Act:41-Partenza

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La mattina non tarda ad arrivare e con essa anche le mie preoccupazioni. Oggi dovrò fare una scelta importante. Ho paura, ma non per la mia vita. Non c'è niente di più doloroso nel perdere le persone che ami.

Mio zio sta preparando la colazione insieme ad Allen.

-Ma buongiorno bella addormentata, stavo per venire nella tua stanza per svegliarti con un dolce bacio e...-

Allen non riesce a finire la frase perchè Tom lo colpisce con una padella in testa.

-Continua la tua colazione e non ci provare con mia nipote, razza di lupo affamato. Oh, Daisy anche oggi sei fantastica!- Mi dice mio zio abbracciandomi.

-Sei sarcastico, vero? Devo avere un aspetto orribile per via delle mie occhiaie, non ho dormito proprio!- Faccio una smorfia e poi mi siedo al tavolo accanto ad Allen che alza le sopracciglia.

Questa ragazza sa recitare oppure ha le maniere di un uomo? Chiedo a me stessa mentre lei mangia con le mani le uova e bacon. Le sue mani sono appiccicose e ha il viso sporco. Appena finito il pasto sento il suo ''ruttino''. Mi copro il naso disgustata.

-Senti Allen, potresti non fare certe cose mentre gli altri stanno ancora mangiando?- Le chiedo, cercando di essere paziente.

-Meglio fuori che dentro!- Allen avvicina il viso al mio. Non sento più l'odore di vaniglia che mi piace. -E poi bella mia, dove pensi di essere? A fare la colazione nel tuo palazzo lussuoso? Principessina di sto calzino!- Allen mi mostra il suo calzino nero che ha dei buchi.

Guardo Tom per vedere la sua reazione ma si comporta normalmente. Mi ignora.

-Scusa, ma non è detto che io debba comportarmi così!- Le rispondo mentre mio zio si siede anche lui al tavolo.

-Daisy...-Proferisce Tom. -Nel posto dove andremo non ci saranno hotel da cinque stelle e persone con delle maniere impeccabili. Tu combatterai anche nel fango, senza preoccuparti dei vestiti Versace che indossi.-

Non rispondo, loro hanno ragione. Devo cambiare e rinunciare anche alle miei abitudini da ragazza viziata.

Allen rimane nell'appartamento per preparare le valigie. Tom mi accompagna a casa, è vestito in modo elegante e semplice. E' molto emozionato.

-Aspettami qui.- Mi dice mentre lui scende dalla macchina per comprare dei fiori.

Rientra con un grande bouquet di rose bianche. Lo guardo sorpresa mentre del sudore gli scende lungo il viso. Inizio ad asciugarlo con un fazzoletto.

-Tom?- Lui continua a guidare con le mani tremanti senza parlarmi.

Scendiamo dall'automobile fissando la villa che c'è di fronte a noi. Solo ora mi accorgo della ricchezza della mia famiglia. Il fastuoso giardino decorato con statue greche e la fontana di marmo bianco che ha la forma di un cigno le dà un aspetto aristocratico al giardino.

Tom prende un lungo respiro e poi mi segue. Il maggiordomo Louis mi saluta sorridente consigliandomi di chiedere scusa ai genitori perchè tutti sono stati preoccupati per me.

Le gambe di mio zio traballano e ad ogni mia domanda risponde a monosillabi. Intravedo Oliver mentre aiuta Nicholas a prendersi cura delle rose. Appena mi vede, esce da sotto il cespuglio con dei petali tra i capelli e mi prende la mano. Ok, sta per cominciare la sua predica ...

-Dove sei stata? Ci hai fatto preoccupare specialmente...-

-Nostra madre che è incinta!- Lo interrompo io.

Oliver fissa Tom che ora ha la faccia pallida. E' terrorizzato. Mio zio si nasconde il viso con le rose.

-Non dirmi che tu hai una relazione amorosa segreta con un professore!- Protesta Oliver. Per tutto il tragitto verso il salotto: Tom trema facendo dei gemiti strani ed Oliver non smette di parlare. Quindi per non avere un terribile mal di testa, inizio a canticchiare.

Love RevengeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora