Act:28- Opposti

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George mi copre con la sua giacca.

-La tua pelle è troppo luminosa, si nota anche se è giorno.-

Lui mi cammina affianco cercando di non guardarmi.

-Grazie .- Gli dico per la sua sorpresa. Lui si gira verso di me e colgo un leggero sorriso sul suo viso.

-Non pensavo che tu mi dicessi una parola simile, mi hai colto alla sprovvista. Mi hai sempre ordinato le cose ed io...-

-Oggi non sarai un cane , George.- Lo fisso intensamente negli occhi ma lui cerca di abbassare lo sguardo. -Non essere timido, non fa parte del tuo carattere.-

-Con te non ci riesco! Sei così spettacolare ed imprevedibile. Solo qualche minuto fa ero nell'aria fra le tue braccia! Quante ragazze possono fare questo?-

-Anche tu sei strano. Non dovresti essere imbarazzato oppure infastidito? Non ho ferito il tuo orgoglio da maschio "alfa" ?-

A George sfugge una risata copiosa.

-Siamo nel secolo 21! Io amo le donne, non ho niente contro di loro.- Le sue guance arrossiscono ed inizia ad aumentare la velocità del passo.

A differenza di Oliver che non ha voluto accettare , il fatto di essere stato salvato da una ragazza, George accetta le proprie debolezze . Invece Damien, lui... Perché li sto paragonando? Devo scacciare questi pensieri!

*Cerca di essere più onesta con te stessa. Dopo la scenata di isteria di ieri...

Isteria? Ma cosa dici Daisy? Perché non taci?

*Anch'io ho il diritto di dire la mia. Anch'io sono Daisy. Devi riconoscere che vuoi tenerli tutti per te. Non vuoi rinunciare a nessuno di loro..

Mi metto le mani tra i capelli urlando di smetterla. George mi guarda incuriosito.

-Ho un forte mal di testa.- Gli dico , fermandomi.

-Ehm... Andiamo a casa mia per riposarti.- Lui è abbastanza insospettito.

Ora penserà che io sia pazza. Forse lo sono del resto. Ma come posso spiegare agli altri? Ci sono due Daisy che vivono in me. Ci piacciono cose diverse e litighiamo spesso. In passato la sua personalità era quella dominante ma ora prendo io le sue decisioni. Forse un giorno potrò cancellare quella parte che odio .La voce nella mia mente è diventata debole. Non riesco più a coglierla, per il mio sollievo.

Mi cambio nel bagno di George. Ho scelto un abito nero semplice e dei semplici orecchini di perle. Voglio essere più sobria possibile per non essere notata. L'effetto untouchable sta sparendo poco alla volta. La pelle non è più così luminosa ma gli occhi sono ancora rossi color rubino...

Toc toc*

-Daisy... Appena sei pronta, aspettami nel salottino dell'atrio est. Chiedi alle cameriere se non riesci a trovarlo.- Sento la voce del cane dietro alla porta.

-Non mi accompagni tu, George?-

-Mi ha convocato mio padre. Devo salutare gli ospiti.-

Solo questo mancava! La casa di George è così grande. I corridoi sono confusi e lunghi , sembrano un labirinto. Come troverò il salotto con così tante stanze?! Non vedo nessuno in giro per poter chiedere. George sei un idiota!

Apro le porte una alla volta. La maggior parte sono stanze da letto. In fondo al corridoio sorgo una porta di ciliegio. Entro nella stanza. È spaziosa , curata nei minimi dettagli. Rispecchia il gusto raffinato della famiglia Vankeern. Numerosi quadri decorano le pareti spoglie. Mi siedo sulla poltrona vicina alla finestra. Il cielo diventa color arancio e la fiocca luce della mia pelle è evidenziata dalla stanza buia. Come si accende la luce ? Questi ricchi sono così tirchi! Mi alzo ed inizio a cercare un interruttore. Ma è possibile che non ci sia una dannata lampada? E quante ore ha intenzione George a farmi aspettare? Finalmente sorgo l'interruttore ma calpesto qualcosa con i piedi.

Love RevengeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora