete alle medie!

Ed ecco che l'altra mia personalità inizia a farmi la predica.

-Vado a comprare io quello di cui abbiamo bisogno . - Mi dice George.

Io cado tra le ginocchia per la stanchezza, forse per la mancanza di sonno sento la testa incredibilmente pesante.

-Daisy, stai bene?- Mi chiede il cane con gli occhi preoccupati mentre mi tocca la spalla. Io lo fisso negli occhi.

-Non preoccuparti, mi gira leggermente la testa. Ed ora non sei più in imbarazzo? Siamo abbastanza vicini.- Gli dico io mentre mi tocco i capelli bagnati. George arrossisce fino alle orecchie e poi inizia a balbettare.

-C-co-ssa vor-r-r-resti dire? Non sono per niente imbarazzato specialmente dalle ragazze piatte come te!-

-Oh, davvero?- Mi avvicino a lui e gli tocco le guance con le mani, costringendolo a guardarmi negli occhi. La mia pelle si illumina sempre di più. Finalmente ora sono untouchable!

-Mi dispiace ma vado io a cercare dei vestiti.- Aggiungo avvicinandomi alla finestra.

-Sei la solita te!- Mi dice George sorridendo, io lo inarco le sopracciglia. -Ma hai denaro per comprarli?- Mormora lui.

-Ok , dammi pure la carta di credito, prima avevo l'intenzione di rubarli. Non vorrei farmi trovare in queste negozi vestita in questo modo!- Scherzo io mentre lui continua a ridere.

Salto giù dalla finestra. Sento l'adrenalina e l'energia nelle mie vene, l'aria sulle guance, distinguo i rumori, gli odori , ora ho una vista migliore. Mi sento forte, potente. Mi mancava questa sensazione.

*Non fare quello che pensi, per favore! Mi prega la voce nella mia testa.

Non farò male a nessuno, voglio solo fare dei regali ai miei amici! Ora non ho tempo da perdere devo salvare Tom e gli altri.

La voce interna continua a darmi fastidio ma io la ignoro entrando nei vari negozi di nascosto. Cerco di essere più veloce possibile. Per la mia fortuna sono ancora le otto di mattina e le persone camminano frettolosamente per andare a lavoro.

Compro due tute uguali nere un po' di cibo. Non voglio tanti bagagli perché voglio saltare libera sui tetti.

Rientro subito nella stanza di hotel. Vedo George aspettarmi mentre ha gli occhi rossi. Ha pianto ancora?

-Prendili e vai a cambiarti, partiamo presto oggi!- Gli dico autoritaria.

-Non dirmi che hai continuato a camminare conciata così?!- Protesta lui. Abbasso gli occhi e vedo che indosso ancora l'asciugamano che mi scopre le gambe. Io inizio a ridere forte mentre George entra nel bagno con il broncio.

Love RevengeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora