7. Luke Hemmings

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"Buongiorno coinquilina" ormai tutte le mattine mi sveglio così, e non riesco a farne più a meno

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"Buongiorno coinquilina" ormai tutte le mattine mi sveglio così, e non riesco a farne più a meno.

"Buongiorno coinquilino" ridacchio, strofinando le mie mani sugli occhi. Abbiamo preso a chiamarci così da circa tre mesi, dal momento in cui siamo ufficialmente diventati coinquilini. Micheal, mio cugino, è uno dei suoi migliori amici e quando mi ha detto che un altro ragazzo stava cercando casa nei pressi della Columbia, mi sono subito interessata. Se poi avessi saputo della sua bellezza, sia interiore che esteriore, non avrei aspettato un secondo.

"A che ora hai lezione oggi?" Mi chiede, poggiando davanti a me un cappuccino con tanto di schiuma.

"In realtà oggi non ho nessun corso. L'architettura mi lascia qualche giorno di pausa" sospiro, poggiandomi allo schienale dello sgabello, mentre giocherello con la tazza ancora poggiata alla penisola. "Tu, invece?"

"Be', non so se hai notato che da ieri sono in sessione" indica il tavolo dall'altra parte del piccolo open space, ricoperto di fogli.

"Oh, avrei dovuto capirlo dalla barbetta. Non ti invidio affatto. A quando l'esame?" Prendo un sorso del cappuccino, lasciando per ultima la schiuma.

"La prossima settimana" alza le spalle. "Ma ho già studiato passo a passo, durante le lezioni, quindi sono a buon punto"

"Luke Hemmings, sei l'unica persona nell'universo che non studia tutto quanto insieme all'ultimo"

"Questa è una cosa positiva, alla fine. Ti va di fare una passeggiata dopo?" La sua domanda mi fa tremendamente piacere.

"Solo se andiamo a central park" faccio l'indifferente, ma non sono mai credibile.

"Era sottinteso tesoro" mi fa l'occhiolino, poi scompare nella sua camera.
Sbuffo, una volta che non sono più la sua portata visiva.
Non ha un difetto, non c'è nulla che non vada in lui. È dolce, è premuroso, mi è accanto in ogni situazione, ma è anche eccitante e seducente. La sua voce è la cosa più bella che sia mai stata ascoltata probabilmente, le sue mani sembrano fatte d'oro. Ogni volta che mi sfiora, che mi tiene stretta a sé, che le sue mani incontrano il mio corpo, potrei svenire.
Il mio interesse per lui è palese, e anche il suo nei miei confronti non è indifferente.
Ci è capitato spesso di dormire nello stesso letto, abbracciati. Quando ho avuto un crollo psicologico, poco dopo aver iniziato i corsi, abbiamo passato un'intera giornata sul divano, a parlare e a farci le coccole.
Eppure, ancora non ci siamo baciati. Non so cosa stiamo aspettando precisamente, ma l'attesa non è così male. Rende ogni momento che passo con lui ancora più speciale.

Quando sento l'acqua della doccia scorrere, capisco che con il suo 'dopo' intendeva 'tra dieci minuti'. Scendo dallo sgabello e poggio la tazza nel lavello, poi mi precipito nella mia stanza. È solo una passeggiata con Luke, non devo preoccuparmi. Voglio dire, mi vede ogni giorno letteralmente appena sveglia, non dovrò rendermi più presentabile di quanto farei per andare a fare un giro in centro con le mie amiche.
Anche perché siamo a dicembre, e il freddo fuori posso immaginarlo.

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