Act:42-Special-Giocattolo

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Pov George

Il cielo si tinge di un rosso cremisi. Cerco di telefonare Jack per avvisarlo del mio ritorno. Ma qui tra le montagne non c'è la linea.

-Mi potresti dire cos'è la pietra xianq ed il suo utilizzo?- Chiedo alla donna anziana.

-Yahuar dthio atheep xianq terh- Traduce l'indigeno.

La donna rifiuta di rispondermi, lo capisco dalla sua espressione. Cerco di persuaderla con diversi oggetti, ma declina ugualmente.

Quindi questo vuol dire, che io ho fatto tutta questa strada inutilmente? Non mi arrendo ma voglio ritornare alla macchina dove mi aspetta Jack. Non voglio trascorrere la notte qui.

Saluto con un sorriso la donna e mi avvio verso la porta, ma la mano dell'indigeno mi ferma.

-Dove penzi di andare faccia pallida? La nahuatl non ti dà il permezzo di andare via.-

Mi giro e vedo la vecchia mentre ride maliziosamente mormorando delle strane parole.

-Zei un bel Yahuar, tu piacere alla noztra zignora.- Mi proferisce l'indigeno Ghan. - Ma prima tu devi fare conozcere da qualcuno.- Anche lui ora ha un sorriso malvagio sulle labbra.

Sto iniziando ad avere paura, mi pento di averli sottovalutati. Devo andarmene, ora! Tolgo la pistola dalla borsa ed inizio a correre. Ma il cammino è stretto ed è tra le montagne rocciose. Non mi ricordo nemmeno l'uscita.

L'indigeno scaglia diverse frecce verso di me, ma riesco per un soffio a schivare.

Mi trovo in un vincolo cieco e ormai sono circondato da loro. Inizio a dare diversi colpi con la pistola, ma non voglio uccidere nessuno di loro.

Tra la folla di indigeni intravedo la donna con una lunga lancia verde. Riconosco quel materiale, l'arma è di xianq. Con un solo movimento riesce a scaraventarmi contro il muro di un piccolo tempio. Mi fa male la testa. Prima di perdere i sensi vedo il volto pieno di righe della vecchia.

All'improvviso sento dell'acqua gelida sul mio viso. Mi sveglio spaventato, ho la gola secca e dei forti dolori alla schiena.

Alzo gli occhi e vedo Ghan che ride divertito.

-Alzati faccia pallida!- Mi ordina dandomi un calcio. Con il mio stupore osservo che sono quasi nudo, solo una piccola gonna mi copre il corpo. Mi hanno rubato i vestiti, cosa pensano di farmi?

-Dove sono i miei vestiti?!- Chiedo a Ghan.

-Credimi zei più bello cozì- Mi dice lui mostrandomi i suoi denti a mandorla.

Cosa vogliono fare? Vengo prostituito in questo piccolo villaggio del Perù accanto alla foresta amazzonica? O sono un tributo. Cerco di scappare e di liberarmi ma ogni volta che ci provo Ghan mi colpisce la nuca.

Ormai è sera, osservo la luna d'argento che illumina il villaggio mentre inseguo con passi lenti e tremanti l'indigeno. Le persone che prima mi sembravano ospitali ora hanno un atteggiamento diverso, sembro un animale raro.

Le zanzare mi pungono la pelle ed io non posso nemmeno scacciare gli insetti perché ho i polsi legati con una fune doppia.

Finalmente arriviamo alla nostra destinazione. Siamo in cima alla montagna dove c'è un tempio di quarzo verde. Esso splende sotto i raggi di luna, ha qualcosa di mistico e particolare grazie ai diversi bassorilievi scolpiti nel minimo dettaglio. Ma non so cosa rappresentino, vedo diverse creature strane; solo una la riconosco: l'idra.

Ghan frettoloso mi spinge verso la grotta. Per il mio stupore non è buio all'interno, ma ben illuminato dall'elettricità! Quindi questi indigeni non sono poi così tanto primitivi ma allora perché quel villaggio era in simili condizioni?

Love RevengeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora