16. Calum Hood

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Dal primo giorno in cui avevo messo piede nelle superiori, lo ammiravo

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Dal primo giorno in cui avevo messo piede nelle superiori, lo ammiravo. Lui ed i suoi amici erano entrati il mio stesso anno, e ben presto erano diventati popolari quanto i ragazzi dell'ultimo anno.

Luke Hemmings era il classico ragazzo angelo, quello che volevano tutte ma che era fidanzato dal primo anno con una ragazza dolcissima. Erano la coppia più bella che avessi mai visto, dopo quattro anni non avevano smesso di amarsi.
Li stimavo tanto, il loro amore si percepiva anche a due miglia di distanza.

Ashton Irwin era prior un bel ragazzo. Uno di quelli che con uno sguardo ti conquista. Aveva avuto una relazione tra il primo e il secondo, e non era finita bene e lui ci era rimasto tanto male che non si era più fidato di una ragazza abbastanza da innamorarsene. Era un ragazzo dolce, mi parlava sempre quando mi vedeva un po' giù, nonostante io e lui ci conoscessimo a malapena.

Michael Clifford era unico. Cambiava colore di capelli una volta al mese, e non passava di certo inosservato. Sulle sue braccia era visibile qualche tatuaggio, che lo faceva sembrare il classico cattivo ragazzo, uno di quelli che le mamme vogliono tenere lontani dalle loro figlie. Soprattutto quando metteva la matita nera negli occhi, che lo rendeva ancora più misterioso.
In realtà era un micetto, una delle persone più tenere che io avessi mai conosciuto.

E poi c'era lui.
Calum Thomas Hood, il ragazzo che mi aveva rubato il cuore. Non ci eravamo mai parlati. Lo guardavo spesso, e penso che lui se ne fosse accorto più di una volta. Era bruno, con due occhi scurissimi e la pelle ambrata.
Era bellissimo.
Vestiva principalmente di nero, e lasciava spesso le braccia scoperte, sulle quali spiccava il tatuaggio di un indigeno tribale e di uno strano fiore, tipico di qualche paese Europeo. Ogni tanto, le sue unghie erano tinte di nero, il che rendeva le sue mani più evidenti.

Lo avevo visto crescere. Dal primo liceo, quando lui era una matricola innocente come me, fino all'ultimo anno.
Nonostante ciò, non avevo mai avuto il coraggio di parlargli, e me ne ero sempre rimasta in disparte, ad ammirarlo.

Potete quindi immaginare la mia sorpresa nel momento in cui la mia migliore amica, Rose, mi aveva detto che stava venendo verso di noi, e che il suo sguardo era fisso su di me.

"Ehi, ciao Violet" mi aveva picchiettato di una spalla, ed io mi ero girata verso di lui, arrossendo. "Sono Calum, Calum Hood, facciamo chimica insieme"

"Oh, certo, è un piacere conoscerti" avevo fatto finta di non essere innamorata persa di lui, e gli avevo sorriso.

"So che tu sei la migliore nella nostra classe, e ti volevo chiedere se potresti darmi una mano. Ho un po' di difficoltà, ultimamente"

"Uh, ehm, grazie del complimento" ero arrossita ancora. "Certamente, posso aiutarti"

"Facciamo alle tre e mezza, domani pomeriggio?" Aveva domandato, mostrandomi un sorrisetto adorabile.

One Shots · One Direction & 5sosDove le storie prendono vita. Scoprilo ora